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Le feste sono finite e si torna alla solita routine, lavoro-casa e viceversa,non facciamo altro perché io sono spesso stanca dato che la mattina ho lezioni di canto,in questi ultimi giorni stiamo facendo ogni mattina perché lei tra una settimana deve partire e poi il pomeriggio vado a lavorare e torno a casa la sera,non ho nemmeno voglia di cucinare e così lascio fare ai prodotti già pronti.
Ma oggi è sabato quindi vorrei un po' di tempo per noi.
Sono giù in cucina e sto preparando la nostra colazione,metto tutto in tavola e arriva lui e dice qualcosa.
Piero: faccio colazione al bar
Io:no aspè vieni ho fatto il caffè per te
Piero:ho delle cose da fare Mary, scusami..
Si è tolto la barba o sono i miei occhi che vedono male?
Io:e la barba che fine ha fatto?
Piero: ritornerà, è una scommessa con Gianluca e Ignazio
Io:ah capisco,dai prendi il caffè insieme a me.
Piero: scusami davvero -dice solamente-
Mi bacia la fronte ed esce di casa,resto ferma davanti la tavola e solo dopo qualche minuto mi siedo per fare colazione.
E da capodanno che lo vedo così strano, sempre tra i suoi pensieri, sta molto più tempo con i suoi amici, forse ho fatto troppo per farlo riavvicinare e ho sbagliato perché con me sta poco e non ci amiamo da molto.
Mi alzo,sono già stufa di questa situazione così vado al piano di sopra e mi faccio una doccia veloce, mi vesto per poi prendermi la borsa, scendo giù indosso il giubbotto ed esco,cammino a passo veloce verso il solito bar,di lui nessuna traccia, chiedo al bancone.
Io:per caso questa mattina è venuto Piero?
X:ancora no
Io: grazie mille
Mentre sto per uscire vedo entrare Dario che mi saluta, ricambio e poi vado subito al punto.
Io:hai visto Piero questa mattina?
Dario:no Mary,che succede?
Io:sono preoccupata, è strano da diversi giorni
Dario:io lo vedo sempre lo stesso
Sbuffo,non so dove andarlo a cercare, è uscito con la macchina quindi può essere anche fuori Naro,mi siedo ad un tavolo fuori impaziente,il mio amico dice ancora qualcosa.
Dario: aspettami un secondo,ti aiuto a cercarlo.
Annuisco solamente e poggio la mano al viso,sono triste e scivola una lacrima dal mio viso,mille paure passano per la mia mente.
Sento una mano sulla mia spalla,così mi volto è solo Dario che dice qualcosa.
Dario:ehy..no dai non piangere tranquilla.
Scuoto la testa solamente,mi prende la mano alzandomi e mi abbraccia,carino da parte sua consolarmi.
Mi asciugo le lacrime e lui torna a parlare.
Dario: possiamo andare in palestra,magari è lì.
Io:tu pensi sia lì?
Dario: certo
Io:a me ha detto che aveva cose da fare,non era vestito da palestra.
Dario:ti accompagno a casa, cerca di stare tranquilla.
Faccio un profondo respiro e saliamo in macchina.
Mette in moto e svolta verso la via di casa, è tutto un silenzio quando vedo ferma la macchina di Piero davanti il fioraio vicino e così prendo parola.
Io: fermati
Apro lo sportello di fretta e Dario mi richiama.
Lui è dentro insieme ad una ragazza,lei lo abbraccia,mi arrabbio furiosamente e e apro lo sportello.
Io:che cazzo fai?
Piero: Mary
Io:Mary un cazzo,chi è questa?
Scende dalla macchina, cerca di prendere la mia mano ma io mi scanso e torno a parlare.
Io:ho detto chi è quella lì?
Piero:se mi fai spiegare,ma non qui e non dovevi saperlo
Io:ma che dici,non dovevo saperlo?
Si intromette lei nella nostra lite.
X:non è come pensi..
Io:stai zitta troia
Sento la sua mano sul mio braccio facendomi entrare in macchina,sono fuori da me e respiro irregolare,lui è così sereno,saluta Dario e ancora una volta a quella finta bionda, sale in macchina,mette in moto ed io comincio ad insultarlo.
Io:sei un coglione,era quello il tuo caffè,ti sei divertito ah?
Piero:la smetti
Io: no,mi hai mancato di rispetto,mi hai mentito,da quando va avanti questa cosa?
Piero:non è come pensi tu
Io:allora com'è spiegamelo,sono così cretina io a questo punto.
Mette in moto e in pochi secondi siamo davanti casa,scendo innervosita e apro la porta seguita da lui.
Io:sto ancora aspettando.
Piero: è solo un'amica che mi sta aiutando.
Io:amica,ed io non la conosco,quante amiche hai?
Piero:che palle però, amica punto!
Io:no che palle lo dico io perché sei sempre il solito coglione.
Piero:mi dà fastidio quando fai la gelosa e non né hai motivo.
Io:non né ho motivo,ti ho appena visto mentre te l'abbracciavi come dovrei reagire io dopo che ti cerco al bar e mi dicono che non ti hanno visto e Dario mi stava riaccompagnando a casa, pensava che eri in palestra.
Non piango,sono solo arrabbiata e vorrei tirargli pugni addosso,non so chi mi stia trattenendo.
Piero: vabbè,vado in camera.
Io:no,non è finito il discorso, vieni qui Piero.
Piero:ti ho già detto tutto
Io:no,a che ti serve l'aiuto di quella se ci sono io?
Piero:non posso dirtelo
Io:non mi prendere per stupida,sento questa frase da più di una settimana.
Piero:mi dispiace, devo andare mi aspetta Michele in una videochiamata
Lo guardo male,lui sale le scale mentre io mi siedo sul divano,non ho voglia nemmeno di cucinare,prendo il cellulare in mano e scrivo a Martina,devo parlare con lei,non posso tenermi stretto tutto dentro, finirei per scoppiare.
Lei mi capisce sempre e adesso va molto meglio,mi ha chiesto di andare a Palermo,forse mi farebbe bene andare via per qualche giorno,ho avuto tanto da fare in questi giorni,devo pensare solo a me, così mi alzo e salgo al piano di sopra, entro in camera e lui è impegnato in una discussione di lavoro.
Prendo la valigia e comincio a metterci i miei vestiti.
Piero:aspetta Miché..che stai facendo? -dice infine guardando me-
Io:vado a Palermo da Martina.
Piero: proprio ora?
Io: perché che cosa c'è,tu puoi fare quello che vuoi e io no?
Piero:dopo ne parliamo, devo finire una discussione con Michele
Io:non hai capito,me ne sto andando ora.
Sposta lo sguardo sul computer e si scusa con Michele,si alza e mi prende la mano.
Io:non mi devi toccare.
Piero:ti accompagno io
Io:no, stavi parlando con Michele, continua.
Piero:ho lasciato il lavoro da parte per te,ti voglio accompagnare alla stazione almeno.
Io:non fare il finto carino adesso,dopo che mi prendi in giro,ho bisogno di stare da sola,mi faccio accompagnare da Dario è mio amico.
Sbuffa perché capisce che glielo dico apposta.
Metto le ultime cose in valigia e chiudo.
Io:ciao Barone
Piero:non essere arrabbiata con me.
Io:ah no?
Esco dalla stanza e lui mi segue.
Piero:vai da mia sorella
Io:sono così stupida per te che vado a dormire in mezzo alla strada, è ovvio che vado da tua sorella, certo che sei proprio un cretino certe volte.
Piero:Mary..
Intanto metto nuovamente il giubbotto e dico qualcosa.
Io: e fatti ricrescere la barba,un bambino proprio in tutti i sensi.
Sono troppo arrabbiata con lui,non doveva mentirmi e io ho bisogno di sapere tutta la verità ma che lui non può dirmi.
Prendo la borsa,il trolley ed esco da casa.
Chiamo Dario al cellulare dicendogli se mi può accompagnare alla stazione, così lui con tanta dolcezza mi dice di si e dopo qualche secondo lo vedo arrivare,salgo in macchina e dice qualcosa.
Dario:avete litigato?
Io:si ed io voglio andare dalla mia amica,non faccio mai nulla per me, penso solo a lui,al lavoro e alle lezioni di canto.
Dario:hai ragione,ma non ti ha spiegato chi era quella ragazza?
Io:un'amica,tu non la conosci?
Dario:no.
È meglio che non continuiamo a parlare di questa storia se no mi spunta il fumo dalle orecchie.
Il viaggio verso Agrigento è molto silenzioso,ci salutiamo non appena scendo dalla macchina dicendogli di venirmi a prendere al ritorno.
Così entro alla stazione e prendo il biglietto per Palermo solo per due giorni, lunedì tornerò perché devo tornare a lavorare.
Aspetto il mio treno che arriverà tra non molto, guardo l'orologio del cellulare che segna le 10:55,ci sono vari suoi messaggi ma che preferisco non leggere.
Arriva il mio treno, così salgo e vado a sedermi al posto,chiamo Mariagrazia avvertendola del mio arrivo.
Verso l'una si farà trovare alla stazione,sono davvero tutti molto carini.
Metto le cuffie alle orecchie e ascolto musica, chiudo gli occhi ma mi sveglia la suoneria, così guardo il display è Piero, sbuffo e rispondo.
Io:sono viva tranquillo
Piero:ti ho mandato un sacco di messaggi, perché non rispondi?
Io:sto ascoltando musica
Piero:hai chiamato Mariagrazia?
Io:no guarda,ho chiamato i carabinieri.
Piero: quando la smetti con queste battute mi fai un favore.
Io:sei tu che mi tratti da bambina,ho già fatto tutto,non ho bisogno dei tuoi comandi.
Piero:mi preoccupo per te.
Io:non ti sei preoccupato di me quando abbracciavi quella,mi ha detto Dario che nemmeno lui la conosce.
Piero:non abbiamo sempre le stesse amicizie..
Io: sisi.. vabbè ciao Barone
Piero:dai Mary aspetta
Io:non mi va di parlare con te adesso..
Piero:come vuoi, ciao Mary
Termina la chiamata e torno ad ascoltarmi musica.
"Sono i colori dell'amore di un'amore senza età,di uno spazio sognatore in un' alba che verrà,sono i colori dell'amore di passione e libertà,in mano un fiore e poi ci siamo solo noi, immagini di un film, istanti senza età."
Lui canta così, è un colpo al cuore per me,mi scivolano delle lacrime al viso che provo ad asciugare e guardare bene gli alberi che passano veloci.
Non vedo l'ora di arrivare a Palermo, abbracciare Mariagrazia e parlarne anche con lei.

Ciao a tutte, tornata con un nuovo capitolo.
Piero con una ragazza che dice di essere sua amica e che lo sta aiutando,ma a fare cosa?
Mary furiosa litiga con lui e scappa dalle sue amiche, avrà fatto bene secondo voi?
Cosa succederà adesso?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino_PieroBarone ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora