63.

139 8 17
                                    

Dopo aver corso abbastanza invano e asciugato le lacime agli occhi,mi trovo in un ristorante,devo pur mangiare,non metto nulla nello stomaco da oggi a pranzo.
Ho ordinato un tagliere vegano pieno di tanta roba e un dolce adesso sto aspettando.
Sono abbastanza triste,non mi sentivo così da un sacco di tempo, a distogliermi dai miei pensieri è il cameriere con la mia cena,lo ringrazio e va via,comincio a mangiare e dopo qualche minuto squilla il mio cellulare,lo prendo dalla borsa è Gianluca, così gli rispondo.
Io:Gian...
Gianluca:Mary,dove sei,come stai?
Io: tranquillo,sto bene
Gianluca:dove sei?
Io:in un ristorante di fronte alla Villa
Gianluca: arrivo
Chiude la chiamata e io torno a mangiare nel mio silenzio tombale.
Dopo qualche minuto sento la voce del mio amico che mi richiama così volto lo sguardo verso lui che si siede di fronte a me e prende parola.
Gianluca:non dovevi scappare ti abbiamo cercata ovunque..
Io: Piero non credo, troppo impegnato gli ho rovinato il compleanno si divertiva lui direi abbastanza.
Gianluca:ha sbagliato lo so, però..
Non lo faccio finire di parlare che dico qualcosa
Io:non lo difendere!
Gianluca:non lo sto difendendo dico solo che potete fare pace
Io: adesso sono io che non voglio fare pace,non dopo quello che ho visto,ha esagerato tu non credi?
Annuisce solamente ed io metto in bocca un pezzo di burger, rimaniamo in silenzio e io finisco di mangiare.
È lui a prendere a parola.
Gianluca: cos'è?
Io:una frittella di lenticchie,vuoi?
Gianluca:una si
Ridacchio,lui mi fa ridere perché pensa sempre al cibo è diventato peggio di Ignazio.
Arriva anche il mio dolce e l'abbruzzese torna a parlare.
Gianluca: e questo?
Io:vuoi anche il mio dolce?
Gianluca: nono tranquilla, volevo solo sapere cos'è.
Io:un tortino vegano alle mele con il gelato al cioccolato di Modica
Gianluca: madò
Io:vedi altro che i vegani non mangiano niente..
Mi fa un dolce sorriso, parliamo del più e del meno tranne che di Piero,di lui proprio non ne voglio parlare, nemmeno mi chiama se sono viva o morta.
Una volta finito il mio dolce mi alzo per andare a pagare e torno a sedermi.
Gianluca:andiamo, è tardi -dice guardando l'orologio al polso-
Io: non voglio dormire con lui..
Gianluca: fatti valere ok?
Lo guardo solamente e lui torna a dire qualcosa.
Gianluca:sono con te sorella
Quanto è dolce,il bene che gli voglio è immenso.
Così mi convince e usciamo dal ristorante e passeggiamo nella magnifica Taormina a notte fonda.
Eccoci arrivati al Metropole,saliamo e mi lascia davanti la porta della mia camera.
Faccio un profondo respiro e busso, non mi apre così busso ripetutamente senza mai smettere fino a quando apre la porta.
Entro in camera e vado a mettere il pigiama,lo trovo sul letto a pancia in giù a torso nudo.
Io:esci dalla camera
Piero:la camera è mia-dice con voce roca-
Io:ho detto che devi andartene, non ci dormo con i coglioni
Gli prendo la mano e lo faccio alzare, non sembra nemmeno lui, non è il mio Piero.
Torno a parlare
Io:vattene a dormire da un altra parte
Piero:no Mary dai, scusami
Io: scusami un cazzo esci subito e fatti passare la sbornia
Apro la porta e lo faccio uscire chiudendola davanti alla mia faccia.
Mi butto sul letto e scoppio a piangere.
Apro gli occhi, è un nuovo giorno,un altro di merda,mi alzo dal letto e vado in bagno mi guardo allo specchio ho le occhiaie dal troppo pianto, faccio letteralmente schifo.
Mi faccio una doccia e indosso dei pantaloncini neri con una canotta rosa,mi trucco un po' per non far vedere le occhiaie.
Sistemo il letto,prendo la borsa con il cellulare e scendo giù.
Ci sono solamente i ragazzi,mi guardano solamente mentre io prendo qualcosa per la mia colazione.
Vado a sedermi accanto a loro e Gian dice qualcosa.
Gianluca: com'è andata?
Io: l'ho cacciato dalla camera, grazie per il consiglio
Gianluca:di niente,sei stata brava
Inzuppo una fetta biscottata nel thè e scrollo le spalle solamente.
Sento dei passi,volto lo sguardo è lui,mi avvicino di più a Eraldo dato che è vicino a me e porto una mano dietro la sua schiena.
Io: tranquillo, facciamo ingelosire Barone così si sentirà come mi sono sentita io ieri sera.
Noto che esce dall'hotel, ci rimango male non ha fatto assolutamente nulla.
Una volta finito di fare colazione usciamo anche noi,ci facciamo un giro, è la prima volta che passeggio per Taormina, semplicemente fantastica, facciamo un po' di shopping ed io ho comprato un po' di canotte,in estate le preferisco sto più fresca.
Non penso a nulla e loro mi fanno ridere.
Adesso siamo al Bambar, ordiniamo le nostre granite,io prendo mandorla e pistacchio.
Loro fanno la millesima storia con la granita e sento la voce di Barone,il cuore vuole uscire dal petto per l'effetto che mi fa ma non devo ascoltare il cuore,sono una donna ferita dal suo comportamento che mai avrei pensato di vedere.
Mi avvicino nuovamente al mio amico ascolano e dico qualcosa.
Io:che fa?
Giuseppe:guarda e si è appena seduto al tavolo accanto.
Perfetto,il piano va a gonfie vele, prendo la mano di Eraldo e gli lascio un bacio sulla guancia e torno a mangiare la mia granita.
Piero: e poi facevi la morale a me,tu che stai facendo?
È qui, così alzo lo sguardo e gli rispondo.
Io:ho mangiato la granita
Piero:dico con lui
Io: niente,ti è tornata la parola?
Vedo che si irrigidisce e torno a parlare.
Io:la sbornia ti è passata,hai dormito bene stanotte?
Piero:ma vaffanculo
Io:come scusa?
Piero:hai sentito
Io:ma vacci tu stronzo.
Piero:stronza
Stiamo litigando in un luogo pubblico, è Gianluca a dire qualcosa.
Gianluca: ragazzi dai per quanto tempo dovete continuare cosi?
Piero:tanto me ne sto andando io.
Io:vai pure..
Piero:dico che torno a Naro
Io:fa come vuoi,ci sono gli autobus
Sono nervosa abbastanza,lui saluta e va via.
Io mi siedo e porto le mani ai capelli,sono esausta da tutta questa situazione.
Gianluca:ti sta lasciando qui davvero?
Io:hai sentito...
Faccio vari respiri profondi e i ragazzi cercano di aiutarmi,si informano per me su autobus per Naro,ne hanno trovato uno diretto a Canicattì che parte alle 16:00
Devo aspettare molto, è l'unico modo che ho al limite poi cercherò un taxi.
Lì ringrazio tutti quanti,mi mancheranno tanto, soprattutto il mio fratellino.
Intanto però andiamo a pranzare tutti insieme e poi ci facciamo un altra passeggiata.
Adesso sono in hotel,ho preso il mio trolley e scendo nuovamente giù lasciando la chiave in reception.
Esco dal Metropole e i ragazzi si offrono di accompagnarmi alla stazione degli autobus.
Una volta arrivati,li saluto ringranziandoli nuovamente, abbraccio Gian e lui dice qualcosa.
Gianluca: chiaritevi,vi amate e si vede nonostante gli sbagli.
Annuisco solamente,gli lascio un bacio sulla guancia e li saluto nuovamente per andare a prendere il mio autobus.
Salgo e vado a sedermi,metto le cuffie alle orecchie e ascolto musica per tutto il tempo del viaggio.
Nella mia testa ci sono le sue parole di questa mattina,mi ha mandata a fanculo,ha ferito nuovamente il mio cuore.
Dopo due ore e venti più o meno arrivano a Canicattì,mi informo subito su un taxi che mi porti a Naro, sto spendendo un po' ma devo tornare a casa, così ne trovo uno,ci salgo e si torna a Naro.
Non appena arriviamo in paese,dico subito la via e mi lascia davanti casa, scendo e lo pago e con il mio trolley vado verso la porta,ho una chiave anche io, quindi apro ed entro.
Sono stanchissima,mi siedo sul divano per un po' e poi salgo al piano superiore.
In camera non c'è,apro la porta del bagno,non è nemmeno li,sarà uscito è arrabbiato con me.
Guardo l'orologio che segna le 18:35, decido di farmi una doccia rilassante e poi scendo giù mettendomi ai fornelli.
È passato più di mezz'ora e ancora non rientra a casa.
Mi si accende la lampadina,la matta,per alcuni giorni mi ero dimenticata della sua esistenza, chiamo Piero al cellulare, è spento.
Esco da casa bussando alla porta dei miei suoceri,mi apre Gaetano che mi fa entrare e dico qualcosa.
Io: c'è Piero?
Gaetano:no,non siete arrivati insieme?
Scuoto la testa,mi fa sedere sul divano e la moglie dice qualcosa.
Eleonora:tesoro,che succede?
Io: abbiamo litigato di brutto,lui mi ha lasciata a Taormina e sono tornata con un autobus.
Eleonora:o signore mio -dice portando la mano sulla fronte-
Gaetano: sarà andato da qualche parte, tranquilla,si sistemerà tutto
Io: l'ho chiamato,il cellulare risulta spento, è successo qualcosa me lo sento
Scoppio a piangere davanti a loro.
Eleonora mi abbraccia e si apre la porta di casa è solo Mariagrazia che si preoccupa non appena mi vede piangere.
Eleonora:era con te Piero?
Mariagrazia:no mamma,sono stata con le ragazze a San Leone.
Prende il cellulare e prova a chiamare ma niente,di lui non si sa nulla.

Ciaoooo a tutte, nuovissimo capitolone pieno di colpi di scena.
Cosa ne pensate di tutto ciò,parole che volano di qua e di là da parte dei nostri protagonisti.
Dove sarà finito Piero adesso?
C'entra davvero la matta oppure è da qualche parte senza dare segni di vita?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino_PieroBarone ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora