L'indomani mattina mi svegliai e notai che avevo il trucco colato a causa delle lacrime versate per la litigata con Zulema.
Mi preparai e notai che erano quasi le undici, nel mentre che andavo in sala improvvisamente qualcuno mi spinse talmente forte fino a farmi sbattere il fianco nello spigolo del tavolo.
Mi voltai e una ginocchiata mi arrivò in pancia, Saray era furiosa e mi colpiva con una forza disumana.
"Ti avevo detto di non giocare con lei, bionda." disse dandomi un pugno dritto sulla mandibola e mi accasciai a terra dolorante, ero talmente priva di forze che sputai un pochino di sangue a terra.
Mi coprii il viso evitando i suoi colpi e notai Zulema appoggiarsi nello stipite della porta guardando la sua migliore amica divertita nel mentre che si fumava una sigaretta.
"Saray, smettila." dissi innervosendomi ma sembrava letteralmente fuori controllo dato che mi colpiva come una furia.
Mi sollevò da terra afferrandomi per i capelli e mi fece sbattere la faccia contro il tavolo.
"Sai bionda, non stiamo parlando di una persona qualunque ma della mia migliore amica, della mia persona, di mia sorella cazzo e tu non puoi trattarla come cazzo vuoi. Scendi da quel fottuto piedistallo che ti sei creata e aziona il cervello." sussurrò nel mio orecchio senza fiato e ne approfittai per darle una gomitata nello stomaco e restituirle il pugno.
Zulema intanto scoppiò a ridere e la guardai male ma lei faceva finta che io non esistessi proprio, si divertiva a vedermi soffrire.
Saray tentò di colpirmi e schivai il colpo dandole un pugno dritto in faccia, ero allenata quanto lei e non poteva fare così.
"Non me ne frega un cazzo se è la tua migliore amica, Saray Vargas." sbottai puntandole un dito contro e mi asciugai il sangue dalla bocca con il palmo della mano.
"Sei così ingenua, Macarena." disse ridendo leggermente e scattò verso di me buttandomi a terra, si mise a cavalcioni sopra al mio corpo ma invertii le posizioni e strinsi la sua gola soffocandola.
Ad una certa qualcuno mi tolse dal suo corpo con forza e mi ritrovai contro il muro, il suo tocco lo riconoscevo benissimo e Zulema mi teneva inchiodata contro la parete con una forza mai vista prima d'ora.
"Ti spezzo le ossa se provi a ritoccarla e a farle del male." disse afferrandomi i capelli e facendomi portare la testa all'indietro scoprendo tutto il mio collo.
"Ha incominciato lei, non io." dissi con voce dolorante e il mio scorpione aumentò la presa facendomi chiudere gli occhi con forza.
"Ho detto forse che puoi parlarmi? Fai finta che io non esista e continua a non rivolgermi la parola." disse lasciandomi dopo mezzo secondo e la vidi dirigersi verso Saray, le porse la mano e la gitana l'afferrò al volo sollevandosi da terra, scattò subito verso di me ma Zulema si mise in mezzo spingendola via come niente.
"Andiamo." disse afferrandola per un braccio e la trascinò lontano da me, mantenni lo sguardo fisso su di loro e non appena si tolsero dalla mia vista tossii gemendo per il dolore all'addome e non appena sollevai la maglia notai un'enorme livido viola formarsi.
"Che cazzo è successo?" disse Tokyo raggiungendomi con Berlino e alcune lacrime rigarono il mio viso ma me la asciugai velocemente.
"Saray si è vendicata." sussurrai sdraiandomi nel divano gemendo dal dolore e Berlino afferrò subito una cassetta del pronto soccorso, mettendomi del ghiaccio dove mi aveva colpito.
"Era logico che accadeva, Saray esce fuori di testa quando si tratta di Zulema ormai dovresti saperlo." disse il mio amico medicandomi il taglio che avevo sul labbro e avevo la guancia viola con la mascella dolorante.
"Non può fare come cazzo vuole, se ci riprova non esiterò ad ucciderla." sbottai chiudendo gli occhi esausta e Tokyo sospirò incredula.
"Devi smetterla di fare cazzate, riesci per una volta a farti i cazzi tuoi e a starle lontana? Dio." sbottò Tokyo ad una certa a la guardai incredula.
"Sei seria? Ti rendi conto che la colpa qui non è solamente mia?" dissi mettendomi seduta e gemetti dal dolore per poi alzarmi e filare goffamente in camera per sdraiarmi, mi preparai un antidolorifico e mi misi sotto le coperte imprecando a causa dei colpi ricevuti.
Chiusi gli occhi pensando a come le cose erano cambiate tra me e lei e non negavo il fatto che mi mancava terribilmente.
Ma dovevo rimettermi le idee apposto e sopratutto non farmi mettere i piedi in testa da nessuno, le avrei dato quello che voleva senza fiatare.

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escape
Action➸ ZURENA. (gxg) "Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. A...