Eiji si sveglia con il suono delle onde che si infrangono ed il profumo della brezza salata. Spalanca gli occhi che si adattano lentamente alla luminosità. Sbatte le palpebre, risolvendo il puzzle di come sia arrivato in questo letto quando non ricorda nemmeno di essere tornato alla villa. Poi un viso ghignante attraversa la sua mente.
"Che bel modo di iniziare la giornata." Eiji borbotta e sbadiglia mentre si siede. Giusto. Devo iniziare a fare le valigie. Si appoggia su un fianco, trascina la valigia dall'angolo della stanza e la fa cadere sul letto. Una cosa dopo l'altra, Eiji ripone le sue cose in modo ordinato e allo stesso tempo si assicura di non lasciare nulla indietro.
Finalmente arriva alla fine. Gira indietro il coperchio e lo blocca saldamente. Il ragazzo sospira di sollievo mentre si asciuga una goccia di sudore che scorre sul suo viso. Dopo aver attraversato una guerra con i suoi vestiti che improvvisamente si sono ribellati contro di lui e che gli ha reso difficile chiudere la valigia, può finalmente respirare pacificamente. Si sdraia di nuovo, dondolando i piedi un po' sospesi da terra.
Poi qualcuno bussa alla porta. Eiji alza lo sguardo per incontrare il suo visitatore. "Oh. Sing." Saluta impassibile mentre il suo tono si abbassa ancora di più.
"Sembri ancora più deluso di ieri."
"Buongiorno anche a te."
Sing si appoggia su un fianco, lasciando che la sua spalla si appoggi allo stipite della porta. "Non vedo il tuo ragazzo da stamattina. Dov'è? Chissà cosa sta combinando."
Eiji alza un sopracciglio e lancia a Sing uno sguardo acuto. "E io invece mi chiedo perché me lo stai domandando."
"Beh, c'è qualcun altro a cui potrei chiedere in questo momento?"
"Stavolta mi hai fregato."
"Ehi." Sing ancora una volta richiama l'attenzione indivisa del moro. "Di solito non litighi con me. C'è qualcosa che non va?
"No, va tutto bene. Ma poi, io? Iniziato a litigare? Hai fatto tutto tu."
"Cosa? Non ho fatto niente."
"Provalo."
"Uff." Sing grugnisce, massaggiandosi le tempie mentre dipinge una faccia addolorata. "Ora capisco perché Ash ha detto che parlare con te provoca grandi mal di testa."
"Ehi, stai esagerando."
Sing ridacchia quando nota Eiji arricciare le labbra in un grazioso broncio. "Partiremo tra un'ora." Il giovane capo cinese lo informa mentre gira i tacchi, lasciando ancora una volta che l'altro abbia la pace di cui ha bisogno.
Eiji si gira su un fianco e rilascia un sospiro annoiato, fissando fuori dalla finestra.
Un uccello, eh? Vorrei esserlo. Libero e incurante di tutte le preoccupazioni e di tutti i problemi. I pensieri che si scatenano nella mente di Eiji stanno mettendo a dura prova il suo stato mentale, sfinendolo. Il momento si sta avvicinando, Ash. Le labbra del ragazzo tremano al solo pensiero e lo stesso fanno le sue mani a causa di un dolore e una paura indescrivibili. Stringendo le mani a pugno, Eiji si raggomitola, tirando le lenzuola bianche accartocciate sotto di sé per seguire la forma del suo corpo. Ma è la cosa più giusta da fare. Sarai felice e lo sarò anch'io, prima o poi. Si inganna per credere alle proprie illusioni e ogni secondo che passa diventa quasi insopportabile, sapendo che dovrà svegliarsi per affrontare i dolori che questa scelta comporterà.
Chiude gli occhi sentendo un liquido caldo pungergli dietro le palpebre. Poi un improvviso rumore forte e acuto risuona dall'esterno non troppo lontano dalla villa. Eiji istintivamente scende a terra, stringendosi il petto che ora batte forte. Ingoia il nodo alla gola solo per scoprire che il posto è estremamente, dolorosamente arido.
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ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANA
FanfictionE se Eiji non avesse mai preso quell'aereo? Se avesse trovato Ash? Questa è una storia diversa, un finale che fa vincere l'amore. --------------------------------------------------------------- Ciao a tutt*, questa è la mia traduzione in italiano...