2.

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Sono passate due settimane dall'inizio della scuola e tutto procede noiosamente, ho già fatto tutte le cose possibili ed immaginabili in questa scuola, come sempre. Lezioni, gli allenamenti di Quidditch di Louis, le passeggiate di Felix, ho scritto anche a mia madre come mi ha chiesto per evitare una strillettera come il primo anno. Per quanto io sia Serpeverde, non sono solita a stare con loro in quanto la metà sono tutti montati che seguono il gruppetto dei figli dei mangiamorte, inutile dire che Riddle ne è diventato subito il più popolare. Patetici.

"Tutto bene amore?" mi domanda Louis e mi volto a guardarlo riprendendomi dai miei pensieri.Ci stiamo dirigendo insieme in biblioteca per studiare Storia della Maglia, una materia per me al quanto noiosa ma Louis ci tiene molto.

"Si" gli porgo mezzo sorriso e rafforzo la presa sui miei libri che tengo stretti al petto.

Entriamo in biblioteca e salutiamo come sempre la bibliotecaria che ormai dopo tutti questi anni ci conosce bene e sa che veniamo sempre qui a studiare, sembra si sia anche un po' affezionata a noi. Ci sediamo al nostro solito tavolino che è ovviamente uno dei primi quando si entra e apro il libro alla pagina che mi indica Louis. Poi mi ci appoggio sopra sapendo già che inizierà a spiegarmelo indicandomi le cose dal suo come sempre. Sa già tutto a memoria ed è così tanto appassionato che ogni volta cerca di convincermi a studiare di più. Secondo me dovrebbe fare l'insegnate, gliel'ho anche detto diverse volte e infatti ha ammesso che non gli dispiacerebbe.

Ascolto tutto cercando di non addormentarmi perchè non voglio sentirmi in colpa, ci tiene proprio tanto, sa come sono fatta, ma cosa non si fa per le persone a cui si vuole bene? Ma una luce alle spalle di Louis cattura la mia attenzione. E non posso fare a meno di domandarmi da dove provenga, e se mi faccio distrarre da una cosa così stupida, immaginate quanto era interessante la spiegazione sulle guerre degli orchi.

"Mi son ricordata che ho bisogno di prendere un libro, torno subito" dico alzandomi senza guardarlo.

"Ma non ho finito" sbuffa lui ma sto già alzando.

Sorpasso i diversi scaffali fin quando non arrivo a quello da cui arrivava la luce e mi sorprendo quando non ci vedo nessuno. Eppure ero convinta che la luce arrivasse apposta verso di me, insomma che altro poteva aver creato quel baiore se non un oggetto puntato nella mia direzione? Aggrotto le sopracciglia e poi mi volto ma quando lo faccio vado a sbattere contro qualcuno che mi fa rimbalzare chiudendo gli occhi per lo scontro.

"Cerchi qualcosa?" mi domanda il ragazzo e alzo lo sguardo sorprendendomi che si tratti del riccio.

Non rispondo guardandolo dritto nei suoi occhi marroni, una tonalità molto più scura dei miei marroni tendenti al verde, i suoi sono quasi neri. Un sorrisino è stampato sul suo volto ancora in attesa che dica qualcosa che non riceverà. Faccio per sorpassarlo ma mi si para davanti bloccandomi di nuovo lastrada.

"Tu sei quella del treno giusto?" mi domanda ancora e sospiro alzando di nuovo lo sguardo sul suo che mi cercava.

"No ti sbagli, ora mi lasci andare?" domando guardandolo in attesa di una risposta ma compare solo un ghigno divertito sulle sue labbra.

Fa un cenno di accordo con la testa per poi spostarsi in modo che io riesca a passare e io alzo gli occhi al cielo andandomene. Se pensa di incantarmi si sbaglia. Se pensa che sono come le altre e che riceverà qualcosa da me si sbaglia, quegli stupidi trucchetti con me non funzionano. Io sto con Louis e sono felice. Ma perchè sto a dire questo? Bah.

"Il libro?" mi domanda Louis quando mi siedo e sgrano gli occhi.

"Ahm, non l'ho trovato..." mento e gli sorrido "Dai finisci di spiegarmi" aggiungo infine e riprendere subito senza farselo dire due volte come se non aspettasse altro.

Quando finalmente finiamo torno in camera mia e mi butto sul letto distrutta. Mi è sembrato di fare lezione tutto il giorno, voglio bene a Louis ma non sopporto quando vuole iniziare a spiegarmi ogni materia. Soprattutto di Venerdì!!

"Hey Alison" mi saluta Hanna entrando in camera mia e gli faccio un cenno con la mano "Stasera i Corvonero organizzano una festa, ci vieni?" mi domanda andandosi a sedere sul suo letto, ovvero quello accanto al mio.

"Non penso proprio" rispondo semplicemente.

"Ma non sei venuta neanche alla scorsa" si lamenta con voce stridula e mi massaggio le tempie.

"Ho mal di testa" uso come scusa visto che in realtà non lo è perchè ho già un po' male.

"Peccato, ci viene anche quel figo di Riddle" dice e inspiro sonoramente.

"Un motivo in più per non venirci" dico a denti stretti alzandomi a guardarla con una smorfia.

"Vuoi dire che non ti intriga neanche un po'?" ridacchia lei incredula mentre si sistema i capelli dal suo specchio.

"No, neanche un po', è il figlio di Voldemort te lo ricordo, nel caso te lo fossi persa o dimenticata, perchè io non me ne scordo affatto" mi lamento alzandomi dal letto e andando a posare i libri nel mio baule al fondo del letto.

"E' morto Alison, fattene una ragione" ribatte ma scuoto la testa per poi andare in bagno.

Ho bisogno di una doccia rinfrescante. Perciò mi lego i capelli in una crocchia e lascio che l'acqua tiepida, visto che fa ancora abbastanza caldo, mi rilassi i muscoli e chiudo gli occhi.

Ma li riapro immediamente quando l'immagine di Mattheo Riddle, quando i suoi occhi erano miei oggi in biblioteca, mi appare in mente.

Di scatto chiudo immediatamente l'acqua ed esco avvolgendomi in un asciugamano per il corpo.

"Sbrigati Alison, ho fame!" sbraita Hanna e alzo gli occhi al cielo "Arrivo" urlo di rimando per poi finire di prepararmi in fretta.

War of Heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora