12.

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Il weekend è passato così in fretta, oggi comincia una nuova settimana e quindi questo pomeriggio si torna a lavoro, sto facendo colazione e sono con la testa tra le nuvole, penso a Piero, sabato pomeriggio al mare e non ci vediamo da quella volta, ieri sono rimasta in casa tutto il giorno anche perché pioveva.
Torno nel mondo reale e mi alzo lavando la tazza.
Oggi devo andare al comune,ho un po' di cose da fare così mi faccio una doccia veloce e indosso le prime cose che capitano,esco da casa e mi avvolgo nel mio giubbotto rosso,cammino in silenzio e la gente che mi incontra mi saluta senza nemmeno conoscermi,come sono gentili qui mica come il mio paese che ti guardano male e nemmeno ti salutano.
Entro al municipio e mi guardo intorno non so a chi chiedere,entro in una stanza a caso e ci trovo Eleonora che alza lo sguardo,mi sorride e prende parola.
Eleonora: ciao tesoro,ti serve qualcosa?
Annuisco e lei mi fa entrare e poi le rispondo.
Io: volevo solo le pattumiere per la raccolta differenziata
Poggia una mano sulla mia schiena e dice qualcosa.
Eleonora: vieni con me
Così la seguo, è tutto un silenzio ma è lei a prendere parola.
Eleonora:come va con Piero?
Perché mi domanda di suo figlio,io non le ho chiesto niente ma devo risponderle.
Io:siamo solo amici
Eleonora:io pensavo c'era qualcos'altro, state sempre insieme
Scuoto la testa leggermente, forse sono diventata più rossa del giubbotto
Eleonora: scusami tesoro -dice accarezzandomi la guancia per poi tornare a dire qualcosa-
Eleonora: quando viene da noi ci parla sempre di te ecco perché pensavo...
Non continua più la frase intanto prende quello che mi serve e io dico qualcosa.
Io:non fa niente
Torniamo nel suo studio e mi dice che me li farà avere direttamente a casa, così la ringrazio ed esco.
Mi faccio un piccolo giro e mi fermo sempre alla solita piazzetta,mi siedo per qualche minuto su una panchina e smanetto con il cellulare,ma mi sento osservata così alzo lo sguardo è solo Gaetano,lo saluto gentilmente e lui mi fa solo un accenno con il capo e mi guarda male,ma cosa gli ho fatto di male?
Sì avvicina a me e prende parola,mi sta parlando non ci posso credere.
Gaetano:senti signorina lascia in pace mio figlio, fosse per me ti farei tornare al tuo paese
Perché mi dice questo,non posso nemmeno rispondergli per non risultare maleducata anche perché non lo sono così resto in silenzio a subirmi le sue brutte parole.
Gaetano: Piero non ha bisogno di te,tu sei come tutte le sue ex,mio figlio ha sofferto tanto,non voglio sentirlo più parlare di te,ti è chiaro?
Mi alzo con le lacrime al viso e corro verso casa,mi butto sul letto e scoppio a piangere.
Resto sul letto tutta la mattinata non ho nemmeno fame ma qualcosa la devo pur mangiare e mi metto sul divano a guardami la tv in una tristezza unica.
Bussano alla porta,mi avranno portato le pattumiere, così mi alzo e vado ad aprire,cazzo Piero e li ha lui.
Piero:me l'ha detto mia madre che stamattina sei andata al comune,li metto dentro?
Io:lasciali pure fuori,ciao Piero
Sto per chiudere la porta ma lui me lo impedisce e dice qualcosa.
Piero:non mi fai entrare?
Io: no
Piero: che succede?
Io: niente
Provo a richiederla ma lui la apre ed entra,io sbuffo e torno sul divano, guardo l'orologio sulla parete che segna le 14:55, ancora è presto per poter andare a lavoro,sento lui parlare.
Piero:mi spieghi cos'hai,ti hanno fatto qualcosa,li affronterò tutti se vuoi.
Io:ma smettila di dire cose che poi nemmeno fai..
Scuote la testa e si siede accanto a me,mi prende una mano e continua a parlare
Piero: perché sei triste,hai pianto vero?
Annuisco e lui torna a dire qualcosa
Piero: c'entro io?
Adesso che gli dico che è colpa di suo padre?
Sposto lo sguardo sulla TV ma lui me lo sposta per un contatto visivo e torna a parlare.
Piero:non devi piangere per me,non devi farlo
Faccio un profondo respiro e gli rispondo
Io: sono stufa di tutto questo, forse ha ragione tuo padre me ne torno a casa mia tanto non cambia un cazzo
Piero:che cosa dici, cosa c'entra mio padre?
Io:questa mattina mi ha detto tante cose brutte e tu non dovresti essere qui,vai via Piero
Scoppio in un altro pianto, perché devo continuare a soffrire così tanto per le parole della gente.
Piero:io non vado da nessuna parte,resto qui,mio padre si deve fare gli affari suoi
Io:non voglio che litigate per me, siete sempre andati d'accordo,io non sono nessuno per farvi discutere, è meglio così,fidati io mi dimenticherò di te e tu fai finta che non mi hai mai conosciuta
Mi alzo dal divano portando le mani sul viso pieno di lacrime,ma sento le sue mani sulle mie,me le toglie dal viso e prende parola
Piero: no mai,tu resti qui, Matilde ha bisogno di te
Io: Matilde?
Annuisce asciugamani le lacrime per poi abbracciarmi.
Piero:non dare retta a quello che dice mio padre
Io:mi ha detto che sono come tutte le tue ex e di lasciarti in pace, è un nodo allo stomaco per me.
Piero:non sei come loro,tu sei speciale e a me piace la tua compagnia,non devi andare andare via,se ci provi te lo impediró
Io: perché ci tieni così tanto, siamo solo amici
Piero: perché tu...
Sì ferma,non capisco, così dico qualcosa
Io: perché io cosa?
Abbassa lo sguardo ma io torno a dire qualcosa
Io: finisci la frase Piero..
Alza lo sguardo,gli accarezzo la barba e continuo a parlare
Io: adesso sono io che voglio sapere,non puoi fermarti nel bel mezzo di una frase
Sì allontana da me, respiro irregolare aspettando una sua risposta.
Nel frattempo vado in camera a cambiarmi lasciandolo riflettere, indosso un maglioncino rosso con dei leggins e torno nuovamente in salone, spengo la tv perché devo andare a lavorare,sto per prendermi il giubbotto e sento le sue mani sul mio braccio, è una scossa elettrica.
Mi fissa ininterrottamente e poi prende parola.
Piero:mi piaci
Aspe,che ha detto,sto sognando?
Il cuore sembra vuole uscire dalla gabbia toracica,resto immobile, non so cosa dire lo guardo solamente
Piero:ok, l'ho detto però c'è qualche altra cosa...
Scuoto la testa solo per incitarlo a continuare
Piero:ho paura di amare,una grande fottuta paura,io..non lo fare perché mi hanno fatto capire che era bello ma poi..
So a chi si riferisce,lo abbraccio spontaneamente,lui ricambia e io dico qualcosa.
Io: non devi avere paura,non pensare più al passato fa male a entrambi, guarda il presente,io ci sono,non me ne vado
Piero:ci hai ripensato?
Io:non ho paura di tuo padre io non ho paura di nulla se tu sei con me,tocca solo a te adesso,ho aspettato 5 anni e mezzo,ti aspetto ancora non mi costa nulla.
Sto riaprendo il mio cuore a lui e non ci posso credere a quello che mi ha confessato.
Sciogliamo l'abbraccio e lui mi accarezza la guancia ringraziandomi, è la prima volta che lo fa lui,di solito sono sempre io a ringraziarlo.
Usciamo da casa e ci salutiamo,lui torna verso casa sua mentre io vado a lavorare.
Sorrido da sola ripensando al suo "mi piaci"  e quando mi ha detto che Malinde ha bisogno di me,parlava di se stesso e ha usato la cugina per paura dei propri sentimenti.
Come cambiano in continuazione i miei stati d'umore.
Eccomi arrivata davanti la porta,mi apre Calogero che dice qualcosa.
Calogero:ti stavo aspettando, Luana è già andata via,come mai hai fatto tardi?
Io: scusami,non succederà più
Mica gli posso dire che ho perso tempo con suo cugino, mi ha detto qualcosa di bellissimo che aspettavo da anni.
Così mi fa entrare, saluta la figlia ed esce.
Abbraccio la bambina,sono così felice che vorrei urlarlo a tutto il mondo intero.
Passiamo il pomeriggio a giocare,a guardarci i cartoni animati e abbiamo fatto merenda insieme ed è volato così in fretta,sto tornando a casa e fa tanto freddo,passa una macchina che al buio io nemmeno riconosco, abbassa il finestrino, è Piero.
Piero: vuole un passaggio signora,sa passavo di qui
Accetto volentieri, così salgo in macchina,gli lascio un bacio sulla guancia e lui dice qualcosa mentre riprende a guidare
Piero: oggi è il compleanno di mio nonno, siamo tutti lì stasera,ti va di venire?
Io: siete in famiglia, io non c'entro nulla..
Piero:ti prego,conoscerai mio nonno
Io adoro nonno Pietro, è solo grazie a lui se è diventato quello che è adesso.
Io:ok va bene
Sorride solamente e poi dice qualcosa
Piero: è tornata Mariagrazia,vedrai sarà una bellissima serata
Gli sorrido solamente, andrò alla festa di nonno Pietro fregandomene delle parole di Gaetano,voglio essere felice, voglio finalmente godermi Piero come ho sempre voluto.

Ciaoo a tutte, tornata con un nuovissimo capitolone pieno di tanti colpi di scena.
Gaetano per le sue parole e finalmente Piero confessa a Mary ciò che sente per lei.💗
Come andrà adesso la festa del caro nonno Pietro?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino_PieroBarone ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora