57.

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Eravamo in viaggio da alcuni minuti ed ero letteralmente rilassata guardando la strada con attenzione.
"Non mi dici nulla?" sussurrò Zulema stringendo la mia coscia scoperta e scossi la testa con un sorrisetto in viso.
La sentii sbuffare divertita e svoltai a destra inoltrandomi nel centro di Madrid, mi fermai davanti ad un semaforo rosso e subito mi voltai lasciandole un bacio possessivo sulle labbra.
"È verde." sussurrò sulla mia bocca e annuii ripartendo, il viaggio durò altri minuti e imboccai un vicolo privato parcheggiando dentro ad un garage.
"Wow." disse Zulema scendendo dalla macchina e la seguii afferrando le chiavi del mio vecchio appartamento.
"Dove siamo?" mi domandò nel mentre che mi fermavo davanti alla porta e mi voltai notando i suoi occhi illuminarsi tantissimo.
Mi avvicinai lentamente e l'afferrai per la vita spingendola verso di me guardandola dritta negli occhi, le lasciai un lungo bacio sulle labbra e subito la sua lingua cercò la mia ma mi staccai dopo un po'.
"A casa mia, quando decisi di intraprendere questa vita." mormorai appoggiando la fronte contro la sua e Zulema sgranò subito gli occhi.
Baciai ancora una volta le sue labbra perfette e mi voltai intrecciando le dita con le sue ed entrammo dentro.
Accesi la luce illuminando tutto quanto e inspirai notando che riecheggiava ancora nell'aria il profumo di Kabila.
Zulema chiuse la porta alle sue spalle e prima che potesse guardare andai e le coprii gli occhi con le mie mani.
"Che fai, bionda?" disse leggermente divertita e sorrisi notando la sua espressione nel mentre che appoggiava le mani sopra alle mie.
"Fidati di me, ora vado in camera mia e ti aspetto non appena avrai finito." mormorai lasciandole un altro bacio e le sue mani si posizionarono sulla mia vita che strinse possessivamente.
"Appena ti dico che puoi aprire gli occhi fallo okay? E lasciati andare." sussurrai togliendo le mani dal suo viso e sorrisi notando che aveva ancora gli occhi chiusi.
"Beh, spero di trovarti nuda." sogghignò divertita e alzai gli occhi al cielo con un sorriso malizioso.
"Ci penserai tu dopo, ma ora è il tuo momento e voglio che te lo godi fino all'ultimo secondo." sussurrai lasciandole un bacio e senza replicare mi allontanai andando in camera mia.
Aspettai alcuni secondi e non appena le diedi il consenso sentii i suoi passi muoversi lentamente, sbirciai appoggiandomi nello stipite della porta ed era incredibile la sua espressione in viso.
Avevo ricoperto tutta la casa di post it scrivendo ogni singola cosa che mi piaceva affinché potesse conoscermi fino all'ultima briciola.
Mi vennero le lacrime agli occhi non appena afferrò alcuni post it e sorrise divertita leggendole subito altri.
"Il mio dolce preferito è la torta al cioccolato, non ci posso credere!" esclamò afferrandone altri divertita e sorrisi per quanto fosse bella, era incuriosita tantissimo e sembrava una bambina piccola.
La sentii ridere per alcune cose che avevo scritto e notai che appoggiò tutti i post it nel tavolo della mia cucina enorme.
"Interessante, bionda." disse toccandosi i capelli e continuò a gironzolare letteralmente concentrata.
Avevo deciso di farle questa sorpresa perché ogni parola che mi aveva detto in passato riecheggiava nella mia mente facendomi pensare che fin dall'inizio avevo innalzato le mie barriere con lei.
E mi ero accorta che ne valeva la pena abbassarle per dimostrarle che ci tenevo e dato che avevamo sempre comunicato così mi sembrava una buona idea usare il suo stesso metodo.
"È anche il mio gruppo musicale preferito, assurdo." disse afferrandone un'altro e si spostò velocemente in soggiorno togliendosi la giacca e scoprendo le sue braccia toniche.
La squadrai dalla testa ai piedi e volevo questa donna più di ogni altra cosa al mondo, solo per me.
Volevo passare ogni istante al suo fianco perché la sua presenza mi faceva stare bene nel vero senso della parola, mi sentivo tremendamente al sicuro e nella mia vita non avevo desiderato nessun altro così tanto come lei.
Continuai a guardarla nel mentre che leggeva le mie frasi e non mi ero mai aperta così tanto con qualcuno, avevo scritto tantissime cose private e speravo che potesse custodirle tutte quante.
