27.

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Una volta che ritornai dagli altri avevo gli occhi lucidi ma non fecero nessuna domanda dato che avevano notato Zulema alle mie spalle.
Si sedette affianco a Saray con la mascella contratta e bevvi energicamente sperando di lasciarmi andare un pochino di più.
"Stai bene, bellissima?" disse Ryan ad un centimetro dal mio viso e annuii.
"Giochiamo al gioco della bottiglia?" propose Saray e il mio scorpione le lanciò un'occhiataccia ma tutti gli altri annuirono.
"Non fate cazzate." disse Rio stringendo Tokyo possessivamente e mi scappò una risatina divertita bevendo ancora.
Il gioco incominciò e alcuni dicevano degli obblighi mentre altri la verità.
"Macarena, tocca a te." disse Saray divertita e feci finta di pensarci su, gli altri risero e feci un cenno alla gitana scegliendo ovviamente obbligo.
"Scegli una persona del nostro gruppo e baciala per alcuni secondi." disse guardando velocemente Zulema che sgranò gli occhi e annuii con un sorriso sulle labbra, tutti guardarono il mio scorpione e la guardai anche io per alcuni secondi con uno sguardo di sfida.
Mi leccai il labbro sotto al suo sguardo penetrante e risi girandomi di lato e afferrando Ryan per il colletto.
Lo baciai infilandogli la lingua in bocca e ricambiò subito accarezzandomi la guancia, la sua mano scese lungo il mio collo sfiorando la mia scollatura e non provai assolutamente nulla, mi venne la nausea ma non dovevo cedere.
"Whoa." disse il ragazzo davanti a me riattaccandosi alle mie labbra ma lo spinsi rimettendolo al suo posto sotto lo sguardo scioccato di tutti i miei amici.
"La bionda qui non scherza!" urlò Denver offrendomi un bicchiere di vodka e lo bevvi guardando Zulema intensamente, la sua gamba si muoveva freneticamente e appoggiò il bicchiere con forza nel tavolo, facendo un rumore a dir poco assordante.
Sorrisi compiaciuta e percepivo tantissimo l'alcool salirmi in corpo, feci girare la bottiglia e scoppiai a ridere non appena si fermò davanti al mio scorpione.
"Benissimo." sussurrai guardandola dritta negli occhi e schioccai la lingua nel palato, sapevo già cosa chiederle.
"Spara, bionda." disse mettendosi comoda e aveva scelto verità.
"La tua perdita più grande." dissi lentamente e il suo viso non si mosse di un millimetro, calò il silenzio e notai Saray stringerle delicatamente il braccio.
"Passo." disse alzandosi di scatto e la seguii con lo sguardo notando quanto fosse tesa, mi alzai decidendo di raggiungerla e la inseguii fuori dal locale.
Si accese una sigaretta nervosa e appoggiò la testa al muro, chiudendo gli occhi e facendo uscire il fumo lentamente dalle sue labbra.
"Zulema." sussurrai mettendomi davanti a lei ma scosse la testa facendo una risatina infastidita.
"Prima baci quel coglione davanti a me e ora pretendi che ti parli? Sei patetica bionda, ed io ingenua che mi sono fatta scopare da te poco fa." disse guardandomi dritta negli occhi e tremai sentendomi incredibilmente vulnerabile.
"Cosa volevi che facessi?" dissi inarcando un sopracciglio confusa e la donna davanti a me scosse la testa.
Fece per andarsene ma le afferrai il polso saldamente, facendola arrabbiare come non mai per averla toccata.
"Sei seria bionda? Baciarti un'altro davanti ai miei occhi non ti renderà sicuramente una persona migliore." sbottò furiosa e sorrisi per quanto fosse bella, era senza imperfezioni.
"Che cazzo ridi?" disse alzando la voce e le afferrai il viso sfiorando il mio labbro inferiore con il suo.
"Sei bellissima." sibilai sottovoce e Zulema si morsicò il labbro mantenendo comunque un atteggiamento neutrale.
"Me lo dicono in tanti." disse facendo spallucce e sbuffai per il suo atteggiamento da egocentrica.
"Rimani con me." sussurrai seria e la mia testa andò a sbattere contro il muro con la sua mano serrata nel mio collo.
"Mi hai fatto terribilmente incazzare e devi ringraziare che non ti ho ucciso." ringhiò con un tono di voce mai sentito prima e tremai leggermente sotto al suo tocco come al solito, arrogante.
"Non ti azzardare mai più a toccarmi." dissi spingendola leggermente ma non mollò comunque la presa.
"Non eri forse tu quella che mi voleva? Patetica il doppio, bingo." disse divertita riferendosi al fatidico giorno in cui eravamo finite a letto insieme.
Cercai di baciarla ma subito mise la testa di lato completamente schifata.
"Non voglio la saliva di un'altro." disse guardandomi attentamente e il suo fiato caldo solleticava il mio viso.
"Non significa un cazzo per me." dissi afferrandole il polso ma ancora una volta si tolse dalla mia presa.
"Stai zitta." disse lasciandomi andare e mi voltò le spalle ma prima che potessi replicare si rivolse verso di me furiosa.
"Quando ti scopa cerca di urlare il suo di nome e non il mio, sempre se ci riesci bionda." disse con un tono di voce tagliente e subito mi vennero le lacrime agli occhi davanti a tutta la sua rabbia.
Non l'avevo mai vista così furiosa in tutta la mia vita e volevo tanto nascondermi per come mi stava mettendo in ridicolo.
La guardai un ultima volta e ritornò dentro al locale con passo veloce.

"Tutto bene amica?" disse Tokyo visibilmente confusa e la prima cosa che feci fu di bere degli shottini di fila e andare in pista ballando a ritmo di musica.
Zulema era seduta nel tavolo con Saray e i suoi occhi erano in tutto il mio corpo, non pensai a niente e mi accorsi di essere ubriaca fradicia.
Scoppiai a ridere guardandomi attorno e Ryan mi raggiunse posizionando le mani sui miei fianchi e seguendo ogni movimento, misi la testa di lato e mi baciò il collo facendo infuriare il mio scorpione.
Nemmeno mi accorsi che erano quasi le tre del mattino e barcollai nel bancone per richiedere altro alcool.
"Stai esagerando." disse Zulema alle mie spalle e sobbalzai dalla paura scoppiando a ridere e indicandola.
"Zulema ciao!" urlai avvicinandomi a lei e quasi le caddi addosso ma mi afferrò saldamente per la vita sostenendomi.
"Basta alcool." disse facendo un cenno al barista ma scossi la testa mettendo il broncio come se fossi una bambina.
"Sei cattiva." mugugnai appoggiandomi nella sua spalla e subito il suo profumo mi fece rilassare all'istante.
"L'accompagno a casa, lasciala." disse Ryan afferrandomi per un braccio e mugugnai infastidita.
"Col cazzo, viene da me." disse Zulema con un tono omicida e il ragazzo arretrò impaurito dal suo sguardo tagliente.
Sorrisi vittoriosa e risi acoccolandomi nel suo petto, il suo braccio strinse la mia vita possessivamente e afferrò le mie cose al volo trascinandomi in macchina.
"Che cazzo mi tocca fare." la sentii dire borbottando dopo alcuni minuti di viaggio e risi cercando la sua mano e baciandola dolcemente, il suo corpo diventò una statua per il gesto inaspettato e guardai il suo profilo perfetto.
"Bionda sei ubriaca smettila." disse serrando la mascella e si fermò davanti ad un semaforo rosso, guardandomi.
"E tu sei bellissima." sussurrai facendola quasi sorridere e ribaciai la sua mano dolcemente, il mio scorpione non disse nulla e continuò a guidare.
Una volta arrivate a destinazione mi fece scendere dall'auto con cautela e mi tolsi i tacchi ridendo e indicando il cielo stellato sopra di me.
"Non vedi che hanno forme strane?" dissi sorridendo e Zulema sbuffò aprendo la porta della sua grande villa.
"Quanto cazzo hai bevuto?" disse accendendo il riscaldamento e notai un fuoco enorme illuminare l'intero soggiorno.
"Il giusto tanto da dimenticare il fatto che ho litigato con te." dissi guardandola con la coda dell'occhio e mi trascinò nella stanza degli ospiti, era la stessa dell'altra volta e quasi sorrisi.
Mi fece distendere nel letto e subito mi rilassai per quanto fosse comodo.
"Voglio dormire con te." sbottai mettendo il broncio e la trascinai sopra al mio corpo, Zulema rise divertita e mi guardò spezzandomi l'anima in due.
"Scordatelo." disse infilandosi meglio tra le mie gambe e guardai il suo viso afferrandola per le guance e toccando il suo labbro inferiore con l'indice facendo delle facce buffe e strane.
"Cristo bionda." sussurrò scuotendo la testa e tentai di baciarla, ma si oppose.
"Vieni a letto con me, Zulema." dissi sensualmente mordendomi il labbro e le sue pupille si dilatarono subito.
"Sei ubriaca bionda, non mi approfitterei mai di te conciata in questo stato." disse serrando la mascella e alzai gli occhi al cielo.
"Voglio un bacio." dissi stringendole la vita con le cosce e mi squadrò attentamente facendomi sentire incredibilmente sua.
"Vuoi troppe cose." sussurrò fredda.
"Piccolino." dissi mettendole una ciocca dietro all'orecchio e l'avvicinai a me.
"Dormi." disse spegnendo la luce e sbuffai guardandola tramite il buio, la stanchezza mi sovrastò subito e chiusi gli occhi rilassandomi.
Il sonno mi invase ma non appena feci per addormentarmi Zulema mi diede un lieve bacio sulla guancia, era stata così veloce che lo percepii a stento.
Ma io notavo sempre tutto.

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