52.

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time, curious time gave me
no compasses, gave me no signs
were there clues i didn't see?

Tokyo mi porse gentilmente un drink e la musica era assordante all'interno della villa, avevamo deciso di fare una piccola festa dato che era sabato e mi rilassai appoggiandomi nel bancone.
Denver si divertiva a preparare i drink e ogni tanto lasciava un bacio sulle labbra a Monica.
Sorrisi guardandoli con ogni sognanti e mi mancava fare tutto questo con Zulema, erano le undici di sera e non aveva ancora finito quella stupida riunione.
Aveva intercettato Natalie e ovviamente aveva messo tutte le cose a posto confessando ogni suo singolo piano, ero stata una stupida a fidarmi di una sconosciuta e andarci addirittura a letto per farle un dispetto.
"La stai cercando vero?" disse Berlino raggiungendomi e annuii guardandomi attorno, notai che mancava anche Saray e sicuramente dovevano essere assieme.
"Sono felice che abbiate in gran parte risolto, a te le cose semplici non ti sono mai piaciute e penso che Zulema faccia proprio al caso tuo." disse stringendomi la mano amorevolmente e notai che tutti dicevano la stessa cosa.
Percepii l'alcool bruciarmi in tutta la gola e subito Denver mi porse un'altro drink che bevvi lentamente.
Tokyo mi fece un cenno e ballai insieme a lei ridendo nel mentre che le luci all'interno della stanza si abbassavano.
Non pensavo assolutamente a niente e chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dalla musica.
Ad un certo punto due mani si posizionarono sulla mia vita e mi morsicai il labbro riconoscendo subito il suo tocco.
"Ma come siamo belle qui." sussurrò Zulema prendendomi il drink dalle mani e lo bevve sotto al mio sguardo penetrante.
Mi squadrò dalla testa ai piedi e ringraziai la mia migliore amica per avermi fatto indossare uno dei suoi abiti più aderenti e provocanti che aveva nell'armadio.
"Ti vedo stanca." dissi al mio scorpione guardandola bene in viso e chiuse per un attimo gli occhi.
"Lo sono, ho finito poco fa." disse al mio orecchio a causa della musica alta e annuii notando Saray andare vicino alle casse e maneggiando qualcosa al computer divertendosi come non mai.
"Zule! Vieni?" urlò richiamandola e la donna davanti a me annuì guardandomi un ultima volta, mi appoggiai nuovamente al bancone guardandola con più attenzione e la vidi scegliere la musica.
Ogni tanto mi guardava e le feci un piccolo sorriso notando quanto fosse bella e affascinante.
Non potevi non notarla.
Risi leggermente guardando Saray mettere il broncio e notai Helena avvicinarsi al mio scorpione sussurrandole alcune cose all'orecchio.
Serrai la mascella percependo una gelosia disumana ma decisi di stare calma e di distogliere lo sguardo a fatica.
Afferrai una sigaretta una volta finito l'ennesimo bicchiere di vodka e mi diressi fuori nel balcone per prendere un pochino di aria fresca.
C'era freddo e rabbrividii come non mai.
"Vuoi ammalarti per caso?" disse una voce alle mie spalle e sussultai notando che si trattava di Zulema.
"Beh, però la nicotina non si rifiuta mai." dissi ridendo e il mio scorpione si tolse la sua giacca e la sgridai furiosa perché non volevo che prendesse freddo.
"Sto bene." disse avvicinandosi e non appena la mise sopra alle mie spalle nude la strinsi a me annusando il suo profumo meraviglioso.
"Posso?" sussurrò indicando la sigaretta e annuii porgendogliela, fece alcuni tiri e mi incantai guardandola innamorata.
"Quindi la questione di Natalie è chiusa?" le domandai riparandomi sotto a un gazebo e si stava decisamente meglio dato che non arrivava il vento.
", è andato tutto perfettamente come sempre non preoccuparti." disse finendo la sigaretta e annuii guardandola avvicinarsi a me.
Mi guardò dritta negli occhi e mi morsicai il labbro fissandola sognante, avevo cambiato letteralmente percezione di vedere le cose.
"Non fare mai più queste stronzate." disse appoggiando la fronte contro la mia e subito mi accoccolai a lei infilandomi nell'incavo del suo collo.
"Hai ragione." dissi inspirando il suo profumo e le lasciai un piccolo bacio notando che indossando i tacchi arrivavo quasi alla sua altezza.
Zulema mi spinse contro il muro coprendomi interamente con il suo corpo ed eravamo completamente da sole.
"Questo vestito vorrei strappartelo di dosso in questo preciso istante." sussurrò toccando la mia coscia nuda e gemetti subito il suo nome.
"Perché?" dissi mettendo la testa di lato nel mentre che mi baciava il collo e la voglia di farla mia era tanto alta.
"Mi fai uscire fuori di testa." mugugnò salendo con i baci e chiusi gli occhi aspettando che le sue labbra si appoggiassero sulle mie.
Circondai il suo collo con le mie braccia e subito la baciai con passione facendola gemere contro la mia bocca.
Sapevamo di alcool entrambe e notai Zulema chiudere gli occhi e abbandonarsi completamente a me intrecciando le nostre lingue.
La sua mano percorse la mia coscia e una scarica di brividi mi colpii in pieno facendomi tremare come una foglia.
Le baciai il collo ansimandoci apposta contro e la vidi serrare la mascella cercando di trattenersi, non voleva ancora cedere con me del tutto.
"Cazzo, Macarena." sussurrò con un tono di voce eccitato e sorrisi compiaciuta mordendole il labbro cercando di slacciare la cintura dei suoi pantaloni.
"Aspetta, aspetta." disse divertita bloccandomi i polsi e sbuffai incredula.
Si guardò attorno incuriosita e l'osservai incantata nel mentre che era concentrata da morire.
Mi avvicinai al suo corpo attirando la sua attenzione e si sistemò riattaccandomi al muro possessivamente.
"Per quanto vorrei scoparti in questo preciso istante, non possiamo." sussurrò ad un centimetro dal mio viso e feci il broncio scuotendo la testa facendola quasi sorridere.
"Beh, potrei andare in camera mia.." incominciai innocentemente passando le mani sulla sua vita stretta e appoggiai la guancia contro la sua mordendole l'orecchio con tanta forza.
"Muoio dalla voglia di farti mia di nuovo." aggiunsi gemendo apposta per farla impazzire e strinse i miei capelli facendomi portare la testa all'indietro.
"Non provocarmi." disse mordendomi il collo fino a farmi urlare ma mi voltò le spalle spingendomi contro il muro davanti a me, per non farmi urtare il viso mise la mano sulla mia guancia protettivamente in modo tale da non farmi male.
Mi morsicò il collo marchiandolo e un gemito uscii dalle mie labbra facendomi imprecare sotto voce.
"Zulema." la implorai nel mentre che metteva la coscia in mezzo alle mie gambe facendomi sussultare.
"Che c'è?" disse divertita abbassandomi il vestito per baciarmi la spalla nuda.
"Lo sai." dissi furiosa e strinse ancora con più forza i miei capelli scoprendo il mio collo e facendo pulsare le mie vene.
Mi fece voltare nella sua direzione senza staccare la presa e mi fece sedere sopra ad un tavolo nel mentre che un tuono riecheggiò facendomi spaventare.
Le sue labbra si appoggiarono sulle mie e si abbassò mordendomi il seno, strinsi i bordi del tavolo e allargai le gambe in modo tale da cingerle la vita senza farla scappare più da me.
Mai.
Incominciò a piovere interrottamente e essendo sotto al gazebo non potevamo bagnarci, il mio scorpione ansimò contro le mie labbra e stavo letteralmente uscendo fuori di testa.
"Toglile, veloce." disse autoritaria guardandomi dritta negli occhi e tremai per i suoi occhi letteralmente infuocati.
Spalancai la bocca incredula capendo le sue intenzioni e non potevo crederci.
Feci scivolare gli slip lungo le mie gambe e si staccò lasciandomi da sola, inarcai un sopracciglio confusa e la vidi guardare tramite la vetrata monitorando gli altri e chiuse la porta a chiave.
Fece il dito medio a Saray scoppiando a ridere e soffocai una risata non appena ritornò da me riattaccandosi alle mie labbra e mordendole.
"Sei mia." sussurrò baciandomi il collo e chiusi gli occhi stringendole i capelli.
Un'altro tuono mi fece spaventare e mi strinsi al suo corpo facendola ridere ma notai che aveva perso il controllo.
"Quindi sono perdonata?" sussurrai tra un bacio e l'altro gemendo e sorrise contro le mie labbra scuotendo la testa.
"Vedremo, ora stai zitta." borbottò alzandomi il vestito e spalancando le mie cosce, si staccò guardandomi dritta negli occhi e aveva le pupille tanto dilatate.
Mi penterò dopo mezzo secondo facendomi quasi urlare ma appoggiò nuovamente le labbra sulle mie per zittirmi.
La strinsi come se fosse la mia ancora di salvezza e provai un piacere unico che solo lei sapeva darmi, mi afferrò per la gola inchiodandomi contro il tavolo e aumentò di scatto il ritmo facendomi praticamente urlare sotto di lei.
Strinsi il suo polso nel mentre che mi stringeva il collo ma non per allontanarla, per farle capire che doveva stringermi così sempre e non lasciarmi andare mai più.
"Guardami, Macarena." sussurrò assecondando i miei movimenti con il suo bacino e mi vennero letteralmente le lacrime agli occhi per tutte le emozioni che mi stava facendo provare.
Di nuovo.
La guardai attentamente notando che pure lei aveva gli occhi lucidi e si accoccolò nell'incavo del mio collo posando la mano sul mio fianco per andare ancora più in profondità con i suoi movimenti esperti.
Mi lasciò un succhiotto sopra al seno facendomi imprecare e tremai venendo dopo alcuni minuti urlando il suo nome.
"Non lasciarmi mai più." disse furiosa staccandosi leggermente e mi misi seduta notando che ero sconvolta.
"Non ti lascio, Zulema." sussurrai afferrandole il viso e baciandola dolcemente sulle labbra.
Una lacrima veloce mi rigò il viso e me l'asciugò abbracciandomi forte.
"Ti voglio, ogni secondo." sussurrò contro il mio collo e le strinsi la vita continuando a piangere silenziosamente.
Mi facevano male le labbra talmente me le aveva morse ma la baciai ancora e ancora fino a farmi mancare il fiato.
La strinsi a me sganciandole i jeans ma mi fermò scuotendo la testa un'altra volta.
"Zulema, che cazzo." piagnucolai contro la sua bocca ma essendo una figlia di puttana patentata era ovvio che si sarebbe vendicata.
"Vestiti." disse lasciandomi un bacio veloce in fronte e si staccò dal mio corpo, percepii tantissimo freddo e mi rivestii sistemandomi per bene il vestito e la scollatura.
"Posso tenerla?" le domandai indicandomi la giacca e annuii ridendo leggermente e scuotendo la testa.
Me la infilai e inalai il suo profumo sotto al suo sguardo penetrante.
Le afferrai la mano lasciandole un bacio possessivo sulle labbra e sorrise aprendo la porta senza staccare le labbra dalle mie e mi spinse dentro senza bagnarci.
"Eccovi, devi assolutamente ascoltare questa nuova canzone che ho trovato poco fa." disse Saray afferrando il polso del mio scorpione staccandola da me e alzai gli occhi al cielo nel mentre che la donna si scusava con lo sguardo.
Sbuffai ritornando al bancone e Denver mi porse un'altro drink, mi scrutò interrogativo e scoppiò a ridere.
"Amica sei sconvolta e forse ho capito anche il perché." disse facendo un cenno verso Zulema che stava scherzando con Saray e si diedero il cinque facendo alcuni video con il telefono.
Sorrisi guardandola intensamente e nel mentre bevvi il liquido all'interno del mio bicchiere.
"Hai capito bene." dissi facendogli l'occhiolino e mi sedetti nel divano rilassandomi e stringendomi al corpo la sua giacca.
Il suo profumo meraviglioso mi fece rilassare e incrociai le gambe percependo i miei muscoli rilassarsi.
"Ciao bellissima." disse Tokyo squadrandomi dalla testa ai piedi e scoppiai a ridere nel mentre che mi faceva un sorrisetto malizioso.
"Si nota così tanto?" sussurrai imbarazzata indicandomi e la mia migliore amica annuì divertita sistemandomi i capelli nel collo, sicuramente si vedevano i segni che aveva lasciato Zulema.
"Vado a distendermi un attimo in camera, Helena mi sta urtando." dissi alzandomi e quest'ultima era fin troppo vicina al mio scorpione.
Le lanciai un'occhiataccia gelosa ma dovevo contenermi, uscii dalla stanza e nel mentre che ero nel corridoio la musica si sentiva di meno.
Qualcuno afferrò la mia mano e per poco non svenni ritrovandomi Zulema ad un centimetro dal viso.
"Che succede?" disse seria e mi staccai entrando nella mia camera, mi tolsi la sua giacca appoggiandola con cautela nel divano e sospirai mettendomi di spalle.
La guardai con coda dell'occhio e capì subito abbassandomi la cerniera del vestito e scoprendo tutta la mia schiena.
"Perché non vai a divertirti?" sussurrai rabbrividendo nel mentre che fece scorrere un dito lungo la mia colonna vertebrale.
"Sei più importante tu." disse baciandomi la spalla spostandosi nella schiena e chiusi gli occhi rimanendo in intimo nel mentre che mi stringeva al suo corpo e posizionava le mani nel mio seno nudo.
Mi fece voltare nella sua direzione e mi prese in braccio stringendomi al suo corpo, legai le gambe attorno alla sua vita e mi portò a letto senza staccare le labbra dalle mie.
"Zulema, rimani." ansimai implorandola non appena torturò il mio seno ma scosse la testa sorridendomi.
"Un passo alla volta, buonanotte." disse lasciandomi un bacio veloce e la guardai nel buio della stanza volatilizzarsi velocemente.
Figlia di puttana.

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