6.

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Lentamente apro gli occhi e mi volto verso la sveglia, sono già le 8 e mi devo ancora lavare e fare colazione.

Sbuffo e mi butto praticamente giù dal letto per entrare in doccia e lasciare che l'acqua mi svegli dandomi le energie necessarie per la giornata. 8,40 Dio sono lentissima a lavarmi. Indosso velocemente la camicia e la gonna legandomi la cravatta intorno alla mano, la metterò dopo. Afferro la mia borsa e corro fuori fino a lezione di Pozioni. Quando entro sono le 8,58 e sospiro per avercela fatta.

Vado al mio posto e aggrotto le sopracciglia quando vedo Mattheo venirsi ad appoggiare al mio tavolo guardando fisso qualcosa e indicandomi.

Quando abbasso lo sguardo sgrano gli occhi. Ho abbottonato la camicia solo per metà o forse si sono aperti correndo non ne ho idea. Velocemente mi porto le mani ai bottoni e la chiudo in fretta sotto allo sguardo di Mattheo che ghigna divertito.

"Che bel buongiorno Alvarez" mi fa l'occhiolino e lo fulmino con lo sguardo "Quella la sai mettere? Dovrebbe andare al collo sai?" Dice ironico e alzo gli occhi al cielo.

"Ma davvero? Io pensavo andasse attorcigliata alla mano per prenderti a pugni" dico guardandolo stupita.

Accenna un leggero sorriso prima di avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare "Ti piacerebbe" per poi andarsi a sedere al bancone dietro di me.

Inizio a mettermi la cravatta e sorrido quando vedo entrare Louis porgendomi un caffè "Sei un angelo" lo ringrazio e cerco di berlo il più in fretta possibile mentre il professor Lumacorno si prepara.

Le lezioni proseguono bene, solo qualche sguardo minaccioso fra Louis e Mattheo che mi infastidisce.

"Ci vediamo dopo?" domando a Louis finita anche l'ultima lezione e annuisce lasciandomi un bacio sulla guancia e andandosene.

Lo guardo sorridente che se ne va ma sparisce quando sento una voce alle mie spalle "Ma per favore, e quello lo chiami un saluto?" blatera Mattheo e mi volto a guardarlo dritto negli occhi.

"E a te che importa?" domando e fa spallucce "Niente niente"

"Solo che, io la mia ragazza la saluterei così "dice prima di prendermi in alla sprovvista alla vita e farmi scontrare con il suo petto ma io per la sorpresa appoggio le mie mani sul suo petto per bloccarlo, ma risulta inutile visto che in una frazione di secondo le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie facendomi sgranare gli occhi dal disagio della situazione

"Okay frena frena frena Riddle, ho capito" dico allontanandomi dal suo viso e con un ghigno divertito mi lascia andare facendomi indietreggiare di qualche passo per il colpo.

Ma imbranata come sono cado a terra emettendo un leggero gemito di dolore. Mattheo trattiene una risata e io lo guardo male.

"Ops" sussurra porgendomi la mano ma io la ignoro completamente alzandomi e riaffermando la borsa per poi andarmene ignorando i suoi tentativi di continuare il discorso.

Discorso inutile fra l'altro! Non mi interessa come saluterebbe la sua ragazza. Tanto per come fa non penso ne avrà una tanto presto.

Cammino via a passo svelto arrabbiata ed entro in camera mia dove trovo le mie compagne di stanza che fulmino subito con lo sguardo.

"Non puoi avercela con noi per sempre" sbuffa Grace.

"Posso eccome, dopo tutto quello che è successo avete avuto il coraggio di farvi entrambe il mio peggior nemico!" Gli sbraito contro.

"Calmati Alison" interviene Hanna ed emetto un mezzo urlo ringhio arrabbiata prima chiamare Felix e uscire di nuovo.

Ho bisogno di una camminata nel bosco.

Sbraito ancora furiosa e poi mi lascio cadere contro la corteccia di un albero incrociando le braccia al petto.

"Il posto è già occupato" esclama una voce spaventandomi dato che ero persa nei miei pensieri.

"Ancora tu? Non è possibile!" urlo alzandomi e andando dall'altra parte del tronco trovandoci Riddle intento ad accendersi una sigaretta.

"In mia difesa sono arrivato prima io" fa spallucce e sospiro lasciandomi cadere contro il tronco di fronte a lui.

Mi guarda attentamente e io faccio lo stesso con lui, non so perché ma mi ritrovo a cercare di capirlo.

"Fammi capire, prima mi odi, e poi non smetti di fissarmi?" Chiede sorridendo e faccio roteare gli occhi iniziando ad accarezzare Felix che si posiziona fra le mie gambe allungate e incrociate.

"Ti odio ancora, ti sei fatto le mie migliori amiche, insieme come se non bastasse!" Ribatto facendolo ridere.

"Io non ci trovo niente da ridere sai!" Sputo fuori, ormai ho preso il via a parlare e non mi ferma più nessuno.

"Comunque, tu mi odi anche per altro, ma non vuoi dirmi perché" dice facendo un altro tiro dalla sua sigaretta e osservo come se la porta alle labbra, accorgendosene me la porge ma rifiuto con la testa.

"Giusto, non vorrai mica che il tuo fidanzatino scopra che ti sei fatta un tiro" fa roteare gli occhi ma non rispondo voltandomi semplicemente a guardare il cielo e le nuvole che in questo momento stanno coprendo il sole.

"Allora... vuoi dirmi perché mi odi? O almeno come ti chiami?" domanda con un tono di voce tranquillo e, gentile in confronto al solito.

"Sei il figlio di Voldemort" esclamo e quando una risata esce dalle sue labbra mi volto a guardarlo fulminandolo.

"Potrai odiare lui, per quello che ha fatto, ma non me" risponde seriamente.

"E perché mai?" Insinuo continuando a sostenere il suo sguardo.

"Perché non sono mio padre" ribatte facendo un altro tiro "Anche se ho ereditato gli aspetti migliori" mi sorride facendomi l'occhiolino e alzo gli occhi al cielo trattenendo un sorriso.

"Bene, è ora che io vada" dice buttando atterra i residui della sua sigaretta alzandosi e porgendomi la mano che dopo un attimo di esitazione accetto.

Ma poi i miei occhi finiscono nei suoi e per un secondo mi ci perdo "Allora me lo vuoi dire come ti chiami?" Sussurra dolce e inspiro ed espiro rumorosamente.

"Alison" pronuncio solamente e il mio sgaurdo cade sul sorriso che si forma sulle sue labbra.

"Non è stato così difficile vero? Alison" esclama "Ed ho anche ricevuto risposta a due domande, la cosa mi stupisce, che dici staremo facendo progressi?" scherza e lo spingo leggermente per poi trattenere un sorriso "Ti piacerebbe" sussurro guardandolo dritto negli occhi come ha fatto lui stamattina e ghigna guardandomi in modo persuasivo ma io mi allontano e dopo un ultimo sgaurdo me ne vado seguita da Felix.

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