37.

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been sitting eyes wide open behind
these four walls, hoping you'd call
It's just a cruel existence like there's
no point hoping at all.

Percorsi il corridoio come una furia e Zulema mi trascinò in camera sua chiudendo la porta a chiave come se niente fosse.
"Cosa è appena successo?" disse arrabbiata e feci spallucce ridendo.
"Non lo so, ma volevo troppo farlo e ovviamente ho agito senza pensare." dissi mordendomi il labbro e scosse la testa togliendosi la giacca e lanciandola nel divano.
Guardai le sue braccia toniche e i suoi tatuaggi si risaltavano ancora di più.
"Non me ne frega di quello che dicono gli altri ma non pensi alle conseguenze qualche volta?" disse seria e scossi la testa, ero sempre stata una persona che sapeva quello che voleva fin dal principio.
Fin da bambina se volevo una cosa la ottenevo senza esitare, non mi interessava se potevo farmi male.
"Cazzo, bionda sei incredibile." disse ridendo sarcastica e si toccò il viso sbuffando divertita.
"Sono gelosa, da morire okay?" sbottai camminando nervosamente attorno alla stanza e gli occhi di Zulema erano su tutto il mio corpo nel mentre che farfugliavo parole a caso, ero veramente arrabbiata e non riuscivo a controllarmi.
"Odio il fatto che lei ti abbia toccata, baciata e sopratutto vista nuda. Io esco fuori di testa non appena penso a questo perché ti voglio talmente tanto che mi sento soffocare ma tu ovviamente non lo capisci. E scappi sempre da me." dissi tristemente e si alzò cingendomi i fianchi da dietro e baciandomi il collo.
"No Zulema, parlami." dissi in procinto di piangere e la donna davanti a me annuí prendendomi per mano trascinandomi in camera sua, sbuffai quasi divertita e mi sbottonò la camicia lasciandomi un bacio sulla guancia.
La spinsi sopra al letto e si appoggiò sui gomiti mordendosi un labbro e guardandomi ricca di desiderio.
"Parliamo, hai la mia attenzione." disse sensualmente e deglutii sentendo l'eccitazione invadere ogni centimetro del mio corpo.
"Cosa sono per te?" azzardai guardandola seria e sgranò appena gli occhi facendo spallucce.
"Devo ancora capirlo ma amo l'ignoto e tu sei terribilmente ricca di sorprese, voglio scoprirle tutte quante." sussurrò riafferrandomi la mano e mi riportò vicino a lei, cercò le mie labbra e mi baciò dolcemente.
"Sei gelosa." disse scoppiando a ridere doppio un po' e alzai gli occhi al cielo nel mentre che la guardavo dal basso, era bellissima.
"Stai zitta, stronza." borbottai infilandomi tra le sue gambe e il mio seno combaciò con il suo alla perfezione facendomi gemere contro le sue labbra.
"Ti voglio." disse staccandosi per potermi guardare negli occhi e tremai letteralmente come una foglia perché il suo sguardo era diverso, troppo.
Stavamo ricominciando a fare dei piccoli passi ed ero la persona più felice del mondo.
"Quanto, Zulema?" sussurrai seria e mise le mani dietro alla mia nuca riavvicinandomi, sembrava letteralmente un'altra persona e sorrisi come un'idiota.
"Troppo." ammise baciandomi e mi tolse tutto il fiato che avevo in corpo facendomi chiudere gli occhi e rilassarmi.
"E cosa vorresti fare? Sentiamo." dissi tra un bacio e l'altro e finii sotto di lei, mi sbottonò i jeans e li lanciò in aria una volta tolti, scoprendo le mie gambe.
"Stare con te, per tutta la notte." disse lasciandomi dei baci umidi e caldi sul ventre e inarcai la schiena appena sentendomi incredibilmente bene.
"Vieni qui." mormorai sottovoce e fece scorrere il suo labbro inferiore nel mio seno mettendosi sopra di me, si accoccolò nell'incavo del mio collo e le accarezzai la schiena nuda facendola irrigidire come una statua.
Non disse una parola e il silenzio della stanza era assordante, mischiandosi con i nostri respiri che sembravano una cosa sola, era una scena letteralmente agghiacciante e il calore del suo corpo mi faceva sentire terribilmente al sicuro.
"Anche io voglio stare con te." sussurrai mordendomi il labbro con la paura che potesse andarsene e in tutta sua risposta riprese a baciarmi piano.
"Che casino bionda, il più grande." disse stringendomi il fianco e presi ad accarezzarle i suoi lunghi capelli lisci.
"Io e te, come sempre." dissi tracciando la sua colonna vertebrale lentamente.
"Non mi dispiace più di tanto." sussurrò rilassandosi tra le mie braccia e la sua pelle scottava al contatto con la mia.
"Perché sei andata da lei?" le domandai calma e speravo che potesse rispondermi in modo pacato.
"Perché non c'eri più e sei scappata." disse sfiorando i miei tatuaggi, come se avesse paura di rompermi in due.
Ma ero già rotta.
"E quindi?" mormorai tranquilla e percepivo il suo cuore battere all'impazzata contro il mio.
"Dovevo distrarmi in qualche modo ma ovviamente non ci sono riuscita." disse ridendo leggermente e la sua risata era il suono più bello del mondo.
"Nemmeno io a dir la verità." dissi facendo spallucce e alzò la testa dal mio collo nel mentre che aprivo le gambe e le cingevo la vita possessivamente.
"Bingo, bionda." disse facendomi l'occhiolino e sorrisi per quanto fosse bella.
L'attirai a me e cercai le sue labbra in un bacio totalmente disperato affinché potesse placare lo tsunami che avevo dentro.
Le sbottonai i jeans e la spogliai facendola rimanere in intimo solo per me, scoprendo il suo corpo meraviglioso.
"Sei bellissima." dissi quasi in lacrime e sembrava così innocua nel mentre che mi guardava con una luce diversa negli occhi.
Mi fece un piccolo sorriso divertito e la guardai dritta negli occhi rendendomi conto che non volevo fermarmi con una come lei ma volevo andarci fino infondo.
"Niente limiti." sussurrò mordendosi il labbro e a quella vista andai in iper ventilazione, voleva cambiare qualcosa anche lei e andare contro ogni nostro piano.
L'avevamo già fatto ma il desiderio che provavamo era alle stelle, mi afferrò la vita e mi sedetti sopra alle sue cosce nel mentre che mi sfilava il reggiseno e lo lanciava alle sue spalle, rabbrividii non appena mi toccò con una delicatezza unica e sorrisi baciandola piano.
Però notavo ancora molta tensione e le tirai i capelli all'indietro mordendole la zona della giugulare e strappandole un gemito strozzato.
"Fidati di me, per davvero." sussurrai accarezzandole piano il viso e la vidi annuire per poi abbassarsi e torturare il mio seno con il suo tocco esperto.
Ansimai disperatamente chiudendo gli occhi e mi strinse la vita facendomi sdraiare nuovamente sotto di lei, aveva solamente l'intimo adosso e non vedevo l'ora di vederla nuda.
"Sei solo mia, di nessun altro." mugugnò risalendo lungo il mio collo e tremai come una foglia non appena incominciò a marchiare ogni centimetro del mio collo, scese lasciandomi una scia di baci e si sistemò in mezzo alle mie gambe con il suo solito sorriso strafottente.
Sì leccò il labbro e con i denti afferrò il tessuto dei miei slip e lo fece scendere lungo le mie cosce, sgranai gli occhi sorpresa e mi tolse l'ultimo indumento facendomi rimanere nuda, sotto di lei.
Era semplicemente bellissima e i suoi occhi truccati alla perfezione mi guardavano con un'intensità unica, non l'avevo mai vista così bisognosa di avermi al suo fianco.
Affondò le unghie sulle mie cosce e si abbassò vicino al mio nucleo senza aspettare un secondo in più, entrò di me e un'ondata di piacere mi invase facendomi gemere come non mai.
Ed è lì che mi accorsi che questa notte non sarebbe stata come le altre perché ci stavamo letteralmente lasciando andare, perché le avevo dimostrato di tenere a lei in un modo impeccabile.
La sentì gemere di approvazione e aumentò il ritmo facendomi portare gli occhi all'indietro e gemetti disperatamente il suo nome, era pura estasi e non mi stancavo mai di averla vicino.

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