5.

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"Quindi vieni alla festa?" ride Grace e gli faccio una morfia "Un miracolo"

"Vengo con Louis, quindi niente cavolate chiaro?" dico voltandomi verso di loro che stanno cercando cosa mettersi stasera alla festa.

"Ancora peggio" fanno la faccia schifata.

Alzo gli occhi al cielo e gli lancio un cuscino, a loro non piace... Lo trovano... noioso. Ma se lo conosci non lo è, ma loro reputano noiosi tutti i tassorosso.

"Hai scelto che mettere stasera?" mi domanda Hanna mentre si prova un vestito allo specchio.

"Un vestito da suora sicuramente, con quel santo di Harrison" alza gli occhi al cielo Grace e stavolta mi ha fatto proprio arrabbiare.

"Ci vediamo quando smetterete di fare le stronze" dico andandomene e facendo un cenno di saluto con la mano.

"Dai Alison scherzavamo" sento dire quando chiudo la porta ma non gli do importanza.

Decido di raggiungere proprio quest'ultimo ma qualcuno mi si para davanti e sospiro, chi vuoi che sia...

"Buongiorno Alvarez" mi sorride il riccio con un sorriso smagliante.

È resistito un giorno a non darmi fastidio, che vuole ora.

"Ti avevo detto di lasciarmi in pace" ribatto.

"Quindi non posso neanche darti semplicemente il buongiorno?" Si finge offeso ma lo guardo senza rispondergli, semplicemente lascio che legga dalla mia espressione la risposta "Come vuoi" sbuffa poi togliendosi di mezzo e gli sorrido mentre me ne vado.

Raggiungo il dormitorio Tassorosso e faccio attenzione che nessuno mi veda entrare, perciò uso la parola d'ordine che ha usato Louis Giovedì ed entro tra le occhiatacce di alcuni tassorosso che evito e mi faccio strada fino al suo dormitorio dove busso.

"È permesso?" domando e quando sento avanti entro trovando un Louis intento a studiare qualcosa fra i, ad occhi credo sette libri che sta guardando fra quelli sul letto e quelli in aria.

"Ciao Aly, che ci fai qui?" domanda sorridendomi e spostando i libri sulla sua scrivania con un incantesimo.

"Avevo voglia di vederti" dico con voce triste mentre avanzo verso di lui e lo abbraccio.

"Qualcuna ha bisogno di coccole?" Ridacchia e annuisco contro il suo petto.

"Va bene, vieni" dice e mi volto mentre ci stendiamo abbracciarti.

Fa passare un braccio intorno alla mia vita e lo stringo con il mio mentre con l'altra mano mi accarezza i capelli.

Chiudo gli occhi e inspiro il suo profumo di muschio bianco sentendomi subito meglio.

"Non sai quanto mi manca camminare per le strade di Londra mangiandoci un gelato" esclamo ad un certo punto ricordando quest'estate.

"E a me non sai quanto manca andare insieme in canoa sotto il sole caldo e io che ti butto in acqua" ride e io con lui picchiettando leggermente sul suo braccio.

Decido di voltarmi rimanendo fra le sue braccia e lo guardo dritto negli occhi.

"Che c'è?" Mi domanda con il suo solito sorriso che amo.

"Niente io, sono felice di averti" accenno un sorriso mentre ammiro il mio ragazzo, i suoi capelli castani che gli ricadono sul viso coprendo leggermente i suoi occhi marroni.

Perciò delicatamente gli passo una mano sulla fronte per spostarli e lasciare la visuale dei suoi bellissimo occhi tutta per me.

"Vieni qui" sussurra per poi sporgersi e appoggiare le sue labbra sulle mie.

War of Heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora