23.

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Mi dirigo verso l'ultima ora di lezione di oggi, Venerdì, e quando entro nell'aula di storia della Magia mi stupisco a non trovarci Louis. Aggrotto le sopracciglia e mi vado a sedere al mio posto, era assente anche oggi.

Intravedo qualcuno sedersi accanto a me facendomi riprendere dai miei pensieri e mi stupisco a vedere che si tratta di Mattheo che si è accomodato senza dire una parola e senza guardarmi, semplicemente tirando fuori il suo quaderno e la sua piuma.

Mi volto verso l'entrata e vedo Grace ed Hanna entrare e mi guardano stupite, faccio loro spallucce e Grace mi guarda con un sorrisino compiaciuto prima di sedersi accanto a me.

"Ahm, come mai qui Riddle?"domando voltandomi a guardarmi e lui alza lo sguardo avanti indicandomi l'insegnante che sta scrivendo delle cose dalla lavagna "Per storia della magia" risponde per poi tornare al suo quadernino.

"Io... volevo dire cosa ci fai seduto accanto a me" aggiungo parlando a bassa voce ma non mi risponde continuando a scrivere.

"Era libero e mi dovevo sedere da qualche parte, non ti montare la testa" risponde quando mi rivolto e una leggera risata esce dalle mie labbra "Come scusa?" domando guardandolo e per la prima volta alzo lo sguardo sul mio.

"Hai capito bene" pronuncia con un sorrisetto sulle labbra e io mi mordo il labbro scuotendo la testa "No non capisco Riddle"

"Ho detto" si avvicina col viso al mio "Non ti montare la testa" con i suoi occhi nei miei e io in trappole le mie labbra all'interno della mia bocca mordendole per la troppa vicinanza ed evitare errori.

Fa scivolare il suo sguardo proprio su quello che sto facendo e un ghigno divertito appare sulle sue labbra mentre si avvicina di più e io mi faccio indietro, rialza gli occhi sui miei e fa per dire qualcosa ma poi si ferma scuotendo la testa sorridente prima di tornare a prendere appunti.

Io mi risistemo meglio sulla sedia e inizio a seguire non voltandomi più a guardare Mattheo, anche se la tentazione è tanta visto che fa di tutto per attirare la mia attenzione come per esempio picchiettare le sue dita sulla mia parte del banco o toccarmi guarda caso involontario con il suo piede.

Appena la campanella suona metto via tutto e schizzo fuori alla velocità della luce per evitare che mi infastidisca ancora.

Voglio sapere che succede a Louis perciò corro fino alla sua casa ed entro con un gruppo di ragazzi che tornava da lezione.

Mi precipito su per le scale e busso alla sua porta entrando al suo 'avanti' . Ma mi blocco quando davanti mi trovo quella ragazza bionda di cui ora non ricordo il nome.

"Alison" mi volto verso Louis che mi chiama. E' steso a letto con un asciugamano in fronte.

"Cosa succede qui?" domando tornando a guardare quella ragazza che continua a preparare delle medicine come se io non fossi appena entrata.

"Alison lei è, Danielle, Danielle, lei è la mia ragazza Alison" esclama il mio ragazzo e finalmente distoglie lo sguardo da quello che stava facendo per guardarmi.

"E' un piacere Alison" mi sorride per poi tornare a fare quello che stava facendo.

"Hai la febbre?" chiedo a Louis avvicinandomi a lui e annuisce.

Mi siedo a bordo del suo letto e gli poso una mano sulla guancia per sentire la sua temperatura ed è abbastanza caldo.

"Perchè non mi hai fatta chiamare Louis? Dov'è Jack?" il suo compagno di stanza.

"Va tutto bene è solo un po' di frebbe, non c'era bisogno che ti preoccupassi" mi sorride.

"Ah no? Però c'è Danielle" lo guardo seria con un po' di rabbia, non mi importa se la tipa mi ha sentito o no.

"Sei per caso gelosa?" domanda e lo fulmino con lo sguardo "Vieni qui" mi attira a sè e posa le sue labbra sulle mie e sorrido a pochi centimetri dalle sue quando si stacca.

"Danielle, ci penso io a lui ora, grazie per averlo aiutato" mi volto a guarda e sembra dispiaciuta dalle mie parole. Ma mi ascolta e annuisce prima di posare la medicina sul comodino di Louis e uscire dalla stanza.

"Non essere dura con lei, mi stava solo aiutando, siamo dei tassorosso ricordi?" domanda sorridendomi e annuisco per poi sdraiarmi accanto a lui e passare così tutto il pomeriggio.

...

Ho passato il resto della giornata e della notte con Louis e la febbre sembra esser scesa un pò questa mattina perciò ne approfitto per andarmi a fare una doccia e cambiarmi prima di tornare da lui con il pranzo.

Entro in camera mia e saluto le mie amiche con uno sbadiglio.

"Eri da Louis?" mi chiede Hanna "O da Riddle?" aggiunge Grace con un ghigno e io la fulmino con lo sguardo.

"Ero con Louis, ha la febbre" dico iniziando a spogliarmi della divisa rimanendo in intimo.

"Vade retro ragazza, vatti a disinfettare, non sia mai che te la attacca e non puoi venire, o peggio ancora, che la attacchi a tutte noi!" si lamenta e roteo gli occhi prima di andarmi a chiudere in bagno e farmi una bella doccia rilassante.

Apro l'acqua e mi ci butto sotto dandomi una bella rinfrescata. Mi lavo per bene i capelli facendo la maschera settimanale per proteggerli. Mi sciacquo completamente un'ultima volta per poi uscire ed avvolgermi in un asciugamano.

Esco dal bagno e quasi non prendo un'infarto sabbalzando indietro vedendo Mattheo sul mio letto.

"Per Salazar, cosa ci fai qui Riddle?" gli urlo praticamente contro e si volta a guardarmi alzando un sopracciglio. Un ghigno compiaciuto appare sul suo viso mentre fa scorrere più volte il suo sguardo lungo tutto il mio corpo. Mi stringo di più nel mio asciugamano imbarazzata e immagino che le mie gote rosse si notino molto di più essendo appena uscita dalla doccia, posso usare proprio l'acqua come scusa si.

"Grace ha detto che volevi parlarmi" dice alzandosi e fermandosi davanti a me tanto vicino da farmi inclinare la testa per vederlo negli occhi.

"No io non-" mi blocco e sospiro alzando gli occhi al cielo capendo che la mia amica si è inventata una cavolata ma in un attimo mi scontro contro il muro quando lo vedo di scatto avvicinarsi reggendosi con una mano al muro alle mie spalle.

Un sorrisino compiaciuto sul volto mentre guarda le mie labbra e il mio battito cardiaco aumenta tanto che devo schiudere le labbra per continuare a respirare.

"C-cosa stai facendo?" cerco di dire per poi deglutire guardando anche io le sue labbra.

Ma non dice niente, semplicemente sembra lottare contro se stesso per staccarsi e andarsene senza guardarsi indietro.

Cerco di riprendere fiato e poi mi preparo in fretta asciugandomi i capelli e indossando una canottiera e dei legghings con sopra un cardigan.

Mi dirigo in sala grande e il mio sguardo cade subito su quello di Mattheo che mi sta guardando a sua volta, ma io faccio finta di niente e afferro un po' di cibo e lo metto su un vassoio, lancio un'ultima occhiata a Mattheo che si morde il labbro guardando la mia canottiere prima di voltarmi e andarmene.

Quando raggiungo Louis pranziamo insieme e poi ripassiamo insieme il resto del pomeriggio, sembra stare meglio, la febbre si è abbassata moltissimo.

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