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27 Maggio

"Signora preside non è possibile che non ci sia nessuna traccia di lui, sono tre mesi che è sparito e i suoi uomini che diavolo hanno fatto?" faccio avanti e indietro davanti alla scrivania del preside.

"Signorina Alvarez, la prego si sieda, hanno cercato ovunque-"

"Non abbastanza!" urlo sbattendo i palmi sulla scrivania facendo cadere alcune stratuette.

Il silenzio arieggia nella stanza, si sente solo a malapena il brusio di alcuni quadri che discutono di quanto io sia irrispettosa, ma non mi frega niente di cosa pensano.

"Ma, c'è la possibilità che sia stata una sua scelta di non tornare e di non voler essere trovato"continua la frase che ho interrotto e sospiro chiudendo gli occhi.

Riprendo a camminare afferrando il mio ciondolo portandomelo alle labbra. Ho messo l'anello che mi ha dato Mattheo come collana, per paura di perderlo, è troppo prezioso.

Mi volto un'ultima volta verso la Mcgranitt "Se non riusciranno a trovarlo loro, dovrò andare io, e questa volta non mi fermerete, mi sono esercitata abbastanza da poter superare le vostre guardie proprio sotto il loro naso" dico con tutta la calma del mondo guardandola negli occhi per poi uscire.

Esco dalla stanza e vedo Brady aspettarmi contro il muro mentre si fuma una sigaretta. Si volta a guardarmi e mi sorride venendomi incontro.

"Com'è andata?" domanda e scuoto la testa per poi lasciarmi cullare dalle sue braccia.

Flashback

Ormai ho perso il conto di quanti giorni sono chiusa qui dentro, mi sono praticamente trasferita nella camera di Mattheo, almeno qui posso ancora sentire il suo profumo, lo sento quando dormo, fra le sue coperte fredde senza lui a scaldarle, lo sento nelle sue felpe che indosso tutto il giorno, lo sento anche quando mi lavo i denti usando il suo dentifricio alla menta, che mi piace tanto, mi piaceva...tanto... quando mi baciava. Ho curiosato un po' in giro, sperando di trovare qualche indizio su dove possa essere, ma niente, solo qualche pacchetto di sigarette di scorta e un libro, che rileggo ogni sera prima di andare a dormire, quando riesco, a dormire, e non mi ritrovo a piangere tutta la notte, lo leggo per calmarmi, non sapevo leggesse, probabilmente è anche l'unico libro che ha... Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata trovare i suoi appunti scolastici, o meglio dire metà appunti e metà miei ritratti. Li ho lasciati sulla scrivania per sorridere ogni volta che passo.

Ho indossato una sua tuta e mi sono messa a letto, ma il magone mi è salito anche questa volta... basta non voglio più sentire dolore, afferro il suo cuscino e lo stringo forte a me... inalo il suo profumo e mi sento leggermente meglio, chiudo gli occhi ed immagino sia lui, ma non lo è, e le lacrime ripartono. Provo a soffocarle nel cuscino ma sono ancora troppo forti.

Un rumore però attira la mia attenzione, qualcuno sta bussando alla porta, non, non è mai successo da quando sono qui, neanche Grace è venuta, gliel'ho chiesto io, ogni tanto ci parlo, delle poche volte che esco dalla stanza per andare a lezione, vorrebbe aiutarmi ma sono io a respingerla, non voglio farle sopportare quello che sto sentendo.

E se.. fosse lui?

Corro subito verso la porta e la spalanco, due occhi azzurri si fissano sui miei, non è Mattheo...

Non dico niente e rimango a guardarlo immobile, piccolina nella felpa grande nera di Mattheo con dei pantaloncini un po troppo corti ora.

"Mh, posso entrare?" domanda e scuoto la testa "Va bene... e tu puoi uscire un attimo?" domanda ma non rispondo continuando a guardarlo mentre stringo la maniglia della porta.

"Alison ti prego, è una settimana che ti sento piangere... voglio solo aiutarti, mettiamo i nostri divari da parte, okay?" domanda Brady e sospiro per poi chiudermi la porta alle spalle.

Mi porge la sua mano e la guardo incerta, non la accetto e lui annuisce facendomi cenno di seguirlo.

Entriamo nella sala comune dove ad illumire la stanza c'è solo il grande fuoco del camino e le vetrate che mostrano il fondale del lago nero illuminato dai raggi della luna.

Si siede sul divanetto e mi fa segno di fare lo stesso, ma prendo posto dalla parte opposta sedendomi a gambe incrociate verso di lui. Non mi fido, l'ho sempre odiato, e probabilmente ho sbagliato come con Mattheo e gli altri.

Lo guardo mentre versa del the e me lo passa "Grazie" sussurro e mi sorride.

"Voglio raccontarti una cosa"dice e annuisco sorseggiando il mio the alla pesca.

"Conosco Mattheo da molto tempo, è uno dei miei migliori amici, è vero non ci siamo visti per molto tempo, ma quando è tornato è come se non fosse mai andando via" dice sorridendo nel vuoto "Quando eravamo piccoli giocavamo spesso insieme, litigammo anche per una bambina, per questo poi Ralph si legò di più a lui, ma comunque rimanemmo sempre uniti"

Si volta a guardarmi e io faccio lo stesso "Questo per dirti che non sei l'unica a soffrire, e che forse è arrivato il momento di mettere l'odio da parte e sostenerci a vicenda" dice tranquillo, con un velo di dolore nello sguardo. Annuisco e lui sorride leggermente "Bene" dice per ultima cosa prima di finire entrambi il the fissando il fuoco.

Fine FlashBack

"Vedi che tornerà Alison, lo cercheremo insieme" dice stringendomi a se accarezzandomi i capelli per poi lasciarmi un dolce bacio sulla testa "Andiamo"

dice prendendomi per mano dirigendoci verso la sala grande, ma non ho voglia ne mi muovermi ne di camminare.

Osservo il cielo fuori mentre passiamo da fuori il cortile, ma mi blocco nel bel mezzo del corridoio guardando la pioggia cadere e io cado con essa.

La mia mano lascia quella di Brady e piano piano mi lascio cadere, ma lui me lo impedisce afferrandomi e stringendomi a sè "Oh Alison lo so, lo so" dice mentre piango sul suo petto e cerca di calmarmi.

Ma poi un brusio cattura la nostra attenzione e una cerchia di persone si raduna nel cortile. Perchè mai dovrebbero correre tutti in cortile sotto alla pioggia.

È lui?

Cosa gli è successo?

Un brusio di persone inizia a mormorare e mi volto a guardarli asciugandomi le lacrime.

Guardo per un attimo Brady e poi corriamo in mezzo alla folla, cerco di farmi spazio fra la marea di persone che si accalca, qualcuno grida aiuto alla ricerca dei professori, e quando notano che sono io a farmi strada mi aprono un varco lasciandomi la strada libera.

In quel momento il mio sguardo cade su un corpo, steso a terra in mezzo alla folla svenuto mentre l'acqua gli cade addosso.

Mattheo...

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