Nel mentre che facevo colazione Berlino si sedette al mio fianco strisciando la sedia e imprecai guardandolo male.
Avevo un mal di testa assurdo e ieri non appena Zulema mi fece uscire andai dritta in camera mia e bevvi un paio di bicchieri di tequila ripensando alla conversazione che avevamo avuto.
Notai quest'ultima raggiungerci e tra le mani aveva una tazza di caffè scherzando allegramente con Saray.
Mi guardò intensamente facendomi un cenno e ricambiai continuando a mangiare in tranquillità, era il nostro giorno libero e volevo rilassarmi.
"Hai dormito?" disse il mio amico ridendo e attirò subito l'attenzione di Zulema che smise di parlare con Saray per guardarmi attentamente.
Fortunatamente mi ero truccata e avevo coperto le mie occhiaie alla perfezione.
"No, manco per il cazzo." dissi finendo di bere il mio caffè e Saray si sedette al mio fianco appoggiando la mano sulla mia spalla, la guardai interrogativa e quest'ultima rise.
"Che hai fatto bionda?" disse spostandomi i capelli da un lato e ridacchiò notando che avevo ancora alcuni segni violacei fatti dal mio scorpione.
"Sì beh, mi sono divertita." dissi mentendo spudoratamente e per poco non andò di traverso il caffè a Zulema.
"Sono contenta per te, soddisfatta?" disse la gitana sostenendo il mio gioco e feci un sorrisetto malizioso.
"È difficile soddisfarmi ma non mi lamento dai." mormorai alzandomi e Zulema mi lanciava sguardi omicida.
Ridacchiai mordendomi il labbro e decisi di andare in camera mia per riposarmi, mi tolsi le scarpe cambiandomi con abiti più comodi e mi sedetti nel letto.
"Che hai fatto scusa?" disse Zulema entrando in camera dopo alcuni minuti e ritornai seria, senza ridere.
Bingo.
"Beh, mi hai lasciato le chiavi quindi mi sono divertita come hai detto tu." dissi facendo spallucce e serrò la mascella avvicinandosi.
Si portò una sigaretta alle labbra e l'accesse appoggiandosi nella scrivania, con uno sguardo perso nel vuoto.
Mi stiracchiai incrociando le mie gambe nude e chiusi gli occhi sospirando.
"Con chi hai scopato?" disse venendo al mio fianco e mi tolse le coperte di dosso facendomi rabbrividire.
"Non sono affari tuoi." dissi girandomi dall'altra parte dandole le spalle ma Zulema mise le mani sulla mia vita e mi fece voltare nella sua direzione.
"Dimmi tutto." disse furiosa e scoppiai a ridere guardando la sua fronte corrucciata.
"Perché?" dissi ridendo il doppio e la vidi alzare gli occhi al cielo davanti al mio atteggiamento, si vedeva palesemente che era gelosa.
"Le mie cose non le condivido, mai." disse buttando la cicca nel portacene e la guardai incantata vedendo il suo corpo mettersi sopra al mio.
Era semplicemente bellissima.
"Ci risiamo." borbottai sospirando e gemetti non appena Zulema si mise a cavalcioni sopra di me, seria in viso.
"Ci risiamo un cazzo, bionda." sbottò avvicinandosi al mio volto e il suo profumo mi colpii in pieno, rilassandomi.
"Sei arrabbiata?" le domandai con un sorriso sulle labbra e il suo sguardo si posizionò sulle mie fossette evidenti.
"No." disse arricciando le labbra e scuotendo la testa incredula.
"Bene, buonanotte." dissi chiudendo gli occhi e percepii il suo sguardo addosso scavarmi la pelle fino alle ossa.
Passarono alcuni secondi e le sue labbra erano sulla mia guancia, mi morsicai il labbro e incominciò a lasciarmi una scia di baci lentamente e scese verso il mio collo facendomi inarcare la schiena.
La sua mano era nella mia coscia nuda e la strinse facendomi sussultare dalla sorpresa, nessuno aveva il suo tocco.
"Devi andare a fanculo bionda." disse facendomi aprire gli occhi e la guardai attentamente stringendole la vita con le mie cosce, per non farla scappare.
"Perché?" dissi innervosendomi ma non appena feci per baciarla mise il viso di lato, facendomi sbuffare.
"Perché mi hai mentito e io odio le prese in giro, terribilmente." disse con la mascella contratta e sussultai vedendo i suoi occhi neri diventare cupi.
Non potevamo andare avanti così quindi decisi di metterla alla prova.
"Dimmi che mi vuoi e giuro che sarò tua, come tu lo sarai per me." le proposi seria e scoppiò a ridere scuotendo la testa e mordendosi il labbro.
Non me lo avrebbe mai detto.
"Pretendi troppo bionda, devi imparare a non farti aspettative su nessuno." sussurrò guardandomi dritta negli occhi e riassunsi tutto il mio autocontrollo, Zulema mi rendeva debole.
"Sei la dimostrazione fisica che la vita non basta, ma deve essere ricreata continuamente." dissi scrutando il suo viso incuriosita e con l'indice le sfiorai il labbro inferiore.
C'erano occhiaie con dentro nascoste notti insonni, la pelle macerata dall'inquietudine.
"Uno spirito che marcisce se non lo liberi con la forza, per l'esattezza." disse sorridendo e la guardai incantata per quanto fosse bella, misi le mani dietro al suo collo e l'avvicinai a me.
"Vuoi essere liberata?" sussurrai appoggiando la guancia contro la sua e inspirando il suo profumo stringendola.
Non mi rispose e si infilò nell'incavo del mio collo, aveva tutti i muscoli tesi ma non appena le accarezzai la schiena con cautela si rilassò un pochino.
Rimanemmo in silenzio e la toccai come se potessi disintegrarla in polvere, era difficile capire la sua persona ma più passavo del tempo con lei più volevo conoscere ogni aspetto della sua vita.
Sotto la sua pelle avevo toccato la minaccia di un teschio, come se non avesse mai avuto paura della morte.
Le sue labbra ricominciarono a baciarmi il collo e si sistemò meglio tra le mie gambe, arrivò alle mia labbra e mi baciò con passione facendomi gemere piano.
La sua lingua rincorse la mia e mi accorsi che non volevo le labbra di nessun altro.Volevo le sue, il suo sapore.
Volevo tutto di lei."Che c'è?" disse Zulema lasciandomi altri baci e sgranai gli occhi scuotendo la testa incredula dalle miriadi di sensazioni che stavo provando.
Mi ero ripromessa di non provare più nulla neanche per la minima cosa ma lei come al solito aveva sconvolto ogni mio piano, avevo sempre desiderato una persona che mi facesse uscire fuori di testa ma non ero sicura che lei potesse darmi quello che cercavo.
Amore.
"Niente." risposi facendo spallucce ed evitando il suo sguardo ma il mio scorpione scosse la testa con un sorrisetto.
"Ho la brillante capacità di scoprire subito quando una persona mi sta mentendo quindi evita con me." disse percorrendo la mia coscia con l'indice e mi alzò la felpa per stringermi il fianco possessivamente.
"Lascia perdere." dissi riavvicinandola per baciarla e ricambiò il bacio chiudendo gli occhi e gemendo leggermente non appena la strinsi a me ancora di più, era una droga bellissima.
Invertii le posizioni dopo alcuni minuti e Zulema sbuffò divertita guardandomi dal basso, i suoi zigomi pronunciati risaltavano ancora di più e aveva le labbra gonfissime per i miei baci.
Mi stava lasciando un pochino di autocontrollo e speravo con tutto il cuore che non finisse mai.
Le lasciai un piccolo bacio e mi squillò il telefono facendomi imprecare ma rimasi comunque sopra al suo corpo perfetto.
"Román che cazzo vuoi?" sbottai alzando gli occhi al cielo e Zulema rise leggermente alzandomi la felpa e appoggiandosi sui gomiti per baciare il mio addome piatto.
"Sono impegnata ora e non voglio sentire le tue stronzate da fratello protettivo, chiaro?" dissi guardando la donna sotto di me che toccava ogni centimetro della mia pelle, sorridendomi in modo a dir poco strafottente.
"Cazzate." sbottai mordendomi il labbro e mi scappò un piccolo gemito non appena le mani del mio scorpione andarono sul mio seno e lo strinse.
"Sono i tuoi affari, non i miei." dissi lasciando un bacio veloce sulle labbra a Zulema e mossi involontariamente il bacino sopra al suo facendola gemere.
"Okay ci vediamo domani, ciao." dissi chiudendo la chiamata e sbuffai serrando la mascella.
"Che succede bionda?" disse toccandomi le cosce possessivamente e mi staccai dal suo corpo con una rabbia addosso disumana.
"Mio fratello, mi ha proposto di fare un colpo con lui ma non voglio saperne della sua società del cazzo." dissi toccandomi i capelli nervosa e Zulema si appoggiò su un fianco, confusa.
"Non se ne parla bionda, sono io il tuo capo e non posso far decidere a lui." sbottò arrabbiandosi e mi accoccolai a lei facendola irrigidire subito come una statua.
"Hai paura che mi possa succedere qualcosa?" dissi contro il suo collo rilassandomi e Zulema ridacchiò.
"Io non ho mai paura, ricordalo." disse con un tono pacato che mi fece venire i brividi, la guardai attentamente e i suoi occhi erano sui miei, privi di luce.
Le feci un piccolo sorriso e chiusi gli occhi appoggiandomi sulla sua spalla nel mentre il suo profumo mi rilassava.
La sentii sospirare e con cautela mi tolse una ciocca dal viso, facendomi sorridere."Non dovresti averne nemmeno tu."

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escape
Acción➸ ZURENA. (gxg) "Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. A...