21.

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Mai in tutta la mia vita avrei creduto di essere in macchina con Zulema Zahir, avevo sperato di non rivederla più e invece aveva scelto me per un colpo abbastanza importante.
Io e lei, da sole.
Eravamo in viaggio da alcune ore e aveva iniziato a piovere un pochino ma la donna al mio fianco era incredibilmente tesa, si notava da come stringeva il volante e dalla sua mascella contratta.
Giocherellai un po' con il telefono e risi per uno stupido post su Instagram, il viaggio era ancora lungo e non sapevo che fare.
"Divertente, bionda." borbottò Zulema fermandosi davanti ad un semaforo rosso e si sfregò le mani dal freddo.
La guardai incantata e mi porsi verso di lei lasciandole un bacio sulle labbra cogliendola di sorpresa, la vidi rilassarsi un pochino e ripartì un po' meno tesa.
"Zulema, ho fame." sbottai ad una certa e sbuffò divertita, mancavano ancora cinque ore e saremo arrivate e destinazione, era tutto pronto.
"Oh ma guarda bionda, c'è un supermercato proprio lì." disse indicandomelo e non appena parcheggiò afferrai la borsa e mi diressi lì.
La sentii raggiungermi e mi sfiorò la vita nel mentre che girovagavo per le corsie.
"Dolce o salato?" le proposi cercando di conoscere i suoi gusti, erano pur sempre delle piccole cose che volevo sapere.
"Salato." disse alzando gli occhi al cielo e le feci il dito medio guardando alcune patatine esposte e pensando a cosa poterle piacere ma non ne avevo la più pallida idea.
Era letteralmente un muro blindato.
Ad una certa il commesso mi raggiunse e Zulema inarcò un sopracciglio per il suo sguardo sognante su di me.
"Posso aiutarti, bellissima?" disse con un sorriso malizioso e la donna alle mie spalle scoppiò a ridere.
"Bellissima, avrai dodici anni quasi." disse scuotendo la testa incredula e trattenni una risata scegliendo cosa prendere nel mentre che il mio scorpione mi aspettava alla cassa.
La raggiunsi dopo alcuni minuti con tante cose appreso e inarcò un sopracciglio.
"Che?" sbottai mettendo il tutto su alcune buste e rise leggermente.
"Dobbiamo stare via solamente due giorni bionda, sei incredibile." disse girandosi una sigaretta attentamente.
"Che cazzo me ne frega Zulema? Ci tengo alla mia salute." dissi orgogliosa sorridendo al ragazzo che pendeva letteralmente dalle mie labbra.
"Posso lasciarti il mio numero?" mi chiese sorridendomi porgendomi un bigliettino e Zulema alzò lo sguardo, trucidandolo e facendolo arretrare impaurito.
"Va bene." dissi decidendo di provocarla e non appena me lo porse lo afferrai e mi avvicinai al suo orecchio prendendolo per il colletto.
"Ti chiamerò sicuramente." sussurrai facendolo sorridere e Zulema sbuffò andandosene facendo rumore con gli anfibi, la seguii con lo sguardo e mi morsicai il labbro compiaciuta.
La raggiunsi felice dopo aver mangiato e mi guardò male non appena mi sedetti al suo fianco, era a dir poco furiosa.
"Che c'è?" dissi innocentemente e ripartì con lo sguardo fisso sulla strada, era bellissima anche quando si arrabbiava.
"Scopa con lui, allora." disse aumentando la velocità e sorrisi notando che era un pochino gelosa.
"Giusto, penso proprio che lo chiamerò così posso divertirmi." dissi ridendo e frenò di scatto facendomi quasi urlare dallo spavento.
"Scendi." disse aprendo la portiera e la richiusi scoppiando a ridere divertita.
Eravamo accostate in una piazzola deserta e mi misi a cavalcioni sopra di lei.
"Togliti." disse mettendo le mani sulla mia vita ma spensi la macchina facendola arrabbiare il doppio.
"No." dissi afferrandole il viso e sorrisi per quanto fosse bella, mi avvicinai per cercare le sue labbra ma mise il viso di lato, quasi schifata dal mio comportamento provocatorio.
"Vai da lui." borbottò furiosa e la zittii posando le labbra sulle sue.
"Sei gelosa." sussurrai baciandole il collo e scendendo lentamente, le sue mani si depositarono nei mie glutei e me li strinse avvicinandomi ancora di più.
"Manco per il cazzo." disse sbuffando e la baciai per un tempo interminabile cercando di farle capire che quel ragazzo non mi sarebbe mai interessato.
Le mie mani finirono nei suoi fianchi e la strinsi a me facendola mugugnare contro le mie labbra ma le lasciai un ultimo bacio e mi risedetti al mio posto evitandola.
Zulema scosse la testa e ripartì restando in silenzio nel mentre che appoggiavo la testa sul finestrino, volevo dormire e lentamente chiusi gli occhi.

"Bionda." sussurrò una voce calda al mio orecchio e mugugnai nel sonno accoccolandomi nel sedile.
"Siamo arrivate." disse Zulema aprendo il cofano e sbadigliai raggiungendola, guardai l'orario ed erano le 3 del mattino.
Afferrai la mia valigia ed entrammo nell'hotel chiedendo subito le chiavi.
Era uno di quelli hotel a cinque stelle di lusso dove al posto delle camere c'erano degli appartamenti enormi.
"Stanza 124, C." disse la ragazza sorridendo un po' troppo a Zulema e la trucidai con lo sguardo facendole sgranare gli occhi impaurita.
"A quante pare qualcuno qui è geloso." disse il mio scorpione divertita aprendo la stanza e la richiusi guardandomi attorno, aveva una vista a dir poco mozzafiato e un letto matrimoniale enorme con una cucina in stile rustico che si abbinava con il colore delle pareti.
"Wow!" esclamai incantata ma ero abituata a vivere nel lusso dato che i miei genitori erano ricchi sfondati.
Zulema non mi rispose e nella scrivania appoggiò alcuni fogli e alcune armi, si era tolta la giacca e osservai i suoi muscoli della braccia contrarsi dalla tensione.
"Dobbiamo dormire entrambe in quel letto?" dissi ad una certa indossando una felpa larga con i pantaloncini sotto.
"Ti dispiace bionda? Non per forza dobbiamo dormire se vuoi." la sentii dire con un tono malizioso e sbuffai andando dietro di lei e con cautela le spostai i capelli tutti da un lato.
"È tardi e poi sappiamo il piano alla perfezione." le sussurrai lasciandole un lungo bacio sul collo e la vidi sussultare.
"D'accordo, capo." disse scherzosamente prendendomi in giro e sbuffai andando a letto e infilandomi sotto le coperte, il suo sguardo bruciava addosso a me e mi morsicai il labbro.
La sentii raggiungermi e mi diede le spalle arrivando quasi al bordo del letto, la guardai con la coda dell'occhio e notai che era ancora sveglia.
"Hai sonno?" sussurrai dopo alcuni minuti nel cuore della notte e Zulema mugugnò scuotendo la testa e mi appoggiai su un gomito guardandola nonostante ci fosse buio.
"Che c'è bionda?" disse mettendosi a pancia in su e mi guardò seria.
"Ti capita di sognare incubi?" le domandai piano e rise leggermente.
"Vivo praticamente con loro." disse mettendo un braccio sotto alla testa e mi appoggiai nel cuscino mettendomi di lato.
"Da quanto?" sussurrai rabbrividendo un pochino e sospirò pesantemente.
"Buonanotte." disse dopo una lunga pausa di totale silenzio e chiuse gli occhi.
Sbuffai avvicinandomi a lei, cercando di convincerla a parlare ma il suo corpo era terribilmente teso, se una persona faceva degli incubi per forza doveva un passato e un presente tormentato da tante cose.
"Allontanati." disse spingendomi dalla mia parte con forza e imprecai prendendo tantissimo le distanze da lei.
Un'altra volta.
Volevo sapere quali erano i suoi sogni proibiti ovvero quelli che ti cambiavano letteralmente la percezione della vita e ti mandavano fuori di testa.
Chissà se un giorno me li avrebbe raccontati per davvero perché si vedeva che lei stessa stava soffocando a causa loro.

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