31. Mi ha appena difesa?

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Scende le scale. L'abito scarlatto le dona moltissimo. I boccoli cadono leggeri sulle sue spalle, facendola sembrare uscita da un film. Una spilla rossa brilla grazie alla luce dei riflettori, sul suo petto. 
Mio fratello sfoggia un sorriso a trentadue denti, affiancandola. 

Thomas non fa altro che sorridere, scambiando occhiatine a mio fratello. A differenza degli altri qui presenti, non sembra prestare particolare attenzione all'entrata di scena di Bethany. 
«Cavolo, è stupenda» bisbiglio al rosso. 
«Già, è carina » risponde rivolgendole uno sguardo di sufficienza. 
Non mi aspettavo una risposta del genere. Me lo immaginavo più superficiale. 
«Andiamo?» mi domanda. 
Non riesco a rispondere, che afferra la mia mano trascinandomi verso di loro. 

Ignoro mio fratello e mi getto tra le braccia della mia migliore amica. «Fai un baffo a Katherine Pierce» affermo sorridendo. 
«Smettila, tu sei bellissima » 
Scuoto la testa, abbassando lo sguardo sul mio abito. 
E' corto e in seta. Dire che è scavato sulla schiena, sarebbe dire poco. Essendo nero dovrebbe dimagrire, anche se la cosa non mi interessa affatto.  

«Meg, tuo fratello è il ragazzo più popolare della scuola e io ho un reggiseno super-push-up. Non c'è nulla di sorprendente nel fatto che tutti si siano girati. Vedrai che ci metteranno poco a capire che tu e Thomas non siete venuti qui da amici, e a quel punto gli occhi saranno puntati su di voi»
Spalanco gli occhi. 
«Ma che cavolo dici?! Certo che siamo venuti qui da amici, anzi da persone obbligate! » grido isterica. 
Il suo sguardo scettico non sembra assecondare. 

«Ehi, sfigata » si aggiunge mio fratello avvolgendo le spalle di Beth con un braccio. 
«Ehi, idiota » rispondo. 
Sorride. 
Non c'è nulla di divertente nel prendere in giro una persona! 

«Io e Bethany andiamo a bere qualcosa, tu divertiti a non fare niente» la trascina via con se, verso il tavolo del punch. 

Non sapendo che fare, raggiungo Thomas, intento a parlare con un ragazzo della squadra. 
«Sei stato un grande con quella, alla fine del match » sento dire. 
«Quella ha un nome. Se vuoi scusarmi, devo andare a cogliere l'occasione per passare un po' di tempo con lei» afferma duro. 
Si volta verso di me, scontrandosi contro la mia spalla. 
Non so se essere imbarazzata. Mi ha appena difesa? Wow. 

Indifferente, si passa una mano fra i capelli. «Ti va di ballare? » domanda. 
Annuisco leggermente frastornata, notando il tizio che ci sta guardando, consapevole della figura di merda che ha appena fatto.  

Iniziamo a scuotere le spalle a ritmo di musica.

Non ho voglia di pensare a come reagirebbe Chris. Se devo stare con Thomas, almeno voglio divertirmi. 

Termina la canzone.
Un Noah piuttosto goffo ed impacciato afferra il microfono. «Ehm... non è che