20.

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Lentamente apro gli occhi e mi tiro su con la schiena sgranchiendomi il collo. Dio dormire sul divano della sala comune Serpeverde non è così comodo, soprattutto per il collo... non me la sentivo di vedere Grace dopo lo scontro di ieri perciò l'unico posto in cui potevo andare era questo, ma devo farmi forza e parlarle.

Rindosso le scarpe e lentamente percorro la strada che mi porta alla mia stanza, con molta calma per rimandare il più possibile l'incontro.

Ma quando arrivo davanti alla porta prendo un bel respiro prima di afferrare la maniglia e abbassarla lentamente.

Quando entro sento il rumore della doccia e la stanza è vuota, segno che si sono già alzate entrambe, ma poco dopo Grace esce dal bagno intenta a indossa la sua camicia scolastica, appena mi vede si blocca sul posto guardandomi dritta negli occhi.

"Alison..." sussurra con un filo di voce.

"Mi, mi dispiace" dico abbassando leggermente lo sguardo intimidita.

Ma poi la vedo correre verso di me e torno a guardarla mentre mi stringe forte a sè.

"No a me dispiace, e davvero tanto, ti giuro ho perso il controllo manco ci pensavo a chi fosse" esclama dispiaciuta e le credo.

"È tutto okay" replico stringendola anche io a mia volta.

"Mi perdoni?" Domanda staccandosi dall'abbraccio per guardarmi negli occhi e annuisco sorridendogli.

Guardandola negli occhi però ora mi sento in colpa io... e il panico mi assale, anche io ho mentito loro, e ora sento di dovergli dire la verità e sfogarmi... e appena vedo Hanna unirsi a noi uscendo dalla doccia, che ovviamente ha sentito tutto e mi guarda comprensiva, prendo coraggio.

"Io," abbasso lo sguardo "devo dirvi una cosa, ho mentito anche io... e mi dispiace perché so di potermi fidare di voi ma," dico tornando a guardare entrambe "pensavo di poter gestire la cosa e che non risuccedesse, che fosse solo un attimo di debolezza" provo a dire e gli occhi mi diventano umidi.

"Alison è okay, vieni con me" Grace mi prende per mano e mi fa sedere sul mio letto insieme a lei ed Hanna.

"Puoi dirci tutto lo sai vero?" Chiede Hanna e annuisco.

Perciò prendo un bel respiro e dico la verità.

"Ho tradito Louis" ammetto e mi guardano attonnite "Più di una volta" aggiungo distogliendo lo sguardo e schiarendomi la gola.

"Santo Salazar Alison!" Impreca Grace spalancando gli occhi "Perché non ce l'hai detto subito?" Aggiunge Hanna e passo lo sguardo da una all'altra.

"Perché... be'.. perché si tratta di..." chiudo gli occhi e sospiro "Di Mattheo Riddle" ammetto riaprendo gli occhi e ormai gli escono gli occhi dalle orbite.

"Tu cosaaa? Con quello? Alison ma tu lo odi!" Urla Grace e non gli do torto.

"Lo so è questo il punto! Io lo odio! E non ferirei mai Louis, sopratutto con la persona che odio ma non so come sia successo!" Dico in preda ad una crisi.

"Devi raccontarci tutto, per filo e per segno okay?" chiede Grace e annuisco.

E così faccio, gli racconto tutto, dal primo bacio, ai preliminari... a ieri sera...

"Dio Alison, sei caduta proprio in una bella trappola!" Esclama Grace non appena finisco di raccontare tutto.

"Non so cosa fare ragazze..." ammetto demoralizzandomi.

"Beh non possiamo darti torto... Mattheo è, è davvero un gran figo ed è molto difficile resistergli, ma se lui ti ha promesso che ti lascerà in pace e sei convinta di continuare con Louis allora fallo, ma forse dovresti essere sincera con Louis e dirglielo" mi dice Hanna afferrandomi la mano con le sue e sfregandoci il pollice per confontarmi.

"Il punto è che non sono sicura di niente... Mattheo mi ha fatto provare cose nuove che non riesco a respingere, ma Louis è una sicurezza, cosa che Mattheo non mi darà mai... lui non è il tipo, per lui è solo divertimento, ci siete state pure voi" ammetto e trattengono entrambe una risata per l'ultima parte.

"Non ci abbiamo fatto niente di che, per rispetto tuo e del tuo odio nei suoi confronti" dice Grace con una smorfia facendomi ridere.

"Qualsiasi decisione prenderai noi saremo con te okay?" Annuisco ad Hanna e poi le abbraccio.

"Vi voglio bene ragazze" dico fra le lacrime e quando ci stacchiamo scoppiamo a ridere tutte e tre per essere tre fontane.

"Forza preparati! Già Piton ci ucciderà per aver perso la sua ora di lezione, vediamo di non perdere le prossime!" Esclama Hanna per ritirarci su e annuisco.

Corro a farmi una doccia e mi preparo in fretta per poi correre tutte e tre a lezione di Trafigurazione. Siamo tutte e tre con la pancia che brontola per non aver fatto colazione ma non possiamo perdere altro tempo e per fortuna arriviamo in classe insieme all'insegnante.

Prendo posto accanto a Grace e Hanna a Cecilia, e iniziamo a seguire la lezione.

Seguo attentamente tutto, prendo anche appunti sentendomi finalmente più leggera ora che ho parlato con le mie amiche.

Mi volto verso Grace e le sorrido, ricambia e poi torniamo entrambe a seguire.

Appena la campanella suona afferro il tutto e lo rimetto in borsa tenendo fuori solo il libro e il quaderno della prossima ora, devo rivedere alcune cose mentre raggiungiamo l'aula. Perciò le aspetto e poi ci dirigiamo tutte e tre fuori.

Guardo i miei appunti mentre lo chiacchierano al mio fianco tra di loro.

Ma poco dopo sento una forte pressione sul mio braccio e mi ritrovo stesa a terra, le mie ginocchia premono con forza a terra procurandomi un gemito di dolore e sbatto le mani contro il pavimento per evitare che la mia testa faccia la stessa fine.

Guardo i miei libri sparsi a terra e sento Grace imprecare.

"Ma che cazzo fai?" Urla e alzo lo sguardo verso la persona che si è fermata e voltata per tornare indietro.

I miei occhi incontrano quelli spenti di Mattheo e poi li passa da me a Grace.

"La tua amica aveva solo da stare più attenta" risponde seccato per poi avvicinarsi a me. Ma non ho intenzione di guardarlo o dirgli qualcosa perciò torno ai miei appunti sparsi a terra.

Si inchina alla mia altezza ma non lo calcolo continuando a raccogliere i libri ma ciò non gli basta e mi afferra prepotentemente il viso con la sua mano grande costringendomi a guardarlo per poi ribadire "Hai visto? È tornato tutto come prima, tu che odi me, ma la differenza è che ora ti odio anche io" un sorriso perfido sulle labbra.

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