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È tornata la pioggia e il freddo anche se siamo a fine marzo,si sa comunque che è pazzaarello.
Siamo tutti in casa,io guardo fuori dalla finestra la pioggia battere su di essa senza nemmeno ascoltare i ragazzi che parlano tra loro e meno male che la troietta se n'è andata,quindi posso finalmente respirare un po' anche se la situazione non è dei migliori,con Ignazio e Gianluca ancora non è del tutto chiarito, soprattutto con il secondo, l'altra sera abbiamo discusso per colpa della sua "fidanzatina" se così vogliamo chiamarla.
Faccio un profondo respiro,sto per prendere il giubbotto ma squilla il mio cellulare,sposto lo sguardo sui ragazzi e poi rispondo.
È solo Stefania,mi dice che oggi non lavoro dato il mal tempo e resta lei insieme al figlio.
Così ci salutiamo e termina la telefonata, Piero prende parola.
Piero:non devi lavorare?
Scuoto la testa solamente e sbuffo,non so cosa fare,loro parlano di lavoro,dei prossimi concerti italiani e non voglio nemmeno disturbarli,così salgo al piano di sopra ed entro in camera, prendo un mio libro e comincio a leggere,era da un po'di tempo che non mi dedicavo alla lettura, sempre avuto da fare,tra il lavoro,le lezioni di canto e i ragazzi in giro per casa, finalmente posso concentrarmi anche a ciò.
Dopo qualche minuto si apre la porta, è lui e dice qualcosa.
Piero: amore scendi
Io:sto leggendo
Piero:puoi farlo anche giù
Io:non vi voglio disturbare
Piero: abbiamo finito di parlare di lavoro,dai vieni
Così mi convince e lo seguo con il mio libro in mano.
Mi siedo sul divano, sposto lo sguardo sulla finestra,piove ancora,non vuole smettere oggi a quanto pare.
Apro il mio libro e torno alla lettura.
Piero:tesoro sto facendo la tisana per noi,la vuoi?
Io:si grazie -dico solamente -
Sposto lo sguardo nuovamente sul libro concentrandomi sul romanzo ricordando alle scene della serie.
Ignazio:cosa leggi?
Gli mostro la copertina del libro e torna a dire qualcosa.
Ignazio:non lo conosco.
Vabbè non è una serie tv da uomini ma conosce Can Yaman comunque visto che ricordo erano seduti vicini al film festival di Venezia.
Almeno lui cerca di parlami certe volte anche se è molto poco ma meglio di niente.
Ritorna Piero con le nostre tisane,si siede accanto a me e avvolge un braccio dietro il mio collo lasciandomi un bacio sulla guancia.
Sorrido d'istinto e lui prende parola.
Piero: stai un po' con me?
Annuisco solamente poggiando il libro sul tavolino e mi stringe al suo corpo sotto lo sguardo degli altri due.
Gli accarezzo la barba per poi lasciargli un dolce bacio su di essa e dico qualcosa.
Io:ti ricordo che non siamo soli in casa.
Piero:non stiamo facendo niente di male.
La sua dolcezza è meravigliosa,non smette di sorridere, è bellissimo.
Gianluca:la finite?
Spostiamo lo sguardo su di lui e Piero gli risponde.
Piero:di fare cosa?
Gianluca:voi potete e quando c'era Eleonora non potevano mai fare nulla.
Io: scusa se questa è casa nostra.
Lui sbuffa e si alza innervosito,ma che gli prende, è impazzito?
Sto per alzarmi anche io ma Piero mi trattiene e dice qualcosa.
Piero:dai non ricominicate a litigare..
Io: è insopportabile
Piero: lascialo perdere.
Faccio un profondo respiro e lo ascolto rimanendo dentro le sue braccia.
Beviamo la tisana,ci voleva con questo freddo, proprio adattissima.
Decido di andarmi a fare una doccia così salgo in camera,apro la porta e ci trovo Ginoble che si fa selfie allo specchio.
Io:se esci per favore..
Gianluca: oh mi hai rotto!
Io:ti ricordo ancora una volta che è camera mia.
Gianluca:si certo è tutto tuo qui, manco c'eri quando Piero l'ha progettata.
Io:sei uno stronzo
Gianluca: e tu sei insopportabile
Io:quello insopportabile qui sei solo tu,ti preferivo prima...
Gianluca:sono sempre stato così.
Io:non è vero..si è offuscata la mente e ti sono chiusi gli occhi.
Gianluca: vaffanculo
No vabbè, mi fa arrabbiare ancora di più, cominciamo a litigare più forte.
Sento le braccia di Piero sulle mie e dice qualcosa.
Piero: basta finitela
Ignazio: e tu chi ci facevi cà?
Gianluca: stavo facendo solo dei selfie
Io:certo perché sono importanti i selfie,non darti troppe arie
Gianluca:io faccio quello che voglio
Ignazio:a finiti!
Se lo tira verso la porta scendendo giù.
Intanto Piero mi fa sedere sul letto e batto i piedi nervosamente,il cuore lo sento fuori dal petto,sono troppo arrabbiata.
Piero:calmati dai.
Io: quando se ne va?
Piero:sono solo pochi giorni
Io:non vedo l'ora
Piero: cos'è successo?
Io: è un coglione.
Piero:vuoi uscire un po',ha smesso di piovere..
Io:ero salita per farmi la doccia..
Piero:dopo la fai,dai andiamo
Ci alziamo e io dico qualcosa.
Io: aspè,mi abbracci?
Così mi stringe forte al suo corpo accarezzandomi la schiena.
Delle piccole lacrime cominciano a scendere dal mio viso.
Piero:Mary?
Mugolo solamente..
Piero:che fai piangi?
Mugolo ancora una volta.
Sposta lo sguardo su di me e torna a parlare.
Piero:lo sai che non devi..
Io: mi fanno male le parole..
Piero:lo so che gli vuoi bene, perché continuare a litigare?
Io: è cambiato lui e non lo vuole ammettere..
Mi asciuga le lacrime e scendiamo giù.
Piero: usciamo un attimo,vi affido la casa.
È lui a mettermi il giubbotto per poi metterselo e aprire la porta.
Saliamo in macchina e mette in moto.
Guardo fuori dal finestrino e lui prende parola.
Piero:va meglio adesso?
Io:solo un po'...
Mi accarezza la coscia dolcemente e poggio il gomito sul finestrino portando la mano sulla guancia.
Dopo qualche minuto, arriviamo al Castello,cosi scendiamo e mi stringe a sé.
Ci facciamo una passeggiata e alzo lo sguardo al cielo.
Io:vuole piovere di nuovo
Piero:vale a dire che ci bagniamo
Io: è chiuso il castello?
Piero:credo di si e finché arriviamo alla macchina ci bagniamo lo stesso.
Mi perdo a guardalo, è la fine del mondo.
Mi prende per mano e guardiamo il panorama di fronte,non parliamo più,poggio la testa sul suo braccio e dice qualcosa.
Piero:lo sai che ci sono sempre per te..
Io: grazie Piè
Ci guardiamo e mi prende entrambi le mani, sta per avvicinare le labbra alle mie ma ecco che diluvia nuovamente,mi stringe le mani e alza lo sguardo al cielo ride e contagia anche a me,siamo matti,sotto il diluvio universale noi due ridiamo.
Avvicina nuovamente le sue labbra sulle mie per dare vita a un bacio passionale.
Non mi voglio staccare più, voglio rimanere qui con lui per tutta la vita.
Siamo zuppi di acqua,ci stacchiamo dal nostro bacio e gli accarezzo i capelli bagnati.
Piero:io ti amo
Io:amore..
Mi prende per mano trascinandomi con sé in macchina.
Accende i riscaldamenti e cerca qualcosa nel sedile posteriore.
Mi porge un'asciugamano che prendo per asciugarmi un po' i capelli,lui è sempre attrezzato in qualsiasi situazione.
Mi fissa ininterrottamente,poggia la mano sulla mia coscia,mi mordo il labbro e lui sorride,mi fa mettere a cavalcioni su di lui e ridacchio asciugandogli i capelli con l'asciugamano.
Si toglie gli occhiali bagnati e lo stesso fa con i miei,non ci vedevo più niente.
Mi bacia nuovamente mentre le sue mani scendono sulla mia schiena.
Gli accarezzo il petto coperto dalla felpa, capisco che lui vuole quello che voglio io, è l'unico posto dove possiamo stare insieme solo noi e qui in un giorno di pioggia.
Gli sbottono i pantaloni e lui mi abbassa un po' i miei leggings insieme agli slip.
Io:ti voglio adesso.
Poggia una mano sulla mia guancia e faccio entrare la sua intimità sulla mia.
Comincio a spingere mentre lui mi lascia baci umidi sul collo.
Invoco il suo nome e lui fa lo stesso e nella macchina si sentono solo i nostri gemiti,il nostro amore.
Lo guardo mentre provo piacere, è una sensazione bellissima anche se un po' scomoda.
Siamo quasi all'apice del piacere e dico qualcosa con voce roca e affannosa.
Io:ti amo,ti amo anche io Piero tanto.
Torna sulle mie labbra e capisco che sorride.
Siamo fuori controllo, emettiamo entrambi un ultimo gemito seguito da un orgasmo.
Poggio la testa sul suo petto e lui mi accarezza la schiena,mi bacia i capelli e prende parola.
Piero: posso dire che fare l'amore in macchina è il posto più scomodo che si possa trovare.
Ridacchio,ma ha perfettamente ragione.
Gli accarezzo la barba per poi baciargliela e dico qualcosa.
Io:però io voglio rimanere qui..
Piero:non vuoi tornare a casa?
Scuoto la testa e lui torna a parlare.
Piero:capisco perché...
Mi bacia ancora una volta le labbra e torna a dire qualcosa.
Piero:ci prenderanno per dispersi e non abbiamo nemmeno i cellulari
Sbuffo,mi ricompongo e ritorno nella parte del passeggero.
Accarezza la mia guancia e torna a parlare
Piero: è stato bellissimo amarti
Sorrido e gli rispondo.
Io: è piaciuto tanto anche a me
Ci sistemiamo meglio e lui mette in moto tornando a casa.
Entriamo mano nella mano e un Ignazio preoccupato dice qualcosa.
Ignazio:che fine avete fatto,talé vi bagnastu
Ridacchiamo e Piero risponde all'amico
Piero: grazie Ignà,ma va tutto bene adesso
Ignazio:e meno male
Saliamo al piano di sopra per farci una doccia, accarezza la mia schiena nuda e dice qualcosa.
Piero: è la prima volta che ci facciamo la doccia insieme.
Mi volto verso di lui avvolgendo le braccia sul collo.
Io:oggi è la giornata delle prime volte, abbiamo fatto l'amore in macchina..
Piero:ed io lo farei anche sotto la doccia,non mi basti mai Mary...
Gli sorrido solamente e mi sbatte al muro baciando ogni angolo del mio corpo.
Amo anche questi momenti folli tra noi,mi fanno stare bene,per la seconda volta ci amiamo e tocco il cielo con un dito.
Lo ringrazio tanto per quello che fa per me,ho sempre bisogno di lui perché è tutta la mia vita.

Ciao a tutte, tornata con un nuovo capitolone.
Lite tra Gianluca e Mary per la millesima volta e Piero per farla tranquillizzare la porta fuori bagnandosi e amandosi in auto.
Cosa ne pensate voi?
Vi aspetto nei commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino_PieroBarone ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora