"Ce la stiamo prendendo comoda, eh?"
Eiji si mette subito sull'attenti non appena sua Maestà gli si palesa davanti, e si siede composto. "Non me la sto prendendo comoda." Si giustifica.
"Davvero?" Ash alza un sopracciglio esaminando il modo in cui il moro si è seduto. "E allora perché mi ricordi tanto un bambino che è stato appena punito?"
Eiji arrossisce. Ne ha fin sopra i capelli del trattamento di Ash. Si alza, pronto a colpirlo. Va bene ovunque, gli basta semplicemente sferrargli un colpo e già sa che si sentirà subito meglio; anche se, in cuor suo, sa bene che un attacco debole come il suo potrebbe a malapena scalfire Ash.
E infatti aveva ragione.
Ash si sposta con grazia a destra, evitando l'attacco e rimanendo in perfetto equilibrio evitando, così, di cadere. Afferra con forza il polso di Eiji e lo ruota bruscamente, provocando grida di dolore da parte sua.
Fermati.
Come se fosse posseduto da una qualche forza misteriosa, Ash lo lascia andare con un'espressione di chi ha appena realizzato qualcosa d'importante.
"Tutto bene, Ash? Sei pallido." La vista della mano di Eiji che cerca di raggiungerlo lo allarma improvvisamente, ancora, e ciò lo spinge ad afferrarla e a sbatterla sul tavolo.
"A-ahia. Che...Lasciami. Mi fai malissimo." Ash fa come gli viene detto e resta a fissare Eiji che si strofina la mano dolorante.
Intrigato, il biondo gli si avvicina. "Cosa ti è successo alla mano?"
"Niente." risponde semplicemente Eiji, lo sguardo rivolto altrove.
"Non me l'avresti nascosta se fosse stata una cosa da nulla."
"Credimi."
"Come faccio a crederti se non mi dici nemmeno chi sei veramente?" Ash continua a camminare verso Eiji finché al moro non rimane più spazio in cui arretrare. E' in trappola. "Sei tutto un mistero, Eiji. Voglio che tu lo sappia se ancora non l'hai capito." Gli sussurra Ash con un tono quasi demoniaco. Eiji non può far altro che restare in silenzio nonostante una miriade di parole gli frullino in testa, ma è incapace di proferirne anche solo una.
Resosi conto che il viso di Ash non fa che farsi sempre più vicino, Eiji chiude gli occhi in attesa della sua punizione.
"Hai le mani ridotte uno schifo."
Il moro apre gli occhi e scopre, con sorpresa, un Ash premuroso che gli guarda entrambe le mani con quell'espressione amorevole e gentile a cui era abituato ma che non vedeva da un po'.
Ash.
"E di chi credi sia la colpa?"
Infastidito, Ash picchietta i palmi delle mani di Eiji per infliggergli dolore. "Va bene, va bene. Scusa." Gli dice Eiji in sua discolpa.
Ash sposta delicatamente Eiji, di modo che possa mettersi seduto comodo, e per poter controllare meglio le ferite.
"Chi diavolo ti ha insegnato a mettere le bende così, un bambino?" Lo prende in giro il biondo levando tutte le bende attaccate alle mani di Eiji in malo modo con della colla.
"Beh, mi deve scusare signore." Ribatte Eiji sarcastico e ritira le mani da quelle di Ash. "Sto bene. Se hai altri ordini da impartirmi, fa pure. Li farò volentieri."
Ash sciocca la lingua. Si riprende con stizza le mani di Eiji come se fossero le sue, senza dimenticarsi di lanciargli un'occhiataccia. "Resta qui. E' questo il mio ordine." Gli dice il biondo, solennemente. "Sto imparando a conoscerti meglio, poco a poco."
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ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANA
FanfictionE se Eiji non avesse mai preso quell'aereo? Se avesse trovato Ash? Questa è una storia diversa, un finale che fa vincere l'amore. --------------------------------------------------------------- Ciao a tutt*, questa è la mia traduzione in italiano...