"Addio, Eiji."
Gli occhi di Eiji sono spalancati, una via d'uscita da quell'incubo. Il sudore scivola rapido sulla sua pelle pallida mentre ansima disperatamente in cerca d'aria. Il suo sguardo si posa su Ash ed un sorriso di sollievo si forma sulle labbra bluastre.
"Sei sveglio?"
Lentamente Eiji si mette a sedere. "Te ne sei accorto?" La voce del ragazzo è debole e flebile ma al contempo la gioia trapela evidente da essa. Sbatte le palpebre per scacciare il lieve offuscamento che gli copre la vista, e si ritrova dinanzi un paio di occhi gelidi che lo guardano fisso.
Ash si volta. "Mi sottovaluti in un modo assurdo, non trovi?"
Eiji scuote la testa in silenzio mentre posa lo sguardo sull'ampia schiena di Ash, la maglietta bianca gli disegna perfettamente i muscoli forti e definiti che il giovane si è creato in tutti quegli anni vissuti in zona di guerra.
Ash si alza e cammina verso Eiji, le mani nascoste nelle tasche; si abbassa sulle ginocchia finché i loro volti non sono sullo stesso piano. Cerca la mano di Eiji, "Il ricoverato dovrei essere io qui" dice, prima di dare al ragazzo un piccolo buffetto sulla fronte.
"Giusto per precisare, è stata colpa tua." ribatte il ragazzo strofinandosi la fronte arrossata.
"Lo so." mugola Ash e nuovamente si volta dando le spalle ad Eiji.
Il biondo trasferisce la sua attenzione alla torta sul tavolo. Si è appena reso conto della sua esistenza e chiede spiegazioni ad Eiji.
"Torta?"
Il cuore di Eiji salta un battito. Non ne capisce il motivo ma il petto è dolorante. Sta male.
"A casa non la vuole nessuno e quindi l'ho portata qui" mente Eiji. Nel profondo, sta sanguinando. Vorrebbe solo che Ash potesse ricordare tutto, i momenti peggiori e quelli più belli, vorrebbe solo che Ash li ricordasse. Sa bene che si tratta di un desiderio puramente egoistico, fa in modo per prendersi in giro e credere che in realtà non lo sia; ma può ingannare la sua mente, non il suo cuore.
"E perché hai portato della spazzatura qui? Buttala via."
"Giusto." Eiji china il capo, reprime silenziosamente tutto il dolore che prova dentro di sé.
"Oggi verrò dimesso."
"Davvero? Perché così presto?"
"Credevo ne saresti stato felice. Adesso non devi più prenderti la briga di venire a trovarmi qui tutti i giorni."
Eiji scatta in piedi e si oppone fermamente alle parole di Ash. "Non ho mai pensato che fosse un peso."
"Ma l'hai fatto per più di un anno, non ti sei stancato?" sussurra con fermezza mentre si infila giacca e cappello.
"Chi te l'ha detto?"
Ash non si pone il problema di rispondere ad Eiji e, senza troppi giri di parole, si dirige in silenzio verso l'uscita.
"Aspetta. Dove stai andando? Davvero il dottore ti ha detto che puoi andartene?" Ash si ferma sull'uscio e, appoggiandosi allo stipite della porta, si volta per guardare in faccia Eiji.
"Ti sembra che stia mentendo? Giusto per capire, ma quanto è bassa la considerazione che hai di me, Okumura Eiji?" Il suo tono adesso mostra delusione accompagnato da una punta di rabbia. Lo sguardo di Eiji, però, non cede costringendo così Ash ad una sonora sconfitta.
"E va bene. Ho fatto in modo che mi facessero uscire altrimenti ho minacciato che avrei messo questo posto a ferro e fuoco. Ma cosa cambia? Che poi, "si interrompe un attimo e sul suo volto compare un sorrisetto malefico, "credi che dopo quello che è successo al Dr. Davis, gli altri medici abbiano le palle di rifiutare la mia generosa offerta? Quei tizi sanno bene che razza di mostro io sia."
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ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANA
FanfictionE se Eiji non avesse mai preso quell'aereo? Se avesse trovato Ash? Questa è una storia diversa, un finale che fa vincere l'amore. --------------------------------------------------------------- Ciao a tutt*, questa è la mia traduzione in italiano...