Mi morsicai il labbro non appena passò al bagno e mi alzai velocemente notandola staccare dolcemente i post it nello specchio per poi sorridere.
"Muore solo chi viene dimenticato ma penso che di te si ricorderanno tutti." sussurrò scuotendo la testa con un'espressione del viso incredula e senza farmi sentire ritornai in camera nervosa come non mai, avevo tantissima adrenalina in corpo ed ero emozionata come se stessi per ricevere un regalo di Natale per la prima volta.
Avevo deciso di riprendere la frase del suo tatuaggio sul braccio e di modificarla a modo mio, facendole capire che anche se le cose tra di noi fossero andate male mi sarei ricordata della sua esistenza, della sua persona, della sua vita.
Aspettai altri minuti e non appena fece capolinea in camera mi sorrise sconvolta, mi alzai guardandola per alcuni minuti e sostenne il mio sguardo con gli occhi un pochino lucidi.
"Macarena io-" disse afferrandomi il viso tra le mani ma mi staccai mordendomi il labbro inferiore.
"C'è un ultima cosa." dissi guardandola con occhi sognanti e feci un lungo respiro profondo cercando di calmare il mio battito cardiaco accelerato.
"Hai letto per l'esattezza 99 post it ed erano tutti posizionati sopra alle cose alla quale tenevo di più, ho deciso di portarti qui perché qua dentro c'è racchiuso tutto il mio dolore ma non nego di aver passato tanti momenti felici." incominciai guardandomi attorno e vari flashback colpirono la mia mente facendomi tremare come una foglia.
"Però è anche vero che una persona può ricominciare da zero ed io credo maledettamente alle seconde possibilità e conoscerti ha cambiato in meglio la mia vita. L'ultimo post it l'ho conservato con me già da diverse settimane e aspettavo il momento giusto per dartelo." dissi sorridendo e una lacrima mi rigò il viso ma la levai afferrando quel pezzo di carta e porgendoglielo con una penna.
Zulema era immobile come una statua e non avevo mai visto il suo sguardo così ricco di amore e di tranquillità, afferrò il post e si rigirò la penna tra le mani non leggendo il contenuto dato che era piegato in mille parti.
"Consegnamelo domani non appena ti sveglierai con la mente più lucida, per favore." dissi con le lacrime agli occhi implorandola e la vidi annuire appoggiando il tutto delicatamente nel comodino affianco al letto.
"Che hai intenzione di fare ora?" mi domandò con uno stupido sorriso sulle labbra e la guardai seria in viso.
"L'amore con te, per tutta la notte." le risposi guardandola dritta negli occhi e la vidi sussultare per la mia risposta così intima.
Si avvicinò a passo lento arrivando ad un centimetro dal mio viso e sorrise emozionata per tutto quello che le avevo mostrato.
"Troppo richieste, posso baciarti?" sussurrò piano come se fosse un segreto e ridacchiai divertita.
"Sai già la risposta." dissi provocandola e azzerò subito le distanze baciandomi con una passione mai vista prima.
Le nostre lingue fecero subito una lunga battaglia tra di loro e gemetti non appena scese lungo il mio collo stringendomi con una forza disumana contro il suo corpo.
"Mi fai diventare pazza." disse spingendomi nel letto alle mie spalle e mi sdraiai senza staccare le labbra dalle sue.
"L'amore mi ha fatto diventare pazza." sussurrai nel mentre che la spogliavo e mi strinse i polsi contro la testata del letto senza farmi male, mi toccava con una delicatezza unica mai vista prima d'ora.
"Ti voglio tanto, Zulema." dissi sincera mordendomi il labbro e si abbassò subito per lasciarmi un lungo bacio sulle labbra.
Non disse una parola e ci spogliammo lentamente, notai che le sue dita percorrevano piano ogni centimetro della mia pelle rovente, solo per lei.
Mi fece rimanere nuda sotto di lei e arrossii guardandola come se fosse la prima volta per noi, le avevo aperto il mio cuore e lei stava cercando di aprirmi il suo.
"Voglio passare il resto della mia vita con te." sussurrò accoccolandosi nell'incavo del mio collo e la strinsi a me con le lacrime gli occhi togliendole gli ultimi indumenti.
Il suo corpo si incastrò alla perfezione con il mio e chiusi gli occhi non appena ricercò le mie labbra in un bacio disperato e ricco di amore.
Gemetti contro la sua bocca non appena strinse il mio seno e affondai le unghie in tutta la sua schiena marchiandola forte.
"Sei mia." ansimai mordendole la spalla non appena entrò dentro di me e chiusi gli occhi percependo un piacere e una delicatezza unica invadere il mio corpo.
"Guardami." disse aumentando il ritmo e la guardai a fatica nel mentre che assecondava i miei movimenti, i suoi capelli mi solleticavano il viso e la strinsi ulteriormente strappandomi dei gemiti disperati.
Feci per chiudere gli occhi ma la sua mano libera si serrò attorno alla mia gola e me la strinse aumentando di scatto il ritmo facendomi praticamente urlare.
Le sue pupille erano dilatate e mi guardava con desiderio facendomi venire una scarica di brividi lungo la mia colonna vertebrale.
"Sei la cosa più bella che mi sia capitata." sussurrai contro il suo collo stringendole la vita con le cosce e aggiunse un'altro dito mordendomi la mascella e ansimando contro la mia pelle nel mentre che venivo gemendo il suo nome.
I miei muscoli si rilassarono dopo mezzo secondo e il mio scorpione incominciò a lasciarmi dei piccoli baci su tutto il viso, con una delicatezza unica.
Mi baciò la guancia, la fronte, scese lungo il mio collo per poi depositarne uno sulla mia spalla nuda.
"Sei bellissima." la sentii dire rimanendo ancora sopra di me e dopo alcuni secondi si mise al mio fianco sorridendomi.
Avevo il fiatone e ci coprimmo con il lenzuolo nel mentre che avevo tutti i capelli scompigliati, la guardai mettendo il viso di lato e non vedevo l'ora di farla mia.
"È da troppo tempo che non ti vedevo nuda, maledetta stronza." mormorai mettendomi sopra di lei infilandomi tra le sue gambe e subito la sentii borbottare.
"Stai zitta, bionda." disse guardandomi dal basso e scossi la testa divertita baciandola dolcemente sulle labbra.
"Ti devo dire una cosa, promettimi di non scappare a gambe levate." sussurrai intrecciando le mani con le sue e inchiodandola nelle sbarre del letto, combaciando alla perfezione il seno contro il suo.
Il suo sguardo era incuriosito ed era assurdo che mi facesse prendere il controllo così, i suoi occhi truccati alla perfezione si scontrarono con i miei e tremai mordendomi il labbro e realizzando che l'avevo sentita proprio entrare dentro di me, abitarmi le ossa e posizionarsi sotto la pelle vicino al mio cuore.
Respirare il mio male, farlo suo e rendermi migliore ancora di più.
"Sei tu quella che non dovrebbe scappare da me, Macarena." mormorò a voce bassa e chiusi gli occhi prendendo un lungo respiro profondo.
Feci per risponderle ma si liberò accarezzandomi i capelli dolcemente e accarezzando ogni mio lineamento facendomi rilassare.
"Sai mescolare insieme fuoco e mare, come incongruenze dell'anima, unica di un'unicità terribile, splendida di uno splendore atroce." disse guardandomi dritta negli occhi e come al solito la sua filosofia mi colpii in pieno come delle lame affilate nell'anima.
Mi chinai scossa da quella parole e per risponderle la baciai con tutto l'amore del mondo facendola gemere.
"Sai di errori, difetti, sbagli, lacrime, sai di tutto l'amaro vissuto eppure splendi da sola con tutta la tua forza." dissi contro il suo collo e lo marchiai provocandole dei brividi assurdi nella pelle, affondò le unghie nella mia schiena facendomi mugugnare dal dolore e un piccolo gemito mi scappò dalle labbra.
"Ma io lo ringrazio tutto questo male che ha fatto fuoriuscire la parte migliore di me.
Insegnandomi a non darla vinta alla paura ma a combatterla sempre, per questo ti dico che con me non devi averne perché so cosa significa perdere tutto quanto." disse afferrandomi il viso con forza e mi vennero le lacrime agli occhi abbassando lo sguardo.
"Ed io non voglio perderti." aggiunse piano lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia e sorrisi.
La guardai per alcuni minuti nel mentre che mi guardava dritta negli occhi e il mio controllo ormai era andato a puttane.
Fanculo.
"Mi sto innamorando di te." sbottai facendole sgranare gli occhi dallo stupore e i suoi occhi brillarono nel buio della stanza, illuminando tutto quanto all'interno della mia vita.
"Bionda, cazzo." sussurrò divertita avvicinandomi a lei e sussultai non appena mi abbracciò forte contro al suo corpo.
"Non andartene dopo questa confessione, sono così stupida." dissi ridendo nervosamente con una mano sul viso e Zulema me la tolse subito scuotendo la testa.
"Sei umana e finalmente hai capito che il tuo cuore deve essere nuovamente amato come si deve." disse tranquillizzandomi e annuii felice del fatto che avesse capito il mio discorso.
"Fai l'amore con me." sussurrò dopo mezzo secondo e ritornai a baciarla nel mentre che scendevo lungo il suo ventre tonico lasciandole dei baci umidi e caldi facendola gemere di approvazione.
"Maledetto scorpione." borbottai arrivando nell'interno coscia e Zulema rise per il mio nomignolo, mi afferrò per i capelli stringendoli possessivamente e l'accontentai entrando dentro di lei con il tocco esperto della mia lingua.
"Maca." mi richiamò la donna sotto di me inarcando la schiena e cercai in tutti i modi di appagarla nel miglior modo possibile ed immaginabile.
Chiusi gli occhi gustandomi il suo sapore e affondai le unghie sulle sue cosce facendola praticamente urlare, si dimenò dalla mia presa tremando e subito le strinsi la mano per farle capire che non sarebbe stata mai sola.
Io non ero Hanbal.
Le promesse le avevo sempre mantenute e con lei avevo intenzione di andarci fino infondo.
I suoi gemiti riecheggiavano nella stanza facendomi sorridere leggermente e mi spinse ulteriormente contro di lei come se avesse paura che potessi scappare.
Inizia da dove sei.
Inizia con la paura.
Inizia con il dolore.
Con le mani che tremano, con il dubbio.
Ma inizia.
"Cazzo." ansimò Zulema mordendosi il labbro e affondò le unghie nel mio avambraccio lasciandomi dei segni evidentissimi, ma non ci diedi caso e per farmi sentire ancora di più aggiunsi subito due dita provocandole degli spasmi incontrollati.
Notai i muscoli del suo addome contrarsi ad ogni spinta e alcune goccioline di sudore si erano depositate nel suo petto facendomi fare un sorrisetto soddisfatto.
Le sue gambe tremarono dopo alcuni minuti e venne urlando il mio nome per la prima volta, sgranai gli occhi incredula e mi misi seduta pulendomi la bocca con il palmo della mano e guardando il suo corpo rilassarsi come non mai.
"Cristo." disse guardandomi senza fiato e crollai al suo fianco stremata da tutte le miriade di sensazioni provate, avevamo capovolto tutto quanto tra di noi.
Letteralmente.
"Sei bellissima." sussurrai dolcemente guardandola innamorata come non mai e girò il viso di lato nel mentre che recuperava fiato e mi sorrideva.
Mi morsicai il labbro ma non appena feci per sfiorarla afferrò la mia gola e mi baciò percorrendo con la lingua tutto il mio labbro inferiore per poi morderlo.
"Sei l'unica che voglio." disse guardandomi attentamente e posai lo sguardo sulle sue labbra gonfie.
La baciai per l'ennesima volta e anche questa volta non ci eravamo imposte nessun limite che potesse distruggerci letteralmente.
Ci coprimmo con le coperte e mi misi seduta legandomi i capelli e scoprendo tutto il mio collo e le clavicole sporgenti.
"Sei fuori di testa?" disse Zulema sfiorandomi la schiena nuda, mi coprii il seno dandole le spalle cercando una sigaretta e imprecai non trovandola.
"Che vuoi, figlia di puttana?" dissi divertita guardandola con la coda dell'occhio e sapevo che impazziva quando mi legavo i capelli.
"Ti ricordo che sei nuda e non ci metto molto a scoparti una seconda volta." sogghignò facendomi sussultare e lo sapevo che lo diceva solamente per prendermi in giro e farmi crollare.
"Ti ricordo che quella che stava urlando fino a due minuti fa eri tu non io, quindi silenzio." dissi alzandomi dal letto lasciandola senza parole e anche se ero girata di spalle mi immaginavo la sua faccia sconvolta.
Gironzolai in cucina notando che aveva appoggiato tutti i post it in ordine nel tavolo e sorrisi aprendo il frigo prendendo una bottiglia di spumante costosissima.
Ritornai da lei e la vidi guardarmi sconvolta con il mio telefono tra le mani e con uno sguardo soddisfatto.
"Okay, che cazzo hai fatto?" sbottai porgendole un bicchiere e si mise seduta facendo spallucce, sorrisi per quanto fosse bella e ancora non ci credevo che l'avevo fatta mia.
Zulema Zahir era nuda sul mio letto e mi guardava con occhi sognanti, solo per me.
"Niente, amore." disse imitando la mia voce e le diedi uno schiaffo sul braccio facendola ridere, mi infilai nel letto e il suo sguardo penetrante era su tutto il mio corpo nudo.
"Vuoi?" disse porgendole un bicchiere di spumante e mi sorrise afferrandolo subito.
"A cosa brindiamo?" disse rigirandosi i bicchiere tra le mani e mi avvicinai dandole un bacio veloce sulle labbra.
"Alle scelte sbagliate che si rivelano sempre quelle più giuste in assoluto." dissi sorridendole e brindammo bevendo entrambe, appoggiai il bicchiere al mio fianco e subito mi accoccolai su di lei senza nemmeno chiederle il permesso.
"Ho inviato una foto a Natalie dicendo che avevi fatto un bellissimo lavoro." disse dopo alcuni minuti e sgranai gli occhi alzando la testa dalla sua spalla e guardandola sconvolta.
"Che?" urlai sgridandola con lo sguardo e scoppiò a ridere energicamente.
"Rilassati bionda, volevo farlo da tempo così si mette l'anima in pace." disse con il suo solito tono egocentrico e scossi la testa nel mentre che mi accarezzava i capelli facendomi chiudere gli occhi.
Rimanemmo in silenzio per un tempo infinito e giocherellai con la sua mano portandomela alle labbra e baciandola ripetutamente, stavo bene tra le sue braccia e non volevo essere da nessuna altra parte.
"E ora come andranno le cose?" le domandai guardando fuori dalla finestra e notai la città interamente illuminata.
"Non farti nessun piano e goditi tutto fino all'ultimo secondo con me." disse voltando il mio viso nella sua direzione e mi baciò appassionatamente.
Mi addormentai dopo alcuni minuti esausta e Zulema mi strinse contro al suo corpo non smettendo per un attimo di accarezzarmi amorevolmente.
"Notte bionda." sussurrò tra i miei capelli lasciandomi un piccolo bacio e crollai in un sonno profondo.

L'indomani mattina mi svegliai e non appena aprii gli occhi mi voltai per cercare Zulema con lo sguardo ma non la trovai.
Feci un lungo respiro profondo e affianco al suo cuscino trovai il post it che le avevo dato, lo afferrai e mi morsicai il labbro nervosa coprendomi ulteriormente con il lenzuolo.
Lessi la domanda che le avevo scritto e mi chiedevo se era una buona idea tutto questo.

Ricominciamo da capo, ci stai?

Voltai il foglietto per vedere cosa mi aveva risposto e quasi piansi notando il suo "sì" scritto in grande.
Risi divertita e mi accoccolai sotto le coperte a causa del freddo abbracciando il suo cuscino e inspirando il suo profumo meraviglioso che mi fece rilassare.
Ad un certo punto sentii la porta di casa aprirsi e Zulema fece il suo ingresso con due tazze di caffè fumanti tra le mani, mi voltai sorridendole ed era incredibilmente bella.
Mi porse la tazza e non appena si avvicinò mi diede un bacio sulla fronte, facendomi chiudere gli occhi.
"Buongiorno." sussurrò baciandomi la spalla nuda e ricambiai bevendo il liquido all'interno della mia tazza.
Le squillò il telefono e si alzò sbuffando parlando subito in arabo, la guardai camminare nervosamente in stanza e la squadrai dalla testa ai piedi incantata.
Dopo alcuni minuti terminò la chiamata e non avevo capito assolutamente nulla di quello che aveva detto.
"Qualche problema?" dissi inarcando un sopracciglio confusa e il mio scorpione scosse la testa togliendosi gli anfibi e rimettendosi a letto, si infilò tra le mie gambe baciandomi con passione e gemetti afferrandola per i capelli e avvicinandola ulteriormente alle mie labbra ansimando il suo nome.
"Credevo che fossi scappata di nuovo, non farlo mai più." dissi con le lacrime agli occhi nel mentre che mi baciava il collo e alzò la testa guardandomi basita.
"Sono uscita a prenderti la colazione bionda, non stavo scappando." disse sorridendomi ma smise subito non appena vide alcune lacrime rigarmi il viso.
Sapeva quanto ci ero stata male quella volta a Barcellona e mi tranquillizzò baciandomi dolcemente il viso, la strinsi con una forza disumana addosso e mi guardò con gli occhi lucidi.

"Voglio rimanere con te."

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