~Banana 13~

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Eiji Okumura. Perché sei entrato nella mia vita? Il giorno in cui mi sono svegliato, tu sei stato il primo a darmi il bentornato. Quando ho chiesto chi fossi, sapevo di starti ferendo. Quella torta. Sapevo che era per me ma ho fatto finta di non saperlo. Volevo vedere il modo in cui avresti reagito continuandoti ad allontanare, ma me ne sono pentito amaramente visto che, per ripicca, sei diventato davvero seccante.

Continui imperterrito a tenermi nascosti segreti e ciò mi ferisce. Non ti fidi di me, vero? Fa ridere. Davvero, è talmente spassoso che potrei morire dal ridere. A volte mi fai venire in mente una persona. Il tuo sorriso, la tua gentilezza ed il tuo calore sono tutte cose che voglio distruggere. Non voglio affezionarmici sapendo che, prima o poi, mi verranno tolte. Per questo ho voluto ferirti, darti il tormento, vederti compiere sforzi inutili pur di soddisfarmi ma ciò che ne è convenuto è stata la mia stessa rovina. Alla fine sei riuscito a far si che mi importi di te. Inconsciamente, ho iniziato a vederti come una persona speciale. Quando vedo che soffri o ti fai del male, mi arrabbio con me stesso, me ne do la colpa. Che tu sia il mio dolce veleno?

Ash si alza di scatto dal letto, gli gira la testa per averlo fatto troppo velocemente. Chiude gli occhi e si massaggia le tempie. Si sente la testa pesante, come se qualcosa d'invisibile la stesse schiacciando.

"Cosa stavo blaterando nel sonno?" Si chiede infastidito.

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"La Lince è tornata."

"Beh, grazie per avermi detto qualcosa che già so." Replica passivamente Yut Lung, sbuffando fumo dalla sigaretta. Si volta e si siede sulla sua sedia sgargiante, sul viso un'espressione spazientita. Resta così, a fissare insistentemente la porta mentre nella sua testa fa partire un conto alla rovescia. Appena prima che arrivi lo zero, la porta si apre. Un uomo entra frettolosamente, cadendo sulle ginocchia proprio di fronte al proprio padrone.

"Parla." Gli ordina Yut Lung.

"Il Leopardo ha fatto la sua mossa...il suo obiettivo è stato Ash Lynx."

Yut Lung si anima e sbatte con ferocia entrambe le mani sul tavolo in legno, un frastuono rimbomba nella stanza silente.

"Questa volta sarai mio." L'aria carica di istinto omicida esala dalla bocca di Yut Lung, facendo scorrere brividi lungo la schiena di Sing.

"Prepara i miei uomini." Il giovane apre un cassetto dalla scrivania. All'interno, una scatola dorata decorata da diversi ghirigori. Con cautela, prende la pistola custodita e la posiziona nella mano.

"Quando hai imparato come tenere in mano una pistola?"

"Un anno fa."

"Però non sai sparare, o sbaglio?"

"Scusa ma allora secondo te che ce l'ho a fare? Solo per bellezza?"

Sing scuote la testa in visibile disorientamento. "Ma tu--"

"Smettila di preoccuparti. Non sono una ragazzina, per tua informazione." Yut Lung mette fine alla conversazione e indossa il suo cappotto nero corvino.

"Vengo con te."

Yut Lung rivolge nuovamente l'attenzione a Sing, sul suo viso un'espressione di disappunto. "No, tu non vieni."

"Non puoi darmi ordini."

"E invece."

"Smettila di preoccuparti. Non sono una ragazzina." Ribatte astutamente Sing.

ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora