11.

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Mi chiedo se ora Louis stia facendo ballare quella ragazza su questa canzone, come avrebbe dovuto fare con me... Prendo un bel respiro prima di decidermi a parlare. Probabilmente è l'idea peggiore che potessi avere ma, ne ho bisogno e c'è lui ora qui con me.

"E' la seconda volta che becco il mio ragazzo con un'altra" ammetto guardando il bellissimo panorama da questa altezza e lui si volta a guardarmi non sapendo cosa dire, sicuramente non aspettandoselo da uno come Louis esattamente come non me lo aspettavo io.

"Cioè non, non li ho proprio visti ma, la prima volta dovevamo uscire ma ha detto che aveva da fare e quando ho finito sono andato a trovarlo ma prima che bussassi ho sentito la risata di una ragazza provenire dalla sua stanza, e-" faccio una breve paura, lo intravedo ascoltarmi attentamente ma continuo a guardare dritto. Sospiro prima di continuare la frase "E' la stessa risata della ragazza con la quale prima si teneva per mano entrando nel Pub" annuisco stringendo le labbra in una linea.

"Cazzo, che merda" dice prendendo una sigaretta dal pacchetto che teneva in tasca. Non dico niente rimango li a guardare il cielo.

"E, cosa ci fai qui al posto di spaccargli il culo?" domanda facendomi ridere.

"Penso di avere paura, paura che sia vero, che lui mi abbia davvero tradita e, che mi lasci sola" non so perchè sto ammettendo tutto questo.

"Ma non era di questo che volevo parlare con te, ma visto che al momento siamo in confidenza, sento che non c'è momento più giusto in cui sfogarmi con te per quanto riguarda l'altro giorno" replico per poi voltarmi a guardarlo e lui fa lo stesso facendo incrociare i suoi occhi nei miei.

Poi il mio sguardo cade sulle sue labbra, più esattamente sulla sigaretta che tengono e gliela afferro beccandomi un'occhiataccia da parte sua. Me la porto alle labbra guardandolo dritto negli occhi ma poi mi ritrovo a tossire facendolo ridere.

"Aspetta guarda" dice riprendendola delicatamente dalle mie labbra e facendomi vedere, poi schiudo le labbra per lasciargliela riappoggiare e faccio come mi dice ricevendo un sorriso da parte sua appena riesco.

"Quindi cosa volevi dirmi?" chiede e ritorno ai miei pensieri che erano per un secondo volati via insieme al fumo dalle mie labbra.

Sospiro prima di chiudere gli occhi un secondo e riaprirli prendendo fiato "Ero presente a quella battaglia... e ho perso molti amici, era il mio primo anno ad Hogwarts" inizio e faccio una pausa per vedere come la prende e quando lo vedo ascoltarmi e invitarmi con un cenno a riprendere continuo "Ricordo tutto come se fosse ieri, le torture, l epunizioni che ci infliggevano i fratelli Carrow, quando obbligavano quelli dell'ultimo anno ad eseguire la maledizione Cruciatus su di noi del primo" la mia voce si spezza un secondo a ricordare tutte le urla "Ricordo che mi fermai un secondo nella mishia e alzai gli occhi al cielo, i professori stavano innalzando la barriera magica, ragazzi che correvano, andando a sbattere l'uno contro l'altro, ma noi dovevamo andare avanti, metterci in postazione. L'attesa sembrava infinita, ogni secondo mi spezzava, l'ansia e la paura mi stavano divorando, il panico si faceva strada dentro di me" sospiro chiudendo gli occhi e risentendo i brividi sulla mia pelle come quella notte "Nei miei occhi avresti visto il riflesso degli incantesimi che venivano scagliati dai mangiamorte contro ragazzi piccoli e indifesi, il dolore bruciava dentro di me, scie di corpi ai miei piedi, compreso il suo..." deglutisco per la mia voce che si spezza una seconda volta ma questa volta seguita dalle lacrime che escono dai miei occhi già umidi.

"Di-di chi era Alison?" domanda e mi volto a guardarlo deglutendo ancora.

"Amie, Amie era la mia migliore amica, era come una sorella per me, siamo cresciute insieme ed eravamo così felici di iniziare il nostro primo anno alla migliore scuola di magia e stregoneria del mondo" annuisco "Avevamo solo undici anni Mattheo, undici, eravamo ancora nella nostra innocenza più pura, e ci è stata portata via da quegli schifosi maledetti" dico a denti stretti per poi cercare di riprendere fiato alzando gli occhi al cielo per le lacrime che mi appannano la vista.

L'espressione di Mattheo sembra distrutta ed esita un momento prima di avvicinarsi a me e afferrarmi la mano.

"E quando l'anno successivo vidi i loro figli venire ad Hogwarts" emetto una leggera risata amara "Pensai, hanno avuto pure il coraggio di ammetterli" e alzo lo sguardo sul suo ritirando la mano.

"Avrebbero dovuto rinchiuderli tutti" sputo come veleno non mi importa se le mie parole hanno voluto lasciar intere che lui sarebbe dovuto essere il primo, sa benissimo l'odio che provo nei suoi confronti.

"Così non sareste stati migliori di loro" dice guardandomi e lascio sfuggire un'altra mezza risata.

"Si, me l'hai già detta questa frase" annuisco per poi fare un altro tiro dalla sua seconda sigaretta.

"Vuoi tornare al dormitorio?" domanda e scuoto la testa per poi ripassargliela.

"Sai non mi aspettavo di vederti qui stasera" dice con una leggera risata.

"Si be, sono stata ricattata dalle mie amiche per colpa tua" ammetto facendolo ridere solo di più.

"E che intenzioni hai con Harrison?" domanda e quasi mi ero dimenticata della sua esistenza.

"Sinceramente?" domando guardandolo "Non ne ho idea e non voglio pensarci"

"Be, se vuoi posso aiutarti" ammette spegnendo la sigaretta e mi volto a guardarlo "Come?" domando e sorride scuotendo la testa perciò alzo gli occhi al cielo e mi rivolto a guardare le stelle.

Ma un secondo dopo lo intravedo avvicinarsi a me e in attimo mi afferra il viso facendolo voltare verso di lui "Così" sussurra per poi unire le sue labbra alle mie.

Sono sorpresa inizialmente, come gli salta in mente di baciarmi? Ma poi chiudo gli occhi e mi lascio andare alla piacevole sensazione delle sue labbra che continuano delicatamente ad appoggiarsi alle mie in tanti piccoli baci fin quando non gli lascio l'accesso alla mia bocca e allora le nostre lingue si incontrano mentre mi afferra il viso con entrambe le mani.

Ma noi ci odiamo, io, io sono fidanzata. CAZZO! Io sono ancora fidanzata!

Di colpo mi stacco spingendo le mie mani sul suo petto per allontanarlo.

Lo guardo dritto negli occhi con il cuore a mille, gli occhi sgranati e le labbra che sanno ancora di lui, inumidite dalla sua bocca, dalla sua lingua.

"Io- io devo andare" dico prima di voltarmi e correre via.

War of Heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora