I polmoni di Eiji stanno per scoppiare. Alla fine rallenta per riprendere fiato. La fredda brezza serale penetra nei suoi vestiti leggeri e gli punge le viscere mentre inspira. E' scappato abbastanza lontano da provare un minimo di sollievo. Non sa dove si trova ora, quindi la ricerca di un posto familiare in cui rifugiarsi è in cima alla sua lista delle priorità. Gira la testa a destra e a sinistra, scegliendo di ignorare gli sguardi che le persone gli lanciano.
Pensa, Eiji. Pensa!
Tutto ciò che vede sono edifici alti che sembrano così simili tra loro. I rumori dell'ambiente gli impediscono di pensare con calma.
"Quel bar!" Esclama quando finalmente un pensiero gli balza in testa. Va velocemente in giro chiedendo alle persone indicazioni o qualsiasi tipo di assistenza.
"Puoi prendere un taxi da qui e dirlo all'autista."
"Ho capito. Grazie mille." L'adrenalina ora gli sta zampillando nelle vene, facendogli bruciare il sangue come fuoco. "Ci sono quasi, Ash. Per favore, aspettami."
Non mi capisco. Andare avanti con la mia vita è quello che volevo, giusto? Volevo avere la forza di andarmene dalla sua vita. Allora cosa sto facendo adesso?
"Forse non voglio che tutto finisca dolorosamente in questo modo." Eiji stringe le mani e ascolta il suo battito cardiaco. "Voglio solo salutarti con un sorriso e andarmene senza rimpianti." Il moro sente le gambe perdere forza mentre pronuncia quelle parole.
Rimpianti? Ne ho avuti in abbondanza e non sono così sicuro che andarmene dopo averlo salutato mi salverà dall'affrontare di nuovo quella sensazione dolorosa. Ma preferisco fare quello che voglio e pentirmene dopo piuttosto che rimpiangere di non aver fatto nulla.
All'arrivo, Eiji mormora silenziosamente le sue scuse silenziose. Non ha pagato il taxi, svanendo rapidamente. Gli dispiace di non avere soldi per il biglietto. Ma più di ogni altra cosa, gli dispiace di non aver avuto abbastanza tempo per spiegare i dettagli al tassista.
Il ragazzo si precipita sul posto, i suoi occhi in cerca di qualcuno. Ma non riesce a trovarlo. Si volta di nuovo a guardare fuori, senza badare alla freddezza della notte che lo punge. Torna di corsa per le strade affollate e sente la testa girare insieme al gesto ma lo ignora. "Per favore." Supplica sinceramente, soffocando i suoi singhiozzi.
"Per favore, Dio." La voce di Eiji ora è debole e tremante. I suoi piedi e le sue mani stanno diventando insensibili a causa della notte gelida e riesce a malapena a muoverli. Anche tutto ciò che gli si para davanti agli occhi è allo sbando. Fra non molto sverrà. Potrebbe davvero non farcela.
Eiji si avvicina ad un muro, in cerca di sostegno. Ash. Ash. Ash. Grida disperatamente mentre le lacrime scorrono dai suoi occhi gonfi. Sono qui. Dove sei? Girandosi verso un angolo, Eiji vede un gruppo familiare. Rapidamente, si china e si nasconde dietro dei grandi bidoni della spazzatura.
STAI LEGGENDO
ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANA
FanfictionE se Eiji non avesse mai preso quell'aereo? Se avesse trovato Ash? Questa è una storia diversa, un finale che fa vincere l'amore. --------------------------------------------------------------- Ciao a tutt*, questa è la mia traduzione in italiano...