~Banana 18~

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"Ehi, Ash," Il ragazzo dai capelli corvini richiamo l'attenzione del biondo. "Cosa vorresti fare una volta libero dagli impegni che hai qui?" Gli chiede sorridendo innocentemente, gli occhi vaganti per il cielo ceruleo, sconfinato; i piedi colpiscono il terreno di modo che l'altalena su cui è seduto continui a muoversi.

 Ash lo guarda con un'espressione distaccata, dopodiché posa nuovamente lo sguardo al terreno dove, poco prima, stavo scribacchiando qualche complicata equazione matematica. "Come se potessimo andarcene e basta." Risponde, abbattuto. Nonostante la sua risposta pessimista, sul terreno scrive, servendosi di un bastoncino, "Voglio vedere l'oceano." Un piccolo sorriso si fa strada sul suo volto.

"Certo che possiamo andarcene da qui!" Esclama l'altro con onestà e ottimismo, caratteristiche che avrebbe voluto possedere Ash stesso. Salta dall'altalena ancora in movimento e si avvicina al biondo. "Io? Io voglio viaggiare per il mondo con te, Ash." Dichiara conciso, mentre stiracchia le braccia, ingigantendo il movimento e stupendosi del suo stesso sogno.

"Nessuno te l'ha chiesto, Ace."

Ace lancia un'occhiataccia al biondo. "Perché fai sempre la parte del cattivo?" A quelle parole i due iniziano a malmenarsi, sempre in modo amichevole però. Alla giovane età di undici anni, entrambi avevano dei sogni che avrebbero voluto realizzare; tuttavia, essendo nati in una realtà che non gli spettava, quei sogni sarebbero potuti restare per sempre soltanto tali.

"Prendi questo!" Urla Ace, alzando il pugno che atterra sul viso di Ash. Questi si pulisce il sangue che cola dalle labbra e prende in giro il colpo appena ricevuto.

"Tutto qui quello che sai fare?" Lo schernisce lui, saltando subito dopo in aria per vendicarsi.

"Non tirartela troppo, Ash. Sappiamo entrambi che non puoi battermi in uno scontro corpo a corpo!"

Si scambiano cazzotti, insulti e maledizioni varie, ridendo ogni tanto del dolore altrui. Quella lotta andò avanti per un'oretta, nessuno dei due ha intenzione di arrendersi prima che uno dei due ceda - anche se le loro ginocchia riuscivano a stento a sorreggerli.

"Hai perso, inginocchiati."

"Ho perso? Mi sa che gli occhi ti stanno giocando un brutto scherzo, non credi?" Ace, con aria compiaciuta, continua imperterrito ad accrescere la sua autostima.

"Non si addice più a te, faccia di culo?"

"Faccia di che?"

E di nuovo, la rissa ricomincia. Peccato che entrambi siano a corto di energie.

Si sforzano di restare in piedi, di far muovere i piedi alzandoli con fatica come se pesassero cinque chili l'uno. Alla fine, non riescono più a reggersi in piedi. Entrambi cadono a terra contemporaneamente, distruggendo così la tanto agognata selezione del vincitore e del perdente.

"Non riesco a muovere neanche un dito."

"Congratulazioni. Io ci riesco, quindi ho vinto."

Ash non ha davvero la forza di discutere; rimane in silenzio a fissare il blu, il corpo sdraiato al suolo assorbe il dolce calore del sole pomeridiano. Ripensandoci, erano tutti e due molto immaturi a lottare per una cosa così stupida.

Aspetta un attimo, ma quindi perché ci siamo messi a lottare?

Ash inizia a ridacchiare, lasciando poi esplodere il tutto in una fragorosa risata.

"Sei impazzito del tutto?" Gli chiede Ace.

"Ti piacerebbe."

"Ash, io---"

ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora