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I giorni vanno avanti tra lavoro,casa e mi sto ambientando tantissimo qui,sto diventando amica di Mariagrazia e Dario anche se lei qualche giorno fa è tornata a Palermo e poi ho visto la conferenza stampa di quel mercoledì e i ragazzi hanno parlato di un nuovo tributo a Morricone,sono tanto felice che ritornano a cantare,mi sono mancati tanto e a proposito di Piero, è tornato a Naro e ci vediamo spesso,oggi no però perché io  ho avuto da fare e poi sono andata a lavoro mentre lui credo aveva lezione di canto tramite Skype.
Sono con Matilde,stiamo giocando e lei ride, è un amore di bambina,mi sto affezionando tanto anche se ci lavoro da qualche  settimana.
Fuori fa freddo,ormai siamo entrati nel mese di novembre,noi ci scaldiamo davanti alla stufa con i suoi giochini.
Bussano alla porta,chi può essere, così prendo Matilde in braccio e vado ad aprire, Piero davanti a me,sorride e prende parola
Piero: posso entrare,fa freddo qui fuori
Annuisco e così entra chiudendo la porta, saluta la cuginetta e lei allunga le braccia perché vuole essere presa da lui.
Così passa tra le braccia del cugino e io dico qualcosa
Io:vado a prepararle la pastina..
Lui annuisce,non vorrei vederlo mentre gioca con Matilde perché lui ci sa fare con i bambini ed io mi sciolgo pensando altro.
Così metto la pentola sopra mentre preparo il passato di lenticchie,ho chiesto a Luana di poterle cucinare vegan,lei ha accettato anche perché io non farei mai qualcosa che va contro quello che faccio.
Sento dei passi,no dai perché viene qui?
Piero: Mary
Il cuore batte a mille ogni volta che mi chiama,mi volto e noto che non è con la cuginetta così dico qualcosa.
Io: e Matilde?
Piero:sta giocando, tranquilla
Giro la crema di lenticchie e lui si avvicina, alzo lo sguardo non mi può fare questo, è troppo vicino per me,non gli posso resistere.
Così faccio un passo indietro e continuo a cucinare.
Io:vai da Matilde,non mi va di lasciarla da sola
Piero:non vuoi che sto qui con te?
Non gli rispondo, perché mi fa queste domande, è stato lui chiaro quella sera a casa mia.
Metto tutto nel piattino e poi torno in salone e parlo con la bambina.
Io:la pappa Mati, vieni con me?
Lei porta il ditino sulla guancia e dice qualcosa
Matilde:pappa
Amore che dolce, sorrido perché è meravigliosa,la prendo in braccio e noto Piero che ci fissa.
Torniamo in cucina e la metto nel seggiolone,lei aspetta la sua pappa,le metto il piattino davanti e la imbocco,le piace tanto vedo.
Piero:ti vedrei bene come mamma
Cosa,che dice?
Volto lo sguardo verso lui che torna a parlare.
Piero:sì vede che ti piacciono i bambini,a te piacerebbe averne uno tuo?.
Annuisco solamente e continuo a dare da mangiare a Matilde.
Piero:te lo auguro
Non riesco a rispondergli, nemmeno per dirgli grazie perché io un giorno un figlio lo vorrei solo con lui,non sarà mai solo un amico per me.
Sento la serratura aprirsi, saranno arrivati Luana e Calogero, entrano in cucina e la bambina sorride ai suoi genitori.
Calogero: cugino, e tu che ci fai qui?
Piero:sono venuto a trovare Matilde..
Calogero:sì certo come no..-dice guardando me-
Perché mi fissa,io mi imbarazzo.
Saluto la bambina e poi loro ed esco da casa,mi sento seguita da Piero che chiude la porta e dice qualcosa.
Piero:ti accompagno a casa
Scuoto la testa e gli rispondo.
Io: voglio camminare in po'
Piero: perché mi eviti da quella sera della cena?
Addirittura me lo domanda pure, voglio piangere ma davanti a lui non posso così lui torna a parlare.
Piero: siamo rimasti amici mi sembra
Ecco appunto, amici ed io non voglio esserlo, non con lui.
Io: voglio andare Piè..
Piero:ti voglio accompagnare,dai sali in macchina
Fa freddo, così accetto.
Non parliamo nessuno dei due,non riesco a guardarlo, sto rivolta verso il finestrino e appoggio il braccio portando la mano sul mento.
Una piccola lacrima minaccia di uscire pensando alla frase che mi ha detto oggi " te lo auguro".
Non vuole stare con me augurandomi di avere figli con qualcun altro,non capisce che non succederà mai.
Scaccio via la lacrima e lui prende parola.
Piero: Mary che succede?
Io: niente -dico solamente-
Voglio solo arrivare a casa e buttarmi sul letto,non riesco a stare qui con lui.
Eccoci arrivati,apro lo sportello e lo saluto senza guardarlo.
Lui mi richiama.
Piero: Mary,mi guardi?
Resto a fissarmi le scarpe come se fossero la cosa più importante,lui scende dall'auto e viene verso me,mi prende le mani e il cuore mi scoppia, alzo lentamente lo sguardo e poi mi abbraccia.
Chiudo gli occhi godendomi questo abbraccio perché nonostante tutto mi fa del bene.
Ma devo scioglierlo e salutarlo, entro in casa e corro subito in camera piangendo e buttarmi sul letto.
Oggi è Sabato, quindi niente lavoro,sono libera, così decido di uscire mi faccio una passeggiata, arrivo in piazzetta e noto Dario seduto al tavolo del bar, così ci vado mi serve parlare con qualcuno in casa c'è troppo silenzio apparte la musica che esce dallo stereo ogni mattina.
Io: ciao Darietto
Lui mi sorride e mi risponde
Dario:ciao Mary
Io: posso?
Annuisce, così mi siedo di fronte e gli chiedo come sta così cominciamo a parlare del più e del meno,mi fa anche ridere, è tanto simpatico,mi offre del thè caldo quando sento la voce di Barone
Piero:ehy compà chi sta facennu?
L'amico alza lo sguardo e gli risponde
Dario: stiamo parlando,ti unisci a noi?
Sì volta verso me e mi fissa sedendosi accanto a me,avvolge un braccio dietro il mio collo, che sta facendo?
Sto per strozzarmi
Dario: tutto apposto Mary?
Annuisco mugolando e vedo passare Gaetano,mi guarda male e poi chiama il figlio.
Dario: stai bene?
Io:sì Dario, grazie
Ma resto a fissare padre e figlio che parlano non pochi lontani da noi, chissà di cosa stanno parlando, Piero gesticola tanto,il padre è così serio,mi guarda ancora una volta con faccia di disgusto e poi ritorna Piero sbuffando
Dario: compà,chi c'è?
Piero:niente Dà
Sposta lo sguardo su di me,mi stringe la mano, Dario lo nota e io invece non riesco a guardarlo ma continuo a parlare con l'amico di fronte.
Piero: vieni con me Mary?
Io: voglio stare qui
Stacca la sua mano dalla mia mentre Dario prova ad accarezzarmi la guancia,magari avrà capito il momento.
Piero sì alza e dice qualcosa.
Piero: non ci devi provare Dà
Dario:che ho fatto?
Piero:a metterle le mani addosso
Sta facendo il geloso e per quale motivo?
Dario: nemmeno lo toccata compà,non ti agitare
Così saluto Dario e faccio per andare ma sento una mano sulla mia spalla,mi volto è Piero.
Così dico qualcosa.
Io:non fare la parte del geloso..
Piero:non sono geloso infatti, andiamo?
E quello che visto cos'era,ha esagerato secondo me.
Faccio decidere il cuore, così lo seguo, andiamo verso casa sua per poter salire in macchina, mi avvolgo nel mio giubbotto e lui accende lo stereo.
Non gli chiedo niente, guardo solo le sue grandi mani.
Dopo qualche minuto lui parcheggia davanti la spiaggia di San Leone, perché mi ha portata qui?
Scendiamo e scendiamo sulla spiaggia.
Piero:tu mi hai portato sulla spiaggia di Capo d'Orlando e io ti ho portata a quella di San Leone,questo è il mio posto del cuore
Io:lo so -dico solamente-
Guardo il mare davanti a noi e lui torna a parlare.
Piero:ti piace qui?
Mugolo solamente e continua a dire qualcosa
Piero:no?
Io: è bello sì,ma io preferisco la montagna
Piero:aah -dice solamente-
Mi siedo e comincio a raccontargli il motivo per cui io e il mare non andiamo d'accordo,mi sto aprendo nuovamente con lui.
Mi stringe a sé e dice qualcosa.
Piero:mi dispiace Mary,puoi vincerla questa paura
Mi lascia un bacio sulla guancia ed io mi alzo subìto.
La troppa vicinanza con lui mi fa male, comincio a camminare e sento lui avvicinarsi a me,mi abbraccia da dietro, perché si avvicina così tanto a me se poi vuole essere solo mio amico?
Mi faccio troppe domande mentali senza metterle in pratica,resto impassibile e lui torna a baciarmi la guancia.
Faccio un respiro profondo e dico quello che penso
Io:fai così con tutte le tue amiche?
Aspetto la sua risposta, rimane stretto a me, non dice nulla,mi volto verso lui, siamo soli e non mi ha risposto,non si muove per nessuna ragione al mondo,mi fa capire che qualcosa può succedere tra noi,avvolgo le mani dietro il suo collo,il cuore sta uscendo dal petto, mi avvicino sempre di più, desidero tanto baciarlo, quando sono a pochi centimetri dalle sue labbra lui dice qualcosa.
Piero:no,non posso
Non può e perché?
Rimango in sospeso, credevo di poter realizzare il mio sogno finalmente,non mi ha mai mandata via, è tutto il contrario,mi cerca sempre e poi dice altro.
Resterò con questo pensiero fino a che non si deciderà a parlare sul serio.

Ciaoo a tutte, nuovissimo capitolone per voi.
Continua l'amicizia tra i nostri protagonisti.
Piero fa il geloso ma non lo rivela, secondo voi cosa gli passa per la testa, perché non vuole stare con Mary?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino_PieroBarone ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora