51.

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oh goddamn, my pain fits
in the palm of your freezing hand.

Tokyo mi sorrise porgendomi un caffè e lentamente le raccontai facendole leggere i messaggi che mi aveva scritto Zulema.
Avevo appena finito di allenarmi e fortunatamente il mio scorpione non aveva obiettato assolutamente nulla.
"Fate pace? Mi manca vedervi insieme cazzo." sbuffò la mia migliore amica e mi asciugai i capelli leggermente umidi dalla doccia per poi vestirmi comoda.
"Secondo me abbiamo fatto uno sbaglio enorme ad affrettare le cose tra di noi, però non nego il fatto che la sto conoscendo fino infondo. E penso che la stessa cosa vale anche per lei dato che sa come farmi uscire fuori di testa." dissi truccandomi e Tokyo annuì finendo di leggere i messaggi.
"Fai un passo alla volta con lei, tutti dicono che è senza cuore ma vedo che con te non si pone nessun problema a dire la verità. Sempre meglio delle prese per il culo." disse porgendomi il telefono e lo afferrai dirigendomi fuori dalla mia stanza.
Aveva ragione.
"Vedremo come si comporterà." mormorai sedendomi nel tavolo in soggiorno e mi portai le ginocchia al petto accendendomi una sigaretta e fumando.
Vidi Rio raggiungere Tokyo e le diede un lungo bacio sulle labbra afferrandola per mano e portandola fuori, sbuffai tristemente e sobbalzai dalla paura non appena Saray si sedette al mio fianco.
"Ciao, biondina." disse afferrandomi una ciocca di capelli e mi allontanai serrando la mascella furiosa.
"Non ho voglia, Saray." dissi alzando gli occhi al cielo e la gitana scoppiò a ridere.
"Vengo in pace questa volta." disse alzando le mani e mi sorrise.
Finii di fumare e le rivolsi tutta la mia attenzione ascoltandola attentamente.
"Senti, tu infondo mi piaci un pochino perché ho notato che ultimamente stai mettendo la testa apposto e non so come cazzo fai a far sorridere la mia migliore amica così, cristo bionda." disse scuotendo la testa e sgranai gli occhi incredula, non l'avevo ancora vista quindi non sapevo a cosa si riferiva.
"Zulema odia quando viene presa in giro quindi ti consiglierei di essere sincera con lei, anche per la minima cosa se non vuoi morire. Sei terribilmente forte e sveglia, lei vuole persone così al suo fianco e tu rispecchi ogni sua aspettativa." disse ridendo leggermente e si alzò dandomi una pacca amichevole sulla spalla.
Sospirai chiudendo gli occhi e quando li riaprii vidi il mio scorpione entrare in sala con il suo solito passo sicuro, la squadrai dalla testa ai piedi ed era come al solito vestita perfettamente.
"Stai infrangendo la regola numero uno." disse guardandomi velocemente e dando alcune indicazioni ai suoi uomini, notai un sorriso divertito perché la stavo letteralmente mangiando con lo sguardo.
"Sei bellissima comunque." dissi evitando la sua affermazione e si bloccò di scatto con alcuni fogli in mano.
La vidi arrossire leggermente e riassunse il suo solito atteggiamento menefreghista, mi alzai e andai dietro di lei sfiorandole piano la vita.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e inalai il suo profumo che mi mancava terribilmente, fino a stare male.
"Regola numero due infranta, bionda." disse voltandosi nella mia direzione e guardai intensamente le sue labbra.
"Posso ritornare a mangiare con gli altri? Sono stanca, Zulema." le proposi con un sorriso dolce e la vidi pensarci un pochino nel mentre che guardavo il suo corpo perfetto.
Aveva un body stretto con dei jeans a vita alta e un giubbotto in pelle che le faceva risaltare il viso ancora di più, infine indossava gli anfibi rendendola ancora più alta ed ero letteralmente senza fiato.
"Va bene, fai come cazzo vuoi." disse voltandosi nuovamente e sorrisi vittoriosa prima di spostare tutti i suoi capelli da un lato scoprendole il collo.
"Bionda, per favore." disse smettendo di fare quello che stava facendo e alzai gli occhi al cielo allontanandomi.
Fece per dirmi una cosa ma Helena arrivò e le diede un bacio sulla guancia sotto al mio sguardo omicida.
Mi vennero le lacrime agli occhi e serrai la mascella percependo la gola bruciarmi come se avessi del fuoco dentro.
"Grazie per aver accettato la mia proposta, Zulema." sbottai voltandole le spalle e la sentii sospirare nel mentre
che andavo al piano superiore.
Mi sentivo letteralmente logorare dalla gelosia e mi accorsi che non volevo vederla con nessun'altra al di fuori di me.
Sbuffai facendo avanti e indietro e mi diressi nella biblioteca dove solitamente non ci andava mai nessuno, mi sedetti nel tavolo e mi rilassai vedendo i libri posizionati in modo impeccabile in ogni scaffale.
Il telefono mi vibrò dopo un bel po' nella tasca dei jeans e l'afferrai furiosa.

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