L'Inferno è tutte le volte che decidi di non amare o non puoi amare.
Buio totale.
Fissavo il vuoto da circa un paio di ore e non mi ero mai sentita così confusa in tutta la mia vita, era passata esattamente una settimana da quando era successo quello con Zulema.
Ero arrabbiata con me stessa e mi maledicevo ogni secondo per essermi lasciata andare così tanto con lei.
Odiavo perdere il controllo.
Odiavo mostrarmi così indifesa.
Sembrava che mi avesse trattato come un burattino, facendo quello che voleva con il mio corpo mandandomi nell'altro mondo come se avesse sempre avuto le chiavi dell'inferno.
Mi accoccolai sotto le coperte stringendo il cuscino e il sole spuntava lievemente nel cielo facendomi quasi sorridere.
Non volevo vedere nessuno né tantomeno vedere lei, d'ora in poi avevo deciso di assumere un'orgoglio disumano.
Il suono del telefono mi fece sobbalzare e lo afferrai notando che Sergio mi aveva appena inviato un messaggio.MESSAGGIO DA: sergio.
hai del lavoro da fare.Sbuffai alzando gli occhi al cielo e decisi di alzarmi, magari avrebbe potuto distrarmi fare qualcosa di diverso.
Vivevo nel caos e la tranquillità non era di certo la mia natura.
Per prima cosa mi feci una doccia rigenerante e mi sistemai per bene truccandomi come mio solito, i capelli li lasciai ondulati e prima di uscire di casa indossai il mio giubbotto in pelle.
Non appena arrivai a destinazione percossi il vialetto della villa e Tokyo mi abbracciò calorosamente scoccandomi un bacio rumoroso sulla guancia.
"Mi sei mancata tantissimo, ho provato a chiamarti ma avevi la segreteria, è successo qualcosa?" disse toccandomi la spalla ma le feci un sorriso rassicurandola e scossi la testa.
"Avevo degli impegni, ma ora sono qui e puoi stare tranquilla va bene?" mormorai abbracciandola un ultima volta e mi incamminai dentro per poter parlare con Sergio, bussai nel suo ufficio ma non appena entrai mi bloccai sul posto.
Zulema era seduta nel divano e i suoi occhi si posarono subito su di me, serrai la mascella ma la evitai percependo una rabbia incontrollata scorrermi nelle vene.
"Ciao Maca! Come stai?" disse il mio amico sorridendomi e lo abbracciai velocemente sedendomi davanti alla sua scrivania.
"Divinamente." sbottai incrociando le gambe e mettendomi comoda.
Percepii una risatina alle mie spalle e strinsi con forza i braccioli della sedia.
"Sono contento di questo, ti ho chiamato perché ho bisogno della tua presenza per il prossimo colpo." disse guardando velocemente il mio scorpione e annuii incuriosita.
"Certo lo sai benissimo che accetto qualsiasi cosa, la cosa che mi piace di te è che non mi imponi obblighi contro la mia volontà." risposi in tono tagliente riferendomi a ciò che era successo con la donna alle mie spalle.
Infatti quest'ultima sbuffò alzandosi e si accese una sigaretta, scrutandomi attentamente e fissandomi, non la guardai neanche con la coda dell'occhio perché sarei ceduta come niente.
"Bene, però dovremo introdurre i casi in modo più approfondito e Zulema mi affiancherà durante i prossimi giorni. Ti chiedo cortesemente se puoi trasferirti qui in modo tale da non perdere tempo e rimanere sempre aggiornata, non possiamo permetterci di spostarci." disse Sergio sorridendomi e serrai la mascella annuendo, non era un problema enorme.
Potevo farcela.
"Va bene, è tutto?" dissi alzandomi furiosa e non appena il mio amico annuì uscii fuori sbattendo la porta furiosa.
Percorsi il corridoio e quando svoltai l'angolo mi scontrai con qualcuno.
"Oddio Saray, scusami." dissi dispiaciuta aiutandola a raccogliere alcuni fogli e glieli porsi imbarazzata.
"Non fa niente biondina, non ci vediamo da un po' ora che ci penso." disse sorridendomi in modo strafottente e si vedeva proprio che era la migliore amica di Zulema, erano identiche.
"Nemmeno io a dir la verità." dissi nervosa ma non appena feci per andarmene la sua mano mi bloccò.
Si avvicinò al mio orecchio guardandosi attorno e mi sentii a disagio, sicuramente non voleva che si sospettasse qualcosa.
"Zulema mi ha raccontato cosa è successo, attenta a come ti comporti con lei dico davvero. È come una sorella per me e il mio istinto di protezione nei suoi confronti è alle stelle." sussurrò seria e mi staccai dalla sua presa furiosa.
"Mi stai per caso minacciando?" dissi con un sorriso divertito sulle labbra e Saray ci accigliò subito davanti a me.
"Biondina, non giocare con lei." disse stringendomi l'avambraccio con forza e serrai la mascella notando proprio Zulema venire nella nostra direzione.
"È lei che non deve giocare con me." sbottai infuriandomi e spingendola lontano da me, era assurda come situazione.
"Qualche problema qui?" disse il mio scorpione fermandosi davanti a noi e la guardai con odio toccandomi i capelli.
"No Zule, io e la bionda stavamo solamente parlando di alcune cose." disse mettendo un braccio attorno alle mie spalle ma mi scansai furiosa e mi allontanai da loro camminando velocemente.

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escape
Action➸ ZURENA. (gxg) "Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. A...