10.

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1 mese dopo.


Dopo che i punti furono stati tolti ritornai a casa e mi sentii subito meglio, non avevo più sentito nessuno e Zulema si era volatilizzata, dopo quel contatto che avevamo avuto mi evitava come se avessi la peste.
"Guarda come sei bella." disse Tokyo sistemandomi il vestito e le sorrisi tramite lo specchio, avevamo deciso di andare ad una festa che si sarebbe tenuta in una villa di un'imprenditore abbastanza conosciuto.
Avevo bisogno di spensieratezza e di dimenticare tutto ciò che era successo, volevo staccarmi un attimo dalla realtà.
Mi sistemai i capelli ondulati lungo le mie spalle e afferrai le chiavi della macchina uscendo velocemente da casa mia.
"Ci manchi nella banda comunque." disse la mia amica sedendosi al mio fianco e misi subito in moto dirigendomi a destinazione.
Abbassai il finestrino e il vento mi scompigliava i capelli facendomi sentire libera e sopratutto leggera.
"Ritornerò presto, ma non ora." dissi facendo spallucce parcheggiando non troppo lontano dalla casa.
Avevo avvisato Sergio e gli avevo riferito che per il momento non volevo saperne nulla, dovevo riprendermi alla grande e ci ero in gran parte riuscita ma non smettevo per un attimo di pensare a lei.
Al solo pensiero dei suoi occhi neri sui miei verdi mi mandava in estasi.

Così funziona il cuore.
Non è qualcosa di uniforme.
E' come il corso di un fiume.
Si adatta alla forma delle cose.

"Gin tonic, grazie." dissi al barista non appena mi appoggiai al bancone e mi rilassai sentendo la musica aumentare.
Tokyo andò a divertirsi con Rio e feci un cenno agli altri, erano venuti tutti qui.
"Ecco a te." disse il barista sorridendomi e lo bevvi tutto d'un fiato gettandomi in pista e ballando.
Ad un certo punto mi sentii toccare la spalla e mi voltai trovandomi una ragazza abbastanza bella, aveva dei capelli lunghi fino alla vita e mossi, raccolti in una coda.
I suoi lineamenti non erano spagnoli e me ne accorsi subito anche dal suo accento dato che mi disse alcune cose, mi avvicinai sorridendole e mi guardò quasi incantata squadrandomi ripetutamente dalla testa ai piedi.
"Non ne vedo bionde belle come te." mi sussurrò e le sorrisi mordendomi il labbro, non provavo nulla al suo tocco e mi accorsi che solo una persona era in grado di farmi provare qualsiasi cosa.
"Ah ?" dissi ridendo leggermente nel mentre che mi portava in un corridoio abbastanza deserto, mi adagiò contro il muro e mi strinse la vita con forza.
Sentii il nervoso aumentare dentro di me a causa della posizione che aveva preso e le misi subito una mano sul braccio per bloccarla.
Non appena fece per avvicinarsi alle mie labbra una voce mi fece sussultare e tremai come una foglia riconoscendola subito, mi era mancata da morire.
"Saray, levati dal cazzo." disse la donna davanti a me e abbassai lo sguardo.
Zulema mi guardava furiosa e per poco non svenni per quanto fosse bella, era vestita come al solito perfettamente e andai in iper ventilazione.
"Whoa, Zule mi stavo divertendo stai calma! Che ti prende eh?" disse la ragazza ridendo ma non appena vide la faccia del mio scorpione smise subito e diventò seria posando gli occhi su di me.
Mi guardò attentamente e spalancò la bocca incredula sotto allo sguardo omicida della donna al suo fianco.
"Cazzo, sei Macarena?" disse nervosamente e si allontanò di scatto dal mio corpo non appena annuii, alzai gli occhi al cielo e mi incamminai sentendo il nervoso aumentare ma il mio polso venne afferrato con una forza disumana.
"Volevi scoparti la mia migliore amica? Sei incredibile bionda." disse Zulema ad un centimetro dal mio viso e inspirai il suo profumo meraviglioso che mi era mancato tanto.
La guardai male e decisi di provocarla, ero ancora arrabbiata con lei.
"Era lei che voleva scopare me, è una ragazza molto bella potrei pensarci." dissi sorridendole strafottente e la vidi infuriarsi come non mai.
Serrò la mascella furiosa e sogghignai notando quanto fosse bella, rialzò lo sguardo subito dopo e mi abbassò il vestito sulla spalla per vedere la cicatrice che mi era rimasta, si vedeva a stento.
La sfiorò e dei brividi si formarono sulla mia pelle e lei lo notò subito, sorridendo divertita dalla mia reazione.
"È da molto che non ci vediamo." disse appoggiando la mano sul muro affianco alla mia testa e feci spallucce.
"Già, che tristezza wow." dissi sarcastica e mi incamminai evitandola completamente, risi afferrando un bicchiere al volo da un cameriere e lo bevvi lentamente sentendo la gola bruciare, doveva essere whisky.
Zulema sbuffò raggiungendomi e mi trascinò dentro ad una stanza a caso, mi voltai furiosa e finii di bere l'alcool.
"Non ho finito di parlare, evita di fare l'acida bisbetica come tuo solito." disse chiudendo la porta a chiave e appoggiai il bicchiere vuoto con forza nella scrivania al mio fianco, eravamo in una camera da letto enorme e camminai nervosamente toccandomi i capelli.
"E che avresti da dirmi? Non me ne frega un cazzo in ogni caso." dissi furiosa e Zulema scoppiò a ridere avvicinandosi, la sua era una risata nervosa e arretrai quasi impaurita.
"Ti diverti a farmi incazzare bionda?" disse appoggiandomi contro l'armadio e le sue labbra finirono nel mio collo, la sua mano era nella mia coscia nuda e mi sollevò il vestito toccandomi furiosa.
"Cosa vuoi da me? Ci sono altre persone qui, vattene Zulema." dissi voltando il viso di lato e continuò con i baci salendo sulla mia mascella.
"Costringimi bionda, dai." sussurrò sensualmente sfiorando il mio seno e gemetti appoggiando la testa contro l'armadio, mi era mancata da morire.
Toccai le sue spalle toniche e la spinsi ancora di più verso il mio corpo, facendola sorridere compiaciuta.
"Lo sapevo io." disse divertita mordendomi un lembo di pelle con forza facendomi sussultare dal dolore.
"Che ci fai qui?" dissi stringendole la
vita e sussultò per il mio tocco improvviso, avevo notato che non si faceva toccare da praticamente nessuno.
Quindi dovevo andarci piano perché ogni volta che allungavo le mani mi lanciava sguardi omicida.
"Volevo divertirmi un po'." la sentii dire mordendomi il lobo e annuii mugugnando e avvicinando il suo viso ancora più vicino al mio.
"Hai trovato qualcuno che ti piace?" le domandai strafottente e abbassando la voce di un'ottava, volevo capire quale fosse la sua indole una volta per tutte.
Zulema si bloccò smettendo di baciarmi e mi guardò con un sorriso enigmatico sulle labbra facendomi quasi inquietudine.
"E se ti dicessi di sì?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra e se mi fossi avvicinata probabilmente l'avrei baciata.
"Buon per te." dissi rispondendole orgogliosa facendole credere che la sua vicinanza non mi creasse nessun tipo di problema.
"Ti piace avvicinarti così tanto vedo." aggiunsi un secondo dopo riferendomi a tutti i nostri contatti fisici.
Il mio scorpione rise leccandosi le labbra ma non si mosse, rimanendo nella stessa posizione che aveva assunto.
"Non mi pare che tu ti sia allontanata o peggio ancora, lamentata." disse con il suo solito modo strafottente e le regalai un sorriso sincero, per quanto fosse bella.
"Se dovessi avvicinarmi ancora un pochino, probabilmente ti bacerei." sussurrai guardandola dritta negli occhi e vidi le sue pupille dilatarsi, strinse la mia coscia facendomi sussultare e serrai la mascella guardandola intensamente.
"Ti piacciono i baci inaspettati?" mi domandò aderendo ancora di più il bacino contro il mio e i miei occhi verdi sembravano che brillassero nelle sue iridi nere.
"Solitamente sono una persona che se vuole una cosa la prende senza esitare, quindi non saprei." dissi percependo la presa sulla mia coscia aumentare a dismisura.
"Le cose inaspettate rendono anche la minima cosa più bella se sai guardare il mondo con una prospettiva che ti appartiene nel vero senso della parola." disse avvicinandosi e il mio labbro inferiore sfiorò il suo, facendo alzare il mio busto e il suo capo.
Era ancora più bella vederla così da vicino e volevo tanto toccare il suo tatuaggio che aveva sotto all'occhio.
Chissà qual era stata la sua perdita più grande o il suo primo amore nascosto.
Volevo sapere cosa la spingeva ad essere così simile a me con una rabbia addosso disumana, spaccando il mondo in mille pezzi non so quante volte.
Ecco perché con lei riuscivo a sentirmi viva, perché ardevamo dello stesso fuoco che ci permetteva di sopravvivere ad ogni male esistente ed immaginabile.
Ero attratta dalla sua forza, dal suo potere e dalla voglia che aveva di vivere la sua libertà ogni minimo secondo.
Il mio respiro diventò più affannato ma non appena feci per allontanarmi la sua mano si serrò attorno al mio collo e le sue labbra furono sulle mie.
Sgranai gli occhi nel mentre che le concedevo l'accesso schiudendo le labbra e realizzai subito che Zulema Zahir mi stava baciando togliendomi tutto il fiato che possedevo in corpo.
La sua lingua si intrecciò con la mia e gemetti non appena aumentò la presa sulla mia gola, facendomi andare in estasi.
Non credevo che questo momento sarebbe arrivato e le circondai le braccia al collo, avvicinandola ulteriormente a me stringendole i capelli possessivamente.
"Figlia di puttana." mormorai non appena riprese a baciarmi il collo ma le afferrai il viso con forza e le infilai nuovamente la lingua in bocca facendola sorridere divertita dalla mia reazione.
Mi morsicò il labbro inferiore per poi leccarmelo sensualmente e mi scappò un gemito, era maledettamente brava e mi stava facendo provare delle emozioni incredibili, difficili da spiegare.
Le accarezzai i capelli facendola rilassare e guardai il letto alle nostre spalle immaginando a cosa potevamo farci.
Il suo sapore sapeva di puro alcool e chiusi gli occhi costatando quanto fosse buono, sapeva di lei, di me, di noi.
"Soddisfatta?" sussurrai una volta che si fu staccata e rise guardandomi dritta negli occhi, aveva le labbra gonfie per i miei morsi ed era uno spettacolo.
"Mai." disse allontanandosi leggermente lasciandomi libera ma le afferrai il polso riportandola vicina a me.
La baciai facendola indietreggiare e si sedette nel letto appoggiando le mani sulle mie cosce nel mentre che mi mettevo a cavalcioni sopra di lei.
"Smettila di scappare via da me." mormorai contro la sua bocca furiosa, strappandole un gemito non appena le tirai forte il labbro inferiore con i denti.
"Non rimango mai, bionda." disse scoprendo la mia scollatura e si staccò dalle mie labbra per baciarmi il seno, portai la testa all'indietro e mi lasciò alcuni succhiotti, marchiandomi come suo solito, la odiavo da morire.
Gemetti ad alta voce e le sue mani salirono posizionandosi nella mia vita stretta stringendola con forza.
Ribaltò le posizioni facendomi sdraiare nel letto e mi inchiodò i polsi contro la testata, facendomi subito innervosire per la posizione che aveva preso dato che non ero abituata.
"Siamo già state in questo stato però eri sopra ad un tavolo ed io solitamente in un letto faccio altro." la sentii dire sul mio collo nel mentre che l'eccitazione scorreva dentro alle mie vene impetuosa come non mai.
Ero ipnotizzata dalla sua bellezza e riusciva a manipolarmi come voleva.
"E cosa fai solitamente?" le domandai facendola ridere e scese con i baci facendomi dimenare dalla sua presa.
"Se vuoi ti faccio vedere." disse alzandomi il vestito e gemetti mettendo le mani sui suoi capelli spingendola nella mia intimità ma scosse la testa furiosa.
"Tu pensi che puoi avermi così come se niente fosse? Ah bionda." disse divertita staccandosi dal mio corpo e la guardai stranita nel mentre che si alzava.
Mi guardava divertita squadrando il mio corpo mezzo nudo e si guardò allo specchio togliendosi il rossetto ormai sbavato che portava sulle labbra.
Se lo tolse del tutto con il palmo della mano e quel gesto mi fece andare fuori di testa, la volevo disperatamente.
"Ci vediamo in giro, bionda." disse facendomi l'occhiolino e uscì come se niente fosse.
Ero letteralmente sconvolta per tutto ciò che era successo e la prima cosa che feci fu di andare davanti allo specchio e di romperlo in mille pezzi.

Come il mio cuore.

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