hai amato, hai lottato, hai perso.
Le parole mi morirono in gola e tossicchiai leggermente cercando di sostenere il suo sguardo ma era talmente furiosa che ovviamente non ci riuscii.
"Hai finito questo teatino?" sbottò incamminandosi verso di me e indietreggiai impaurita, per la prima volta in vita mia mi sentii debole.
"A cosa ti riferisci?" dissi ridendo ironica ma la donna davanti a me scosse la testa, era veramente arrabbiata e volevo sprofondare nascondendomi.
"Evita il tuo sarcasmo del cazzo, non funziona con me Macarena." sbottò ad un centimetro dal mio viso e ne approfittò per squadrarmi attentamente dalla testa ai piedi, notò i miei capelli e serrò la mascella trattenendosi nel baciarmi.
"Okay Zulema, che vuoi?" dissi mordendomi il labbro e sussultò per le mie parole, mi guardò come se fossi pazza e notai che strinse i pugni dalla rabbia cercando di tranquillizzarsi.
"Mi stai evitando esattamente da quasi tre settimane, come cazzo dovrei comportarmi ora?" disse alzando la voce e chiusi gli occhi tremando, sapevo che questo momento sarebbe arrivato.
"Non lo so." dissi scuotendo la testa e mi toccai il viso nervosamente, Zulema mi afferrò i polsi di scatto ma l'allontanai.
"Sai cosa penso? Che mi sento fottutamente usata da te e mi sono stancata dei tuoi giochetti, bionda." disse furiosa e notai la sua mascella contratta da morire.
"Non sto giocando con te, Zulema." dissi rispondendola di rimando e si avvicinò ulteriormente al mio viso.
Abbassai lo sguardo sulle sue labbra e mi mancava terribilmente baciarla ma i suoi occhi nero pece erano incollati ai miei.
"Sei venuta a letto con me tantissime volte chissà per quale assurdo motivo, ti ho fatto una semplice domanda e sei scappata via." disse afferrandomi per la gola e strinse la presa fino a farmi mancare il fiato.
Le parole di Lucas mi ritornarono in mente e una scarica di brividi mi colpii in pieno, facendomi venire le lacrime agli occhi.
"Zulema non respiro." sussurrai senza più fiato in corpo e le vene mi pulsavano all'impazzata come niente.
Mollò la presa dopo alcuni secondi e tossii recuperando fiato e calmandomi, la guardai male e sapeva che odiavo da morire quando esagerava in questo modo.
"Senti, sono molto confusa." dissi alzando le mani e la donna davanti a me rise, notai che aveva gli occhi lucidi e tentai di avvicinarmi ma me lo impediva.
Rimasi abbastanza sorpresa dalla sua reazione e volevo terribilmente toccarla.
"Confusa riguardo a cosa, Macarena?" mi domandò ritrovando la sua forza di autocontrollo e sospirai pesantemente.
"Noi." dissi afferrandole il viso tra le mani ma si tolse dalla mia presa quasi schifata.
"Merito delle spiegazioni, tante." disse alzando la voce e notai che le mani tremavano dalla rabbia che aveva in corpo.
Mi venne quasi da piangere ma cacciai indietro le lacrime pensando di fare un discorso concreto senza perderla.
"Te le darò tutte quante perché non lo so nemmeno io cosa sento, sono un caos totale Zulema e stare con te ha destabilizzato ogni cosa. Ma questo non significa che io non ti voglia perché ti voglio tanto, ma.." dissi decisa e mi bloccai non sapendo cosa dirle, non volevo sbagliare tutto quanto.
"Ma cosa?" disse guardandomi dritta negli occhi e una lacrima mi rigò il viso, feci dei lunghi respiri profondi e dentro di me stavo provando delle emozioni incredibili.
"Non lo so, prova a metterti nei miei panni piuttosto che sbraitarmi contro." dissi alzando la voce e la feci ancora di più infuriare, avanzò verso di me facendomi sbattere contro il muro e chiusi gli occhi non appena vidi il suo pugno alzarsi ma per non farmi male colpii la parete creando un suono assordante.
"Vaffanculo bionda e no, non mi metterò nei tuoi panni perché odio da morire le persone che scappano. Preferirei che mi affrontassi a testa alta ma invece mi hai evitata come se avessi la peste e questo lo odio da morire, terribilmente tanto!" urlò dando un'altro pugno e singhiozzai leggermente provando una paura assurda.
"Zulema, basta." sussurrai indicando la sua mano ma ne diede un'altro dalla rabbia ringhiando contro di me.
Era fuori controllo e notai le sue vene del collo gonfiarsi dalla tensione.
La bloccai afferrandola per la vita e cercai le sue labbra ma mi spinse lontano.
"Perché continui a farti del male?" mi domandò appoggiando la fronte contro la mia e gemette leggermente notando del sangue uscirle dalle nocche.
"Sono abituata ormai." dissi sfiorandole la spalla ma si scansò dalla mia presa, perforandomi l'anima in due.
Avevamo l'affanno entrambe ed ero letteralmente terrorizzata dal suo scatto d'ira, non ero abituata a vederla così.
"Sei troppo imprigionata nel tuo passato, è questo quello che vuoi? Bene, perché io non ti inseguirò dato che l'ho fatto da praticamente tutta la vita e ho ricevuto delusioni a non finire. Sta a te decidere se essere solamente un fottuto nome privo di senso come quelli che porti incisi sulla pelle o una persona vera che sa dimostrare le cose." disse allontanandosi dal mio corpo e percepii una rabbia disumana addosso, non poteva parlare sul serio.
"Ma tu che cazzo ne sai, Zulema? Quante volte ho messo da parte l'orgoglio dimostrandoti che tenevo a te andando contro le regole? Non puoi venirmi a rinfacciare questo quando tra le due quella che ti ha dimostrato le cose sono solo io." dissi attirando la sua attenzione e spalancò la bocca incredula da ciò che avevo detto.
Era una cazzata bella grande la mia ma non sapevo cosa dirle.
"Non puoi parlare seriamente." sussurrò incredula e notai una lacrima rigarle il viso, sopra al suo tatuaggio.
La vidi chiaramente e sgranai gli occhi avvicinandomi ma si sedette in una sedia e si prese la testa tra le mani.
Mi avvicinai a lei e mi inginocchiai alla sua altezza infilandomi tra le sue gambe ma mi allontanò facendomi barcollare.
"Tu con me hai chiuso." disse furiosa ma scossi la testa accoccolandomi nell'incavo del suo collo e altre lacrime rigarono il mio viso.
"Adesso ho capito perché fai la stronza, tu vuoi stare da sola. Però se posso dirtelo è una scelta di merda la tua." disse alzandosi di scatto e mi spaventai per il suo corpo teso.
Fece per andarsene ma l'afferrai per la vita perché volevo parlarle.
"Io sono stata innamorata in passato e ho paura che possa ricapitare la stessa cosa con te. Perché non riesci a capirlo?" sbottai alzando la voce e Zulema uscì dalla mia stanza percorrendo il corridoio, la raggiunsi in sala e non mi interessava se gli altri potevano ascoltare le nostre cose.
"Non me ne frega un cazzo." disse mettendo la mano sotto al getto dell'acqua gelida, togliendosi ogni residuo di sangue depositato.
"Che hai fatto?" disse Saray raggiungendola e delicatamente le tamponò la ferita facendola imprecare.
"Zulema." la richiamai ma scosse la testa senza neanche guardarmi, mi avvicinai cercando di toccarla e Saray mi intimò di mantenere la calma nel mentre che le fasciava la mano dolcemente.
"Togliti dalla mia vista." disse il mio scorpione guardandomi male e sussultai notando alcune lacrime rigarmi il viso.
"Io ti voglio!" urlai piangendo e si alzò di scatto sbattendomi contro il bancone della cucina.
La gitana si dileguò subito terrorizzata dalla sua rabbia e Zulema non staccava per nessuna ragione al mondo lo sguardo dal mio, sembrava che dentro le iridi avesse l'inferno.
"Se tu non volevi nulla di serio mi sarei limitata ad una semplice scopata ma no, mi hai incasinato il cervello e mi detesto ancora di più!" urlò e un'altra lacrima le rigò il viso.
Non l'avevo mai vista così distrutta e cercai le sue labbra in un bacio disperato, la sua lingua si intrecciò con la mia e la strinsi al mio corpo piangendo.
Avevo paura di perderla e affondai le unghie nella sua schiena ansimando contro la sua bocca, cercò di allontanarsi ma la strinsi con una forza disumana.
"Lasciami, Macarena." disse stringendo il bordo del ripiano e scossi la testa baciandola nuovamente tra le lacrime.
"No che non ti lascio, scordatelo." mormorai baciandola ancora fino a farle mancare il fiato e affondai ancora con più forza le unghie sulla sua pelle.
"Ti sto lasciando io, abbiamo chiuso." sussurrò contro il mio collo e mi staccai guardandola attentamente negli occhi.
"Perché?" le domandai piano e mi spinse lontano dal suo corpo a malincuore, il suo sguardo bruciava addosso a me e sentivo le gambe cedermi talmente ero vulnerabile.
"Perché nemmeno tu sai quello che vuoi ed io non posso stare con una persona che non ha le idee chiare." disse alzando nuovamente la voce e notai che in sala c'era un silenzio di tomba, sicuramente tutti avevano il fiato sospeso da ciò che stava accadendo.
"Zulema io ti-" dissi avvicinandomi ma uno schiaffo mi arrivò dritto in faccia, provocandomi un dolore lancinante nella guancia.
"D'ora in poi, cambieranno un sacco di cose perché io le prese per il culo non le tollero. Non ti voglio vicina, ci vediamo solamente se dobbiamo fare qualche riunione o colpi e non azzardarti minimamente ad allenarti quando ci sono io perché potrei ucciderti." disse riattaccandomi contro il bancone e notai che aveva gli occhi lucidi dalla rabbia, un'altra lacrima le rigò il viso e volevo letteralmente urlare dal dolore e dalla rabbia che stavo provando.
"Non ci posso credere." dissi scuotendo la testa incredula e la feci arrabbiare nuovamente come non mai.
"Stai zi-" disse puntandomi un dito contro ma le parole le morirono in gola e chiuse gli occhi con forza trattenendo un singhiozzo e serrando la mascella.
"Amore." sussurrai cercando di accarezzarle il viso ma un'altro schiaffo mi arrivò dritto in faccia facendomi accasciare in terra senza forze.
"Non sono più un cazzo per te, dico davvero. Dimentica tutto quello che è successo tra di noi e vai al diavolo, bionda." disse furiosa e se ne andò sbattendo la porta furiosa, scoppiai a piangere a singhiozzi e mi presi la testa tra le mani.
Tutto il dolore che avevo dissolto era ritornato a galla, letteralmente.
![](https://img.wattpad.com/cover/252188970-288-k154995.jpg)
STAI LEGGENDO
escape
حركة (أكشن)➸ ZURENA. (gxg) "Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. A...