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Sono sul letto della mia cameretta e mi guardo intorno,sono sola in casa in questo momento, vorrei tanto alzarmi ma da sola mi è impossibile farlo, sono qui da ieri sera e non sono più scesa giù in cucina,mamma mi ha portato la cena e questa mattina la colazione ma sono già stufa di starmene qui da sola, nessuno si degna di venirmi a salutare,una piccola visita per vedere come sto, viene solo mamma e una sola volta è venuta a trovarmi mia sorella.
Prendo il cellulare in mano e guardo le foto con Piero, eravamo tanto felici,delle lacrime bagnano il mio viso mi manca terribilmente tanto.
Provo ad asciugare le lacrime e mi rendo conto che l'orario segna le 11:35 e tra mezz'ora arriverà mamma per dirmi cosa voglio per pranzo,ma io non voglio niente,solo Piero e mi aveva detto che sarebbe venuto a prendermi,ma forse lo aspetto invano, magari avrà paura di mio padre,non lo so.
Cerco di potermi alzare,dovrei andare in bagno quindi prendo la stampella e mi dò spinta con l'unica gamba che mi rimane in questo momento.
Sento la voce di mia madre.
Mamma: Mary aspetta ti aiuto
La guardo solamente e andiamo verso il bagno.
Io: già mi sono stufata,non posso fare nulla da sola ma che palle
Mamma: passerà Mary, pazienza..
La fa facile lei,non sa come mi sento io,non può immaginare quanto può essere schifoso stare tutto il giorno a letto.
Adesso stiamo tornando in camera e mi rimetto a letto,mamma mi chiede del pranzo come immaginavo e scende giù.
Torno a guardare le foto e il mio cuore si frantuma, voglio tornare ad essere felice e insieme a Piero.
Sento provenire voci da giù,mamma sta parlando con qualcuno,ma la porta della scala è chiusa e quindi non capisco chi è.
Sento dei passi proprio sulla scala e si apre la porta,non ci posso credere è lui ed è qui.
Mi sorride avvicinandosi a me,sono senza parole e il cuore batte a più non posso.
Piero:amore mio sono qui,non sei felice di vedermi?
Annuisco e lui si siede sul letto ed io provo ad abbracciarlo come posso.
Io: Piero, Piero
Mi accarezza la schiena dolcemente e dice qualcosa.
Piero:ti porto via di qui
Io: ti stavo aspettando ma credevo avessi paura di mio padre
Piero:non mi fa paura tuo padre, vieni qui fatti baciare
Mi alza il viso con la sua possente mano e mi regala un bellissimo bacio sulle labbra.
Mi sorride spostandomi i capelli dietro l'orecchio e torna a parlare.
Piero:sei bellissima Mary
Io:nono,non sono bella,non in queste condizioni
Poggia un dito sul mio naso e si avvicina a me.
Piero:schh, tu sei sempre bella anche così
Io:ma Piè..
Lui mi sorride solamente ed io torno a sorridere
Arriva mia madre con un piatto di pasta con del sugo e prende parola.
Mamma: Piero l'aiuti tu?
Lui annuisce e le risponde
Piero:si certo, dia a me
Così mamma gli porge il piatto,mi fa un leggero sorriso e torna giù.
Io: dopo andiamo via?
Piero:si, però prima devi mangiare
È così carino con me, l'unico che si preoccupa davvero per me.
Così una volta finito di mangiare mi prende tra le sue braccia e scendiamo giù.
Il cuore batte forte quando mi accorgo che mio padre è a tavola, adesso ci sarà il putiferio.
Chiudo gli occhi e sento lui urlare contro Piero, non si deve azzardare a farlo ma si sa difendere da solo, così gli risponde.
Mi mette su una sedia e continua a discutere con mio padre.
Non c'è la faccio più con le urla di mio padre così prendo parola
Io: basta,la smetti io qui non sto bene,mi fa tutto male quando lo vuoi capire,lasciami andare è lì che voglio stare, è Naro la mia casa.
Papà:a to casa è chista
Io:no,la mia casa è insieme all'uomo che io amo ma tu non sai nulla dell'amore.
Rimane in silenzio a quanto pare l'ho zittito,torno a guardare Piero e continuo a parlare
Io:vai a prendermi la stampella e andiamo via
Lui annuisce solamente e torna al piano di sopra per poi scendere nuovamente.
Lo va a mettere in macchina e rientra in casa.
Mi prende tra le sue braccia e dice qualcosa.
Piero: quando volete potete venirla a trovare, adesso me la porto a casa.
Amo la sua convinzione,mi fa bene al cuore.
Mamma si alza e viene a salutarmi mentre mio padre resta al suo posto.
Lo saluto io ma senza ricevere la sua risposta.
Così usciamo da casa,apre lo sportello e mi siede sul sedile e dolcemente dice qualcosa
Piero:hai altro da prendere?
Io:il cellulare, non ho niente qui, nemmeno i miei vestiti
Così torna dentro casa e dopo qualche secondo lo vedo uscire sale in aiuto e mi porge il cellulare e prende parola.
Piero: quando ieri ti ha messa in macchina non siete nemmeno andati a casa tua?
Scuoto la testa solamente e mi stringe a sé tornado a parlare.
Piero: è tutto finito adesso
Mi accarezza il viso per poi lasciarmi un bacio sulle labbra e finalmente mette in moto.
Guardo fuori dal finestrino e una volta arrivati sulla strada principale io prendo parola.
Io:non è finito niente Piè..ho due gessature,una cicatrice sul fianco,non posso muovermi, praticamente non posso fare nulla e voglio sapere chi è stato a farmi questo e perché.
Sento la sua mano sulla mi coscia l'accarezza e io scoppio a piangere continuando a parlare lo stesso.
Io: perché l'ha fatto, perché? cosa ho fatto di male io, proprio io che mi faccio sempre gli affari miei, perché farmi una cosa del genere??
Piero:stai calma Mary, calma, non piangere per favore..
Mugolo solamente e torno a guardare fuori e altre piccole lacrime bagnano il mio viso,sto in silenzio è lui a spezzare questo momento
Piero: non è stato un incidente Mary?
Io: avevo visto una macchina che ci seguiva..
Lui frena di botto e dice qualcosa.
Piero:tu l'hai visto,ti ricordi qualcosa?
Io:no,solo questa macchina..
Piero:che macchina era?
Io:non lo so Piè,una macchina bianca
Sto per agitarmi di nuovo a ricordare quel giorno.
Piero:okok tranquilla,ma giuro che quando so chi è il colpevole la pagherà
Io:che cosa vuoi fare?
Piero:se la vedrà con me
Io:no,deve solo marcire in carcere,la vera giustizia è questa,le mani a posto.
Accarezza nuovamente la mia coscia e il viaggio prosegue in silenzio.
Finalmente arriviamo a Naro, davanti casa sua.
Lo guardo solamente e lui prende parola.
Piero:stai con me fino a quando ti rimetti non ti lascio da sola,hai bisogno d'aiuto.
Così mi prende tra le sue braccia e cerca di aprire la porta,gli bacio la barba e lui sorride è bellissimo.
Entriamo in casa e mi adagia sul divano,mi accarezza la guancia e dice qualcosa.
Piero: più tardi vado a prenderti tutti i tuoi vestiti, adesso riposati..
Io:tu resti qui?
Annuisce e mi stringe forte a sé.
Io: grazie per tutto quello che stai facendo per me
Piero:non devi ringraziarmi, tutto quello che faccio è perché desidero la tua felicità,il tuo benessere e perché ti amo senza di te non posso stare.
Le sue parole mi fanno toccare il cielo,alzo lo sguardo su di lui che mi accarezza il viso,sfiora le mie labbra e torna a parlare.
Piero: ti amo Mary
Io: anche io ti amo.
Torna sulle mie labbra per un bacio passionale.
È questo quello di cui ho bisogno,amore, già i miei polmoni respirano aria pulita, aria che sa di buono,di tanta sicurezza e protezione, accanto a lui io mi sento al sicuro.

Ciaoo a tutte, nuovissimo capitolo per voi.
Piero va a prendersi la sua Mary e dopo aver discusso con il padre di lei, finalmente la porta via con sé.
Secondo voi chi sarà stato a fare del male a Mary?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento

Tu,il mio destino_PieroBarone ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora