54.

1K 95 35
                                    

Alcune settimane passarono e Zulema era dovuta partire per una questione di affari importanti e ovviamente non mi aveva portata con sé per non rischiare troppo.
"Questa no." sbottai togliendo l'ennesima felpa nell'armadio e dopo finalmente un paio di ore avevo riordinato tutto quanto il mio appartamento.
Ad una certa bussarono alla porta e alzai gli occhi al cielo annoiata andando ad aprire, mi sistemai i capelli e mi pietrificai come una statua spalancando la porta.
"Ciao splendore." disse Zulema appoggiata nel muro con un sorriso smagliante e sgranai gli occhi dato che non la vedevo da due settimane e mezzo, non poteva essere vero.
Le chiusi la porta in faccia sconvolta e camminai nervosamente per la stanza con le mani in faccia per alcuni minuti.
Riandai ad aprire e il mio scorpione alzò le braccia incredula e infuriandosi.
"Sei seria?" disse guardandomi dritta negli occhi ed era maledettamente bella, vestita come al solito con abiti mozzafiato che le fasciavano il corpo alla perfezione.
Senza pensarci due volte le saltai addosso e mi prese in braccio stringendomi saldamente nelle cosce e legai le gambe alla sua vita baciandola appassionatamente.
"Mi sei mancata, cazzo." dissi quasi in lacrime baciandola ripetutamente e percepii le sue braccia stringermi ancora di più.
"Anche tu, piccola." disse contro le mie labbra chiudendo la porta con un calcio e si diresse a letto nel mentre che le baciavo tutto il viso amorevolmente.
"Finalmente sei tornata." dissi sorridendole e subito mi ritrovai sotto di lei, mi sfilò la felpa come niente e tremai.
"Cazzo bionda, non hai idea di quanto ti abbia desiderata in questi giorni." disse ansimando contro il mio collo e sorrisi inarcando la schiena lasciandole il giusto spazio in modo tale che potesse marchiarmi a suo piacimento.
La sua lingua percorse la mia giugulare lentamente e scese marchiandomi il seno esposto, chiusi gli occhi e con cautela le accarezzai i capelli stringendola a me.
"Che hai fatto in questi giorni?" mi domandò nel mentre che baciava il mio ventre piatto e tonico, mi morsicai il labbro e le afferrai il braccio riportandola sopra di me.
"Ho pensato ad un modo per farmi perdonare da te e ritornare ad essere la tua ragazza." le risposi accarezzandole dolcemente l'avambraccio e il mio scorpione sogghignò divertita.
"Ah ? Sentiamo." disse stringendomi il fianco possessivamente e sussultai.
"Vedrai, sarà una sorpresa." dissi ridendo e la donna sopra di me si chinò per baciarmi dolcemente.
"Mi manca vederti nuda, sotto di me." dissi provocandola sensualmente e si irrigidì come una statua, volevo cercare di avere un minimo di controllo ma sapevo che non sarebbe ceduta.
"Ogni azione ha una conseguenza." la sentii dire tranquillamente contro il mio collo e sapevo che lo stava dicendo per il mio bene, voleva farmi capire che non potevo prendere decisioni impulsive quando si trattava di lei.
"Lo so, Zulema." dissi semplicemente accarezzandole i capelli e si rilassò mettendosi di lato, la guardai appoggiandomi su un gomito e il suo sguardo era rivolto verso al soffitto.
Stava pensando.
Volevo avvicinarmi a lei ma aveva bisogno di tempo quindi mi limitai a stare in silenzio, ma ovviamente dopo alcuni minuti circondò la mia vita con il braccio e mi avvicinò al suo corpo.
"Mi manca, tanto." disse ad un certo punto accarezzandomi la spalla nuda e serrai la mascella capendo che si stava riferendo a Fatima.
"Lo so, Zulema." dissi con vocina esile con la paura di poterla spezzare in due.
"La cosa che mi fa più arrabbiare è il fatto che è viva e vegeta, quel bastardo sicuramente gli avrà detto un sacco di stronzate in modo tale che lei possa odiarmi, me lo sento." sbottò con le lacrime agli occhi e subito mi misi seduta avvicinandomi a lei.
"No Zulema, non devi pensare minimamente a queste cose ok? Forse le persone che avevi al tuo fianco tempo fa non hanno saputo aprire gli occhi e usare ogni strategia possibile per trovarla ma io non sono così. Farò tutto il possibile per risolvere questo caso insieme, perché.." dissi seria ma mi bloccai di colpo con le lacrime che mi offuscavano la vista.
"Continua." mormorò guardandomi dritta negli occhi e presi lungo respiro profondo.
"Voglio vederti felice per davvero." dissi alzandomi di scatto perché non riuscivo a reggere il suo sguardo tagliente.
"Forse in gran parte lo sono già." disse Zulema alle mie spalle cingendomi la vita da dietro e sorrisi afferrando la sua mano e portandomela nelle labbra.
Mi voltai e l'abbracciai alzandomi in punta di piedi e la baciai consentendole l'accesso con la lingua, era un bacio tranquillo e non avevo bisogno di altro se non delle sue labbra che mi erano mancate da morire.
Scese con i baci arrivando al collo e misi la testa di lato nel mentre che camminava attaccandomi contro al muro con forza.
Essendo senza felpa la mia schiena andò a contatto con la parete fredda e una scarica di brividi mi colpii in pieno facendomi sussultare contro la sua bocca.
"Zulema." mugugnai gemendo e mi strinse la gola facendomi chiudere gli occhi nel mentre che l'altra mano scendeva lungo il mio ventre.
"Silenzio." disse con voce rauca mordendomi il seno e non appena fece per entrare in me il suo telefono squillò.
Ma lasciò perdere e continuò a baciarmi ma non appena squillò di nuovo si staccò furiosa e rispose brusca.
Nel mentre che parlava continuai a baciarla sul viso e mi sorrise divertita dando alcune indicazioni in arabo, le morsicai il collo rubandole un piccolo gemito e risi cercando le sue labbra.
"Mandami tutto via email." la sentii dire tesa e decisi di staccarmi per poterle lasciare i giusti spazi, cercai la mia felpa e me la indossai percependo un freddo atroce addosso.
Mi sfregai le braccia riscaldandomi e il mio scorpione mi raggiunse con la mascella contratta.
"Hey." disse afferrandomi per un polso e mi accoccolai a lei nuovamente felice.
"Tutto bene?" sussurrai inspirando il suo profumo e la sentii annuire incominciando ad accarezzarmi i capelli piano.
"Ho voluto riaprire il caso di Hanbal e sono partita negli Emirati Arabi per prendere alcune cose nella mia vecchia casa, è stato uno strazio." disse con voce debole e annuii.
"Hai fatto bene, incominciamo questo nuovo percorso insieme. Non sei sola Zulema, chiuderemo questa questione una volta per tutte." dissi afferrandole il viso tra le mani e il suo sguardo spento si illuminò tantissimo.
"Non so cosa farei senza di te." disse accarezzandomi il viso e mi sfiorò il labbro inferiore con il pollice facendomi sgranare gli occhi dalla sorpresa.
Le feci un sorriso imbarazzato e il suo indice si appoggiò sulla mia fossetta.
"Mi devi un orgasmo comunque." dissi provocandola e mi sdraiai nuovamente, si mise davanti al letto con uno sguardo malizioso e risi afferrando il telefono per farle un video.
Si tolse gli anfibi e mi morsicai il labbro non appena si infilò tra le mie gambe, incominciò a lasciarmi una scia di baci sul collo e caricai tutto nelle stories di Instagram in modo tale che tutti potessero vedere che lei era solo mia.
"Te ne darò più di uno." disse accoccolandosi sopra di me e scoppiai a ridere stringendole i capelli.
"Anche io." sussurrai mordendomi il labbro speranzosa e alzò la testa dal mio collo.
"Vedremo." disse lasciandomi un bacio sulle labbra e alzai gli occhi al cielo.
Rimanemmo in silenzio assorte tra i nostri pensieri e la strinsi a me con forza notando che mi era mancata da morire.
"Sono qui." disse non appena affondai le unghie nella sua schiena per stringerla ulteriormente e annuii consapevole di non aver mai provato delle sensazioni così belle in tutta la mia vita.

Mi stavo innamorando, era chiaro.

escapeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora