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Vorrei ricordare che tutte le mie storie sono protette da copyright

"Alison farai tardi così!" urla mia madre mentre attraversiamo la stazione di King's Cross, in ritardo come ogni anno, la puntualità non è nel nostro Dna, e tutt iquesti babbani che corrono da una parte all'altra non sono di certo di aiuto visto quanto ingombra questo carrello che sto trascinando più che spingendo, con molta fatica, visto che tiene la mia valigia e il mio amato gatto nero, Felix, molto fantasioso come nome lo so, più la roba di mia madre che non aveva voglia di portarsi da sola, mi deve solo accompagnare e si è portata dietro mezza casa, tutto in una borsa incantata, perchè come dice lei, prevenire è meglio, non sai mai in quali guai potresti incappare, e nella lista rientrano almeno dieci abiti di riserva, tiene moltissimo alla moda, è stata felicissima quando ha visto che quest'anno finalmente ho 'Le curve da donna' come dice lei . Sollevo gli occhi al cielo già solo al pensiero. Ma suvvia, una cosa positiva c'è, rincontrerò Louis e sorrido già solo al pensiero.

"Ricordati di scrivermi appena arrivi okay? Raccontami com'è andato il viaggio, e mi raccomando prenditi cura di Felix, non te ne prendo un'altro" dice così perchè il nostro vecchio gatto è volato accidentalmente dalla torre di astronomia... "Hai già sentito Louis?" domanda e annuisco.

"Ha detto che sarebbe arrivato qui in anticipo visto che suo padre doveva correre a lavorare, perciò sarà già sul treno" dico guardandomi intorno, mentre i primini salutano i loro genitori in lacrime.

"Perfetto, l'incatesimo di protezione te lo ricordi si?" domanda e spalanco occhi e bocca voltandomi a guardarla.

"Mamma! Sono cose che non ti riguardano..." dico diventando rossa e distogliendo lo sguardo per la domanda inopportuna di mia madre, io e Louis non, non siamo ancora in quella fase...

"Va bene, dai forza abbracciami" dice per poi stringermi fra le sue esili braccia e ricambio inalando il suo profumo esagerato, ma che sa della mia mamma, e gli voglio bene infondo.

"Divertiti e porta a casa bei voti, ti serviranno quando uscirai da lì" mi sorride staccandosi dall'abbraccio ma mantenendo il contatto sulle mie braccia "Ti voglio bene, ora vai o perdi il treno sgorbiatto" mi sorride e ricambio.

"Anche io" rispondo e mi da un'ultimo bacio.

Prendo in braccio il mio gatto che si era accoccolato ai miei piedi e salgo sul treno salutandola un'ultima volta con la mano.

Sospiro e guardo gli scompartimenti alla mia destra e poi alla mia sinistra. Dovrei cercare Louis ma non saprei dove cercare, perciò mi incammino verso in nostro solito vagone, essendo arrivato prima come sempre potrebbe essere lì, perciò mi incammino nel corridoio di destra e apro il terzo vagone.

Ma l'imbarazzo incombe su di me quando al posto di Louis vedo un ragazzo nuovo baciarsi appassionatamente e strusciarsi con una grifondoro.

I due si staccano e il ragazzo punta i suoi occhi marroni nei miei con un'alzata di sopracciglio "Hai bisogno?" domanda e scuoto la testa "Bene" sorride per poi tornare a baciare la ragazza.

Chiudo il vagone scioccata e decido di cambiare corridoio e finalmente dopo qualche tentativo trovo Louis.

"Eccoti finalmente" sospiro sedendomi davanti a lui e Felix salta giù dalle mie braccia per andare da lui.

"Hey, il nostro vagone era già occupato" mi sorride per poi voltarsi a coccolare il mio gatto.

"Fammi indovinare, un riccio e una grifondoro" faccio una smorfia e ride annuendo.

"Comunque, pare che il tuo gatto apprezzi la mia compagnia più di te, visto che non mi hai ancora salutato" fa il finto offeso e faccio una smorfia per poi alzarmi e sedermi accanto a lui sorridendogli.

"E' bello rivederti" sussurro a pochi centimetri dal suo viso mentre lui mi passa un braccio intorno alle spalle.

Il mio sorriso si allarga e chiudo gli occhi per unire le mie labbra alle sue in un bacio semplice, dolce e casto.

Poi mi appoggio al suo petto e il lungo viaggio ha inizio.

"Alison" sento sussurrare al mio orecchio e lentamente apro gli occhi.

"Mh, mi sono addormentata? Scusami tanto..." dico dispiaciuta alzandomi dal suo petto.

"Non ti preoccupare, mi sono addormentato anche io, e per il resto ho coccolato te e Felix" ridacchia e gli sorrido.

È sempre così dolce con me. Ci siamo conosciuti al secondo anno, alla fine in realtà, non ci siamo parlati per tutto l'anno e in effetti un motivo c'era... lui tassorosso e io serpeverde, l'unica pecca che ci distacca un po', era il ragazzo nuovo, quel giorno pioveva e io ero senza ombrello e da sola perchè mia madre era in ritardo per venirmi a riprendere in stazione, era impossibile usare un incantesimo in quel momento e lui si è offerto di condividerlo con me. Da quel momento non ci siamo più distaccati, abitando anche non troppo lontani siamo riusciti a incontrarci anche durante l'estate ogni tanto.

"Siamo quasi arrivati, dovremmo metterci le nostre uniformi" esclama e guardo fuori dal finestrino il treno frecciare fra le verdi colline con Hogwarts in lontananza.

"Va bene, ci vediamo dopo" rispondo lasciandogli un bacio sulle labbra e andandomi a cambiare.

Il tempo di indossarla e siamo arrivati ad Hogwarts, ma quando scendo dal treno la folla di ragazzi mi spinge via e non trovo Louis, perciò prendo la prima carrozza e salgo.

Eccomi qua, pronta per il mio sesto anno scolastico alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Quando arrivo al tavolo sorrido alla vista delle mie compagne di stanza, e le raggiungo sedendomi accanto a loro.

In mio sguardo cade sul tavolo dei tassorosso e quando finalmente intravedo Louis fare lo stesso ci sorridiamo a vicenda. La cena inizia e inizio a mangiare parlando con le mie amiche di come sono andate le nostre vacanze. Quando entrano i primini prestiamo attenzione esultando quando vengono assegnati alla nostra casa dal cappello parlante.

Ma poi la preside annuncia un nome e il silenzio cala nella sala, rimango stupita quando scopro che si tratta del ragazzo riccio del treno.

"Mattheo Marvolo Riddle" pronuncia il cappello parlante sorpreso, probabilmente di dover vedere per la seconda volta nella mente di un Riddle "Serpeverde!" annuncia subito dopo aver detto due paroline sulle problematiche che ha dato il primo.

Quindi mi state dicendo che, il riccio, è il figlio di Voldemort, sarà nella mia casa. Non ci posso credere.

Sorride e si incammina a testa alta al nostro tavolo per poi sedersi non molto lontano da me vicino a dei ragazzi che sembra già conoscere. Figli di ex mangiamorte che si sono consegnati in segno di pace, dicendo che erano stati costretti tramite la maledizione Imperius, io non gli credo.

Quando si volta verso di me non distolgo lo sguardo, cosa che lo sorprende, dato che tutti hanno abbassato la testa al suo sguardo, ma non io, io non ho paura di loro. Sorride divertito e mi fa l'occhiolino per poi voltarsi ad annuire al ragazzo di fronte a lui. Distolgo il mio sguardo e lo sposto sul mio piatto nel quale rimangono pochi residui di cibo, prevedo guai in arrivo.

N.a. - informazioni

Ciao a tutti! Ecco qua il primo capitolo:)
In questo libro Voldemort è già caduto. Potremmo dire di essere qualche anno dopo la seconda guerra magica. Quindi la preside sarà la professoressa Mcgranitt e non più Silente.

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