Voglio essere onesta con voi, perché sapete che voglio esserlo ogni volta che mi prendo questo piccolo spazio per ringraziarvi. Nonostante la storia sia conclusa, io so che avrei potuto fare di meglio. C'è qualcosa, ma non so esattamente che cosa, che non riesce a convincermi del tutto. Non voglio condannarmi per questo, però, ho scritto Heartbeats con l'intento di divertirmi, di scrollarmi di dosso la pesantezza dei temi di Like e poter respirare un po'. Certo, non che questa storia abbia trattato dei temi leggeri, ma sono stati dosati diversamente rispetto a quelli delle altre storie. Vi confesso che è stato un po' stressante gestire il finale, anche perché questa volta stavo andando d'improvvisazione fin dall'inizio, per cui non so ancora se questo è stato un esperimento riuscito.
Anche questa volta, l'epilogo è stato scritto in un momento molto strano della mia vita. Sono in un periodo in cui, al di là di quello che mi sta succedendo nel personale, sento di aver bisogno di un cambiamento come autrice e come persona. Mi sono accorta, con molto rammarico oserei dire, che sto crescendo. E, credetemi, comincio a sentire il peso delle rughe! Mi sono resa conto che sto maturando da molte cose, la prima fra tutte dalla modalità di reagire agli eventi inevitabili della vita, che volenti o nolenti siamo costretti ad affrontare. Heartbeats, ironicamente, non solo racconta la rinascita di Jasmine, ma ha assistito anche alla mia consapevolezza che è arrivato il momento di mettere da parte i sogni nel cassetto e di cominciare a provare di realizzarli.
Ci sono stati dei personaggi che io ho faticato a comprendere fino alla fine. Riley e Jasmine non sono di certo quella coppia di innamorati perfetti e senza un briciolo di difetto. Hanno fatto delle scelte discutibili, sono stati fregati dalle loro stesse azioni e hanno pagato le conseguenze di quello che stava diventando un rapporto tossico. Riley era troppo innamorato di Jasmine, al punto da compiere delle scelte totalmente errate, come il tradimento nei confronti di Michelle. Lei, invece, non ho mai capito cosa volesse. Troppo contradditoria tra quello che pensava, diceva e faceva. Ammetto che mi ha fatto dannare fino al capitolo in cui Michelle le apre finalmente gli occhi.
Su Colton non mi esprimo affatto, né spenderò parole sul suo gesto. Ho cercato comunque di raccontare una storia di rinascita da sotto ogni punto di vista. Una rinascita che si è conclusa del tutto con la nascita del piccolo Jeremiah.
Stavolta, vogliate perdonarmi, ma non me la sento affatto di ringraziarvi uno per uno. Chi mi conosce anche al di fuori da Wattpad sa che per me non è un momento molto sereno, quindi non ho nemmeno la capacità di trovare delle parole adatte per ognuno di voi. Sappiate solo che voglio ringraziarvi per essere stati qui fino alla fine, per aver permesso inconsapevolmente che tutto questo abbia avuto un finale.
Grazie a chi c'è stato dal primo momento, dalla prima storia. Grazie a chi c'è stato dal primo capitolo di questa, a chi ci sarà e a chi non smette mai di esserci.
Spero che nel mio piccolo sia riuscita a lasciarvi qualcosa, a strapparvi un sorriso in un periodo dove a volte ci manca la forza anche per sorridere. Avrei voluto ringraziarvi uno per uno, come sono solita fare durante la fine di ogni mio romanzo, ma purtroppo è tutto ciò che riesco a fare in questo momento. Spero possiate perdonare la mia freddezza, sappiate che vi sono comunque grata per avermi tenuto compagnia leggendo i miei deliri. Ci leggiamo prestissimo con Invisibili, con la speranza che il mio cervello non mi mandi al diavolo per tutte le volte che lo sforzo di produrre.
Abbiate sempre il coraggio di puntare alle stelle e la forza di arrivarci.
Vi voglio bene,
Rose.

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Heartbeats
Storie d'amoreLa vita di Jasmine Olsen è perfetta. Una famiglia numerosa, un college di prestigio e un migliore amico a cui raccontare tutte le sue disavventure. Riley Jones è la sua spalla. Conosce tutto di lei, la comprende, la stima e la sostiene nei momenti d...