58.

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Oggi è una di quelle giornate, la quiete dopo la tempesta. Il sole brilla in cielo e il lago nero è tranquillo.

Ultimo giorno di scuola, o meglio dire... ultima mattinata.

Per questo io e Mattheo ci siamo svegliati all'alba per andare ad ammirarla. Abbiamo preso un telo e l'abbiamo steso sulla collina più alta.

Siamo stesi abbracciati ad ammirare le sfumature di arancione che si mischiano col cielo azzurro.

E quando sorge dal lago nero è uno spettacolo.

"È bellissimo non è vero?" domanda calmo e annuisco "È perfetto" dico guardandolo e mi sorride per poi posare un bacio sulle mie labbra.

"Alison, devo parlarti" dice e lo guardo confusa "Ti avevo già accennato che volevo portarti in un posto, ed è arrivato il momento"

Annuisco e ci alziamo, mi prende per mano e mi accompagna fino alla distesa di ciliegi fioriti, sono stupendi.

"È questo il posto?" domando e annuisce "Ti ricordi il giorno che ci siamo incontrati qui? Alla sera ti posai un fiore al tuo posto e tu lo regalasti alla tua amica" dice e rido annuendo "Me lo ricordo bene"

"E ti ricordi la prima volta che ci siamo visti?" Il mio sorriso scompare al ricordo di lui che si faceva una nel vagone che io e Louis prendevamo sempre "Si" dico a tono duro facendolo sorridere divertito.

"La verità è che sul treno non è stata la prima volta che ci siamo visti" dice e lo guardo stupita mentre raccoglie un altro fior di ciliegio "Che vuoi dire?"

"Ho diciamo frequentato anche io il primo anno qui" mi rileva e spalanco anche la bocca.

"Non è possibile, come facevo a non saperlo?" domando confusa non avendo il minimo ricordo di lui.

"Perché non la frequentavo regolarmente, partecipavo solo ogni tanto, poco volte venivo ad Hogwarts in tutto l' anno. Quando Piton diventò preside" spiega rigirandosi il fiore fra le dita.

"Non ero neanche stato smistato, stavo per lo più in disparte con Draco, Draco Malfoy, era un mangiamorte all'epoca, come i suoi genitori, affianco a mio padre" sospira per poi alzare lo sguardo su di me.

"Fatto sta che ricordo di una ragazzina che una volta si ribellò , venendo torturata in seguito, fui io a fermarlo, era quasi svenuta e la portai in infermeria"

"Quando gli altri scoprirono di me finita la guerra mi minacciarono e dovetti scappare..."

"Perchè mi stai dicendo questo?" domando e mi sorride "Penso tu sappia chi fosse quella bambina Alison, lascia che ti mostri"

Si avvicina a me e appoggia le sue mani sulle mie tempie.

Guardo i suoi occhi e un color azzurro chiaro li attraversa illuminandoli fino ad arrivare ai miei.

Ricordi di Mattheo Riddle

Percorro i corridoi bui di questa scuola ormai senza vita, spenta, senza magia.
Controllo che non ci sia nessuno nei paraggi, vorrei evitare un'altra punizione da mio padre... ho rischiato già tanto così oggi.

Entro in infermeria e per fortuna madama Chips non c'è. Mi avvicino al suo lettino e la guardo mentre dorme, i capelli mossi di un castano scuro le incorniciano il viso dolce. L'unica cosa del suo corpo rimasta intatta, fasciature le coprono il corpo. Quel maledetto schifoso l'ha torturata senza pietà, l'avrebbe quasi uccisa se non lo avessi fermato. Afferro la sua esile mano e la apro con la mia, le poso un fiore di ciliegio che ho raccolto io stesso, uno dei pochi vivi rimasti ormai... sono stati quasi tutti sterminati. Lei è così pura, un fiore di ciliegio in mezzo a tutta questa morte, come la luce al fine di un tunnel buio, come un petalo nella tempesta.

"Abbi cura di te" le dissi spostandole una ciocca dal viso.

La ammirai un ultimo secondo, prima di smaterializzarmi e tornare da mio padre.

Sbatto le palpebre un paio di volte e Mattheo si stacca da me chiudendo gli occhi.

"Perché non...non mi hai detto niente... io, mi chiesi sempre chi fu stato, mi dissero che non lo sapevano, un ragazzo riccio, di cui nessuno sapeva niente"

"Perche avevo molta paura all' epoca, volevo mollare tutto, ma ho visto in te quella luce, che mi sono portato sempre dietro. Pensavo, se lei ce l' ha fatta, posso farcela anche io che sono un uomo" sorride e ormai siamo entrambi con gli occhi lucidi.

"Non ero sicuro fossi tu... ma poi tutto si è collegato, questo per dirti che" si morde il labbro e gli afferro le mani nelle mie.

"Ti prego Mattheo, dimmelo" lo imploro e sorride.

"Sei la donna della mia vita Alison, la mia stella polare"

"Per questo ora, non mi pento di fare questo" sorride e lo guardo stupita, confusa e felice.

Afferra dalla sua tasca il mio anello e mi porto la mano al collo, quando me l'ha tolta?

"L'ho presa mentre dormivi" ghigna per poi inginocchiarsi e mi porto una mano alla bocca.

"Non posso chiederti di sposarmi, almeno non ancora, non posso chiederti di stare con me per tutta la vita, ma ti chiedo per favore, di stare con me e solo con me finché non ti stancherai e mi caccerai, ti prego si il mio fiore di ciliegio in questa vita tormentata, la mia quiete nella tempesta, colei che mi guida" il mio labbro inizia a tremante e il naso a pizzicare mentre gli occhi mi si inumidiscono di nuovo lasciando scivolare una lacrima sulla guancia.

"Non mi stancherò mai di te, non pensarlo minimamente Mattheo, io ti amo, il mio cuore è tuo" dico e mi sorride baciandomi la mano per poi mettermi l'anello al dito.

Gli salto addosso e ride accogliendomi fra le sue braccia facendomi girare sotto i petali di ciliegio che ci volano addosso.

"Ti amo Alison, con tutto il cuore" dice posandomi ma tenendomi comunque a sè.

Sorriso prima di riunire le mie labbra alle sue in un dolce, bacio, pieno di amore.

N.a.

Eieiei, colpo di scena vero? :) il prossimo è l'ultimo capitolo, è un epilogo <3

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