30.

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"Mh prova questo Alison, è buonissimo" esclama Louis prima di farmi assaggiare un'involtino, lo mastico un po' e poi annuisco "molto buono"

"Allora come sono andate le tue lezioni oggi?" Domanda e faccio spallucce "Niente di che, ho consegnato il compito di astronomia, la tua?"

Fa spallucce anche lui per poi sorridermi "Niente di che"

Finito di mangiare saluto Louis e raggiungo le mie amiche che mi fanno segno di seguirle prima di uscire dalla sala Grande per dirigerci al nostro dormitorio.

"Allora con Louis... è definitivo ora che lo avete fatto?" domanda Grace e sospiro.

"Penso...penso di si..io..." provo a dire mentre percorriamo il corridoio e sbuffo.

"Va bene tranquilla, non dobbiamo parlarne per forza ora" mi rassicura Hanna appoggiandomi un attimo la mano sulla spalla.

"Comunque come vi ho detto ho parlato con Mattheo e gli ho detto di non vederci più, e la presa più che in parola visto che non si è presentato a lezione"

Ma poi uno strano verso proviene dalla sala comune e ci guardiamo sgranando gli occhi, quando entro mi blocco stupita a vedere Charlotte a cavalcioni su Mattheo sul divanetto mentre lui gli tempesta il collo di baci.

Ma sul serio?

Qui in sala comune?

Mi precipito da loro piazzandomi a lato del divano, ma non sembrano intenzionati a fermarsi, come se io non fossi lì. Lui le passa le mani sui fianchi mentre lei è completamente appollaiata sul petto di lui. Distolgo lo sguardo per un momento..

"Riddle" lo chiamo con un fil di voce ma niente, perciò decido di provare più forte "Mattheo!"

Solleva finalmente la testa dal collo della ragazza e mi guarda freddo.

"Mattheo possiamo parlare?" domando e fa un cenno alla ragazza che se ne va guardandomi vittoriosa.

"Veloce Alvarez, mi aspetta per finire" dice mentre la guardo sorpassare le mie amiche con una spallata e poi scompaiono nel corridoio mentre Hanna trattiene Grace dallo strapparle i capelli.

"Allora?" Brontola e mi volto a guardarlo ma mi tocca inclinare la testa perché si è alzato in piedi mentre ero distratta.

"Te la sei portata a letto?" domando diretta guardandolo negli occhi ma lui si guarda annoiato intorno.

"Che importa" fa spallucce "Tu hai il tuo ragazzo che ti soddisfa no? Io ho la bonbon" mi guarda un secondo con un finto sorriso e poi se ne va.

Stringo forte i pugni e inspiro per evitare di corrergli dietro. Ha ragione, perché dovrebbe importarmi che va a letto con lei? Io ho il mio ragazzo...

Sospiro e torno in camera mia buttandomi sul mio letto sotto lo sguardo curioso delle mie amiche.

Mi volto di lato dandogli le spalle e afferro il secondo cuscino stringendomelo fra le braccia.

"Allora...?" Domanda Grace sedendosi dietro di me passandomi una mano rassicurante per il braccio.

"Va a letto con quell'oca" dico per poi soffocare la faccia nel cuscino.

"E... per te è un problema?" Domanda ancora mentre si stende e mi abbraccia a sè.

Non so che rispondere.. o lo so ma non voglio ammetterlo.

"Se così fosse dovresti dirglielo Alison... dirlo a entrambi, prendere la tua decisione" dice con voce calma e ferma accarezzandomi i capelli ma io scuoto la testa.

"Oh la mia piccola Alison, passerà" sussurra per poi addormentarci abbracciate.

...

Alla fine quando ieri pomeriggio ci siamo risvegliate era quasi ora di cena, perciò siamo semplicemente andate ma io ho evitato tutti e tutto, non ho mangiato proprio niente. Infatti stamattina ho la pancia che brontola.

Stasera ci sarà una festa nella sala comune serpeverde, Louis non vuole venire per prepararsi per la partita che ha domani contro i Grifondoro, ma io ho promesso alle mie amiche che ci andrò per tirarmi su di morale.

Per il momento sto correndo con loro in sala grande per la colazione che sto morendo di fame.

Sono esausta sinceramente, non ho quasi chiuso occhio ieri notte per aver dormito al pomeriggio, ma per fortuna è sabato e posso dormire in santa pace oggi.

Una volta entrate ci avviamo verso il nostro tavolo ma una spallata mi fa andare a sbattere contro Grace. Mi volto incazzata verso il colpevole e mi incazzo ancora di più quando vedo che si tratta di Mattheo. Figurati chi altro.

"Riddle!" Urlo arrabbiata attirando l'attenzione di troppe persone.

Ma lui non mi calcola e prosegue dritto andandosi a sedere accanto ai suoi amici. Ora basta non può riniziare a fare così, a rendermi la vita insopportabile.

A passo svelto mi avvicino a lui posizionandomi alle sue spalle, non mi frega se i suoi amici assistono.

"Mattheo non ti chiamerò un'altra volta, perciò voltati" scandisco bene ogni parola ma lui continua ad evitarmi iniziando la sua colazione.

L'adrenalina si impossessa di me e spingo Ralph per far passare una gamba fra lo sgabello e il tavolo per sedermi a cavalcioni, poi afferro il suo coltello e con un rapido, sicuro e forte gesto lo pianto nel tavolo a pochi centimetri dal suo polso.

Lo guardo fisso furiosa mentre smette di masticare e si volta a guardarmi con uno sguardo di puro fuoco.

"Ora ho la tua attenzione, Riddle?" domando e rimane immobile, in silenzio continuando a tenere i suoi occhi spenti nei miei pieni di rabbia.

"Se tu pensi di tornare a tormentarmi ti sbagli di grosso perché non te lo permetterò Mattheo, non di nuovo" sono le mie uniche parole prima di alzarmi e correre fuori dalla sala incazzata, addio colazione pure ora.

"Alison aspetta" gli sento dire afferrandomi per un polso ma mi strattono via, gesto inutile perché tre secondi dopo lo riaffera e mi fa voltare.

"Cosa vuoi ancora? Spingermi a terra? Deridermi? Cosa Riddle?" Domando alzando la voce e avvicinandomi a lui dalla rabbia.

Abbassa lo sguardo sulle sue scarpe e sospira "mh, vorrei tu mangiassi qualcosa... hai saltato la cena ieri"

Lo guardo stupita socchiudendo le labbra, tra tutte le cose che poteva dirmi questa non me l'aspettavo...

Ma non gliela do vinta "Lasciami in pace" dico guardandolo negli occhi per poi andarmene.

Starò a digiuno a colazione pranzo e a cena pur di non fare come mi dice.

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