13.

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Le lezioni procedono noiosamente e io non faccio che giocherellare con la mia piuma, sono un po' nervosa. Sabato sera ho provato a parlare con Mattheo dopo il picnic ma mi ha respinta con un 'ho da fare Alvarez' poi ha continuato ad evitarmi per tutto il giorno Domenica, se lo incrociavo cambiava strada o semplicemente camminando dritto sorpassandomi come se io non fossi lì. Non fraintendete, sono felice che non mi rompa e faccia innervosire, rimane pur sempre l'ultima persona al momento con cui vorrei avere a che fare, il mio odio per lui non è di certo sparito perchè abbiamo preso un po' di confidenza, era solo un attimo di debolezza tutto qua.

Quando la campanella dell'ultima ora suona faccio per uscire ma qualcuno mi da una spallata sorpassandomi e mi volto incazzata per urlargli contro ma mi blocco e mi arrabbio ancora di più quando vedo che è Mattheo.

Sento il calore della rabbia colorarmi le guance e decido di seguirlo, quando scompare dietro l'angolo mi muovo a corrergli dietro e appena lo raggiungo mi posiziono davanti a lui sbarrandogli la strada.

Lui mi guarda male e freddamente per poi sorpassarmi facendo un tiro dalla sua sigaretta, ma io lo spingo per un braccio facendolo andare a sbattere contro il muro.

"Ma che cazzo fai?" impreca guardandomi storto e io mi posiziono davanti a lui portandomi le braccia al petto.

"Mi stai evitando?" domando in modo chiaro guardandolo dritto negli occhi.

"Perchè, ti importa?" domanda con un ghigno divertito per poi fare un altro tiro dalla sua sigaretta.

"Niente affatto" rispondo subito e lui scuote la testa.

"E allora perchè me lo stai chiedendo?" domanda e io abbasso lo sguardo schiudendo leggermente le labbra per la sorpresa di non saper cosa ribattere.

"Come pensavo. Allora, col tuo amichetto?" domanda e ritorno con lo sguardo sul suo.

"Cosa?"

"Pare che vadano bene le cose tra voi, immagino tu non glielo abbia detto" dice e annuisco "Vanno benissimo" replico subito per poi rimanere entrambi in silenzio a guardarci negli occhi.

"Ho da fare Alvarez, togliti dai piedi" dice infine spingendomi per liberarsi e andarsene.

Emetto un mezzo ringhio di rabbia e mi incammino dalla parte opposta.

Corro in camera mia e sbatto la porta alle mie spalle lanciando la borsa ai piedi del letto.

Inizio a fare avanti e indietro per la stanza con le braccia incrociate.

Non so perchè mi sento così su di giri, diamine, che casino. Prendo un bel respiro per poi uscire e andare alla ricerca di Louis. Provo subito in biblioteca ma non c'è, allora poi chiedo fuori dal loro dormitorio e infine, in sala grande ma niente, ma poi ricordo, che stupida aveva allenamento! Mi porto una mano alla faccia sbattendocela contro.

Corro fuori e quando arrivo lo vedo discutere con Mattheo e sgrano gli occhi raggiungendolo di corsa.

"Hey che succede?" domando aggrappandomi velocemente al braccio del mio ragazzo e guardando entrambi.

"Avevamo allenamento ma i Serpeverde se ne sono usciti che hanno ottenuto un permesso per prendere il campo per loro oggi" sbuffa guardando male Mattheo che sembra ancora più incazzato di lui e non mi sembra sia tutto qui.

"Dividetevi il campo no?"domando e Louis scuote la testa.

"No o sapranno le nostre strategie, comunque ormai è tardi" esclama per poi staccarsi da me incazzato stupendomi.

"Hey Louis dimmi un po', come sta Danielle?" domanda ad un certo punto Mattheo e deglutisco guardandolo male.

"Non so di chi tu stia parlando" risponde lui preoccupato.

"Ma come, lei mi ha parlato molto di te" risponde con un ghigno divertito non distogliendo lo sguardo da Louis neanche un secondo.

"L'ho aiutata a studiare un paio di volte, niente di più" risponde lui ma Mattheo ride a ciò.

"Ah quindi ora sai chi è"

"Okay ora finitela!" mi intrometto io guardando prima uno e poi l'altro mettendomi in mezzo.

"Vado a farmi una doccia" esclama il mio ragazzo prima di avvicinarsi a me "Ci vediamo dopo" sussurra per poi lasciarmi un bacio sulle labbra senza distaccare gli occhi da Mattheo che fa lo stesso incazzato.

Guardo Louis entrare negli spoiatoi e quando mi rivolto Mattheo è già sparito. Oh no con lui non ho finito! Corro verso l'ingresso della scuola sul retro e appena lo individuo lo riblocco afferrandolo per un braccio ma devo fare un passo indietro quando si volta di colpo scontrandosi col mio corpo.

"Mi spieghi che cazzo era quello?" quasi urlo guardandolo arrabbiata negli occhi.

"Mi spieghi perchè continui a farti prendere per il culo da quello? Datti una svegliata ragazza" urla scioccandomi.

"Senti, il fatto che tra noi c'è stata un po' di confidenza, un momento debole, non significa che ora ti puoi intromettere così nella mia relazione" ribatto visto che mi sta facendo innervosire.

"Ci siamo baciati Alison" scandisce bene le parole "Non che a me importi più di tanto, sai con quante scopo ogni giorno? Ma almeno loro sanno che dopo quella notte è finita, tu vuoi continuare a farti prendere per il culo da lui?" esclama tutto di seguito stupendomi e la cosa fa leggermente male.

"Tutta questa conversazione non ha un minimo di senso. E' stato solo un bacio Mattheo, proprio come hai detto tu, perciò non vedo perchè rovinare la mia relazione per questo, hai sentito pure tu, l'ha solo aiutata a studiare. Io ti odio Mattheo!" dico scandendo bene le ultime parole.

Fa una smorfia abbassando gli angoli della bocca annuendo "Bene, allora vattene, cosa ci fai a perdere tempo qui con me se mi odi e basta?" domanda e scuoto la testa irritata, ha ragione, che ci sto a fare.

"Bene" esclamo e mi giro per andarmene, faccio qualche passo in avanti per tornare da Louis ma mi sento afferrare per il braccio ed è un secondo che la mia schiena sbatte in mezzo al muro di due colonne e le labbra di Mattheo sono di nuovo sulle mie.

Si stacca e mi guarda negli occhi per poi tornare sulle mie labbra e io mi lascio andare al suo tocco su di me, Mi afferra per il collo con una mano mentre l'altra la stringe dietro alla mia schiena in modo che il mio petto aderisca perfettamente al suo. Quando le nostre lingue finalmente si incontrano giocano fra di loro impazzienti di assaporarsi. Avvolgo le mie braccia intorno al suo busto stringendo e ansimando quando passa a succhiarmi la pelle del collo.

Poi riposa il suo sguardo nel mio che si perde nelle sue iridi marroni mentre siamo entrambi con il fiatone.

"Anche questo era solo un bacio?" domanda mentre siamo persi l'uno negli occhi dell'altro e deglutisco.

Mi lascia andare e mi guarda ancora mentre lentamente si allontana da me per poi andarsene.

Mi lascio cadere contro il muro e scivolarci giù con il cuore a mille e le labbra socchiuse per il respiro irregolare.

Che diavolo sto combinando? Mi chiedo portandomi le mani alla testa.

N.a.

Ciao a tutti! Come state? Mi chiedevo come state trovando la storia? All'inizio può essere un po' così, come tutti gli inizi secondo me del resto, ma piano piano stiamo entrando nel vivo ;) Spero davvero che vi piaccia!

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