44.

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Zulema rise divertita dopo l'ennesima battuta che fece un ragazzo in tv e la guardai incantata.
"Questo programma non è male però." disse sorridendomi e annuii distratta, ero troppo presa a guardare il suo sorriso affinché capissi qualcosa.
Infatti si voltò nella mia direzione e mi diede un lungo bacio sulle labbra, feci per approfondirlo ma il suo telefono squillò.
Sbuffò borbottando qualcosa e squadrai il suo corpo nel mentre che si alzava dal letto, le avevo proposto di rimanere con me e aveva accettato senza proferire una parola di ciò che era successo poco fa.
"Adesso in questo momento sono impegnata, annulla tutto quanto a domani." disse riattaccando e spense il telefono mettendolo sopra al mio comodino.
"Sei impegnata quindi?" sussurrai provocandola e si rimise al mio fianco sorridendomi strafottente.
"Sono con la mia ragazza, quindi." disse orgogliosa e risi leggermente appoggiandomi nella sua spalla e accoccolandomi a lei, ricominciò a ridere alzando il volume della tv e la guardai senza distogliere lo sguardo.
Intanto cercò la mia mano e se la portò alle labbra baciandola dolcemente e intrecciando le nostre dita.
Era il mio posto sicuro, letteralmente.
Guardai le sue braccia tatuate e quel nome attirò nuovamente la mia attenzione, lo tracciai con l'indice e Zulema smise di ridere irrigidendosi subito come una statua.
"Chi è Fatima?" le domandai timidamente e prese un lungo respiro profondo allontanandosi leggermente da me.
"Se non vuoi parlare non fa niente, è solamente curiosità." mormorai notando la sua tensione e annuì distogliendo lo sguardo dal mio e riguardando la tv, aveva le labbra serrate e decisi di stare lontano da lei ma mi afferrò per la vita riavvicinandomi al suo corpo forte.
"Scusa, amore." sussurrai con vocina esile dandole un piccolo bacio sul collo e sussultò per il suo nuovo nomignolo.
"Non devi." disse tesa e annuii stringendole la vita e rilassandomi tra le sue braccia, il suo battito cardiaco era accelerato e volevo assolutamente capire quale fosse la causa.
Dopo alcuni minuti prese ad accarezzarmi i capelli e chiusi gli occhi inspirando il suo profumo meraviglioso.
Le palpebre si fecero più pesanti e mi addormentai addosso a lei con mille domande appresso.

L'indomani mattina mi svegliai e notai Zulema nella stessa posizione di ieri nel mentre che aveva una mano posizionata nella mia vita possessivamente.
Dormiva profondamente e mi stringeva con una forza disumana contro al suo corpo, ricordai dei suoi incubi e non volevo per nessuna ragione al mondo svegliarla nonostante fossero quasi le sette del mattino.
Meritava di riposare e di rigenerarsi come si deve, ne aveva il diritto.
Quindi mi misi più comoda e avvisai la sua segretaria che aveva avuto un imprevisto urgente di qualche ora, almeno avrei passato più tempo con lei.
La guardai sognante e mi accoccolai di più a lei nel mentre che mugugnava qualcosa, mi riaddormentai tra le sue braccia per un'altra ora e non ero mai stata così bene.
Alcuni baci mi svegliarono e sorrisi nel mentre che il mio scorpione mi baciava la guancia lentamente, la strinsi a me posizionando le mani sui suoi fianchi e si infilò tra le mie gambe nude.
"Carino da parte tua chiamare la mia segretaria, bionda." sussurrò contro il mio collo divertita e sgranai gli occhi mordendomi il labbro.
"Scusa, non volevo svegliarti." mormorai accarezzandole i capelli e mi baciò dolcemente sulla fronte.
"Va tutto bene." disse guardandomi dritta negli occhi e tremai per quanto fossero profondi, delicatamente l'afferrai per la mascella e lasciai che la sua lingua si infilò tra le mia labbra iniziando una lunga lotta.
"Ti voglio, tanto." sussurrò mordendosi il labbro e sorrisi stringendole la vita con le mie cosce.
"Anche io, in ogni secondo." ammisi inarcando la schiena non appena marchiò il mio seno e l'attirai nuovamente a me.
"Io.." sussurrai attirando la sua attenzione e inarcò un sopracciglio confusa ritornando a baciarmi il collo ma la bloccai per l'ennesima volta.
"Tu cosa, bionda?" disse serrando la mascella e mi vennero gli occhi lucidi.
No, non potevo distruggerla.
"Niente." dissi percependo la gola bruciare a causa di tutte le lacrime che stavo trattenendo, la baciai ma notavo che era tesa perché aveva capito che qualcosa non andava.
"Andiamo a fare colazione dagli altri?" mormorai nel mentre che mi baciava il collo e mi guardò inarcando un sopracciglio confusa.
"Credevo che volessi passare del tempo con me, bionda." disse confusa e mi morsicai il labbro alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno.
Le feci un sorriso malizioso e Zulema balzò dal letto velocemente raggiungendomi, scoppiai a ridere e decidemmo di fare la doccia insieme.
Mi insaponò con cura la schiena e chiusi gli occhi nel mentre che mi stringeva al suo corpo nudo e perfetto, aveva i capelli all'indietro e la baciai dolcemente notando quanto fosse cambiato il suo tocco nei miei confronti, all'inizio non aveva smesso per un secondo di dimostrarmi che mi voleva ogni secondo mentre ora mi toccava come se fossi la cosa più preziosa del mondo per lei.
Abbassai lo sguardo sotto al getto dell'acqua bollente e il suo dito percorse ogni mio singolo tatuaggio incantata.
"Sei bellissima." sussurrò accoccolandosi nell'incavo del mio collo e tremai stringendola ulteriormente e rimanendo per non so quanto tempo così.
Dopo esserci preparate incominciai a truccarmi con Zulema al mio fianco e nel mentre che finiva di truccarsi mi diede una pacca sul sedere amichevolmente.
"Non toccare quello che non è tuo." dissi guardandola tramite lo specchio e scoppiò a ridere tracciando una linea di eye-liner perfetta.
"Oh tesoro, quello appartiene a me da ancor prima che tu nascessi." disse continuando a truccarsi e mi morsicai il labbro sistemandomi i capelli.
"Tu così non esci, scordatelo." disse indicando il mio top un pochino aderente e alzai le braccia confusa.
"Perché?" urlai avvicinandomi e la vidi mettersi il mascara come se niente fosse, mi stava evitando perché voleva avere la ragione come sempre.
"Perché ." disse sistemando le cose e mi appoggiai nel muro al suo fianco con le braccia incrociate.
"E se uscissi così?" dissi provocandola e la vidi innervosirsi, il suo sguardo bruciava in tutto il mio corpo e mi inchiodò contro la parete mantenendo lo sguardo fisso sul mio.
"Provaci, poi vediamo." disse sogghignando e le mie mani si posizionarono nella cintura dei suoi pantaloni, spingendola verso di me.
"Gelosa, Zahir?" sussurrai inspirando il suo profumo e mi morsicai il labbro, notai che seguì il mio gesto incantata e azzerò le distanze afferrandomi il labbro con i denti e mordendolo con forza.
"Non sai quanto, Ferreiro." disse sul mio collo e si abbassò marchiando il mio seno esposto apposta, cercai di allontanarla ma essendo più forte me lo impediva.
Mi morsicò forte un lembo di pelle sotto alla clavicola e urlai percependo le lacrime agli occhi dal dolore.
"Lurida figlia di puttana." dissi spingendola dolorante e andai davanti allo specchio sgranando gli occhi e vedendo cosa aveva fatto.
"Ora puoi uscire se vuoi, così tutti vedranno che sei assolutamente mia." disse divertita e l'afferrai per il collo sbattendola contro la porta alle sue spalle, un gemito di dolore fuggì dalle sue labbra e la guardai intensamente negli occhi facendola letteralmente tremare.
"Ah ? Quindi il tuo problema è questo principalmente." sussurrai sensualmente baciandole il collo e la sua mano afferrò i miei capelli con forza.
Insieme eravamo fuoco, letteralmente.
"Bionda, devo di nuovo trascinarti a letto per farti capire chi comanda qui?" disse innervosendosi a causa della posizione che aveva preso e le sorrisi cercando di baciarla ma mise il viso di lato.
"Come se la cosa ti dispiacesse." sussurrai spostandole i capelli di lato e ripresi a lasciarle una scia di baci umidi e caldi, volevo che perdesse il controllo con me senza mai avere nessun rimpianto.
"Mi fai uscire fuori di testa, Macarena." sussurrò serrando la mascella e posizionai le mani sui suoi fianchi facendola sedere nella poltrona.
Mi misi a cavalcioni sopra di lei e cercai le sue labbra in un bacio disperato.
"Mi hai fottuto il cuore, Zulema." sussurrai dopo alcuni minuti ansimando contro la sua bocca e si bloccò di scatto.
"Che intendi dire?" disse sconvolta e mi misi le mani davanti alla bocca realizzando cosa avevo detto, mi era uscito di slancio e non ci avevo minimamente pensato.
"Nel senso che-" dissi in preda al panico e mi vennero le lacrime gli occhi, avevo cercato di non dirle niente ma ovviamente non ci ero riuscita.
"Ti stai innamorando di me?" disse allentando la presa sulla mia vita e mi morsicai il labbro per poi alzarmi e uscire, pensai bene a cosa fare ma scappai via.
Terrorizzata.

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