44. Tu sei ubriaco, quindi inizio io

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- preparatevi perché mi sento spicy - 

Percepisco il suo sguardo addosso, quindi decido di voltarmi. Riesce ad essere così perfetto senza nemmeno accorgersene, che non riesco a trattenere un sorriso nel guardarlo. Le sue braccia sono incrociate e gli occhi leggermente socchiusi, per permettergli di concentrarsi su... su cosa?

«Che c'è?» domando, avvicinandomi a quella vivace chioma rossastra. 

Scrolla le spalle, per poi emettere un buffo verso con le labbra. «Niente» borbotta, alzandosi. «Solo... sei stata la cosa più sexy che abbia visto negli ultimi mesi, con Jessica» sorride. «Ah, no: l'altro giorno ti ho vista senza maglietta... anche quello ha una certa posizione nella mia classifica» ridacchia. 

«Classifica di cosa?» 

«Di tutte le volte che mi hai costretto a trattenermi» lo guardo storta, mentre mi affianca e mi porge un bicchiere. «Tuo fratello e la tua amica sono da qualche parte... siamo liberi, nanerottola» fa scorrere la mano lungo la mia schiena, in modo talmente lento da rischiare di farmi strozzare con qualsiasi cosa io stia bevendo. 

Cavolo, questa roba è forte. 

«No, tesoro. Abbiamo scommesso di nuovo, ricordi? Io vincerò» tolgo la sua mano dalla mia schiena e lo trascino tra la gente. Bisogna iniziare a farlo perdere, quindi chiederò aiuto alla musica. 

Penso che il dj meriti qualcosa in più di una birra, per aver azzeccato completamente la canzone. Probabilmente sono solo troppo fortunata, ma nella casa risuonano le parole di "Feel so close" e tutti sembrano essere troppo ubriachi per accorgersi delle mie intenzioni. 

Thomas mi segue, attento a non scontrare nessuno e si posiziona di fronte a me. «Allora, ripetiamo le regole. Il primo che risponde a un bacio... o altro... ha perso. Tu sei ubriaco, quindi inizio io» dico semplicemente. 

«Io non sono ubriaco» ribatte, corrucciando la fronte. «Ma se ci tieni ad iniziare...» sorride, sollevando le labbra solo da un lato e permettendo ad una piccola fossetta di comparire sul suo volto. Diamine, è così maledettamente bello...

«Bene» lo guardo per qualche secondo: se devo fare qualcosa, devo essere stimolata. Ho bisogno di concentrarmi un attimo su quello che ho davanti, capire come gestirlo, e infine mettere in atto una mossa. 

E' immobile, intento a fissarmi con il suo solito sguardo annoiato. Le braccia incrociate e scoperte per metà dalla camicia arrotolata, i capelli scompigliati che gli ricadono sulla fronte, il naso perfetto leggermente arricciato in un broncio. Oh, sì, lo stimolo ce l'ho, eccome. 

Incrocio le mani dietro al suo collo, mentre le sue si poggiano sui miei fianchi. Deglutisco visibilmente, ma mi riprendo subito. «Eri serio prima?» gli domando a bruciapelo, sussurrando al suo orecchio. «...Quando Liam ha detto quella cosa?» sfioro la sua nuca con le dita, mentre i suoi capelli mi accarezzano la fronte. 

«Già» dice semplicemente, stringendo la presa sui miei fianchi. «Ma ora non penso che parlare di Jessica sia la cosa migliore» la sua mano finisce di nuovo sulla mia schiena, lasciando una scia di brividi. «Sai, sei molto lenta, piccoletta» commenta. 

«Be', è quello il divertimento» sorrido, sfiorando il mio naso con il suo viso. 


 - Scusate se è un po' impostato male ma, fidatevi, 
avviate la canzone ora e non ve ne pentirete  -

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Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora