1 mese dopo.
Tokyo mi portò il vassoio con la cena ma scossi la testa finendo di allacciarmi le scarpe, la scansai e mi recai in palestra incominciando a saltare la corda.
"Non puoi allenarti a stomaco vuoto lo sai bene, devi mangiare Maca." disse autoritaria e c'era talmente silenzio che la sua voce rimbombava.
Non le diedi ascolto e continuai a saltare ancora per una buona mezz'ora fino a quando non percepii le goccioline di sudore scendermi lungo il collo.
Afferrai i guantoni e la mia migliore amica mi lasciò da sola perché aveva notato le lacrime scendere lungo il mio viso, presi a pugni il sacco con una forza disumana e nonostante avessi le fasce percepii comunque del dolore alle nocche."Bionda io a te non siamo niente."
Altro pugno."Non voglio vederti."
Altro pugno.
Altra lacrima."La tua presenza mi è irrilevante."
Altro pugno.Helena.
Altro pugno.
Altra lacrima."Non mi importa di te."
Altro pugno."Sei cancellata definitivamente dalla mia vita e questo non potrai mai cambiarlo."
Altro pugno.
Altra lacrima.Dopo un'ora buona dove ripetevo a mente le sue frasi il mio corpo era letteralmente stremato e mi tolsi i guantoni prendendo a pugni il sacco fregandomene altamente per il dolore.
Volevo sentire qualcosa a livello fisico perché a livello mentale ero letteralmente distrutta e provavo dolore ogni secondo.
"Figlia di puttana." mormorai aumentando i colpi e non percepii assolutamente nulla nonostante vedessi le mie nocche completamente viola, urlai iniziando a prendere a calci il sacco davanti a me e dopo alcuni minuti mi accasciai a terra afferrandomi la testa tra le mani, infine scoppiai a piangere nel silenzio assordante dell'enorme palestra.
Togli l'amore e avrai l'inferno.
Metti l'amore e avrai ciò che l'inferno non è.
Non appena mi alzai dolorante notai un post it nella ringhiera e mi guardai attorno asciugandomi le lacrime, zoppicai un pochino a causa dei calci dati e afferrai subito quel foglietto leggendolo ad alta voce.
Era di Zulema e riconobbi subito la sua scrittura, non potevo crederci che dopo un mese aveva deciso di scrivermi qualcosa, ero completamente sola quindi sicuramente aveva memorizzato i miei orari visto che non voleva vedermi.
Non ci guardavamo nemmeno in faccia.
"I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni." dissi inarcando un sopracciglio confusa e non appena guardai alla mia destra ne vidi un'altro appoggiato nelle sbarre di ferro.
Feci un piccolo salto e lo afferrai al volo con le mani che mi tremavano.
"Persino il mare sembra senza limiti, eppure canta solo quando li trova: infrangendosi sulla chiglia, diventa schiuma; spezzandosi sugli scogli, vapore; sfinendosi sulle spiagge, risacca. La bellezza nasce dai limiti, sempre." sussurrai stringendomi quel misero pezzo di carta nel petto e sospirai custodendoli segretamente nella tasca della mia felpa.
Io e lei parlavamo così, dato che se avessi aperto bocca probabilmente mi avrebbe distrutto con lo sguardo.
Mi rimisi i guantoni con determinazione e mi allenai ancora più duramente sfogando tutta la mia rabbia e lasciando uscire ogni mio pensiero possibile ed immaginabile.Dopo essermi fatta una doccia rigenerante mi vestii e mi infilai la camicia da notte notando che erano quasi le due del mattino, uscii dalla mia stanza e nella villa regnava il silenzio più totale.
Afferrai il telefono e in punta di piedi andai in cucina decidendo di prepararmi qualcosa da mangiare dato che stavo a digiuno da ore.
Pensai bene a cosa cucinare e vari flashback colpirono la mia mente ricordando Zulema abbracciarmi da dietro.
Una lacrima mi rigò il viso e senza pensarci due volte afferrai il telefono e aprii la sua chat su whatsapp.
Notai che aveva cambiato la sua foto profilo con un selfie nuovo ed era semplicemente bellissima.
Aveva tolto l'ultimo accesso ma me ne fregai altamente delle conseguenze e le scrissi un messaggio.

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escape
Action➸ ZURENA. (gxg) "Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. A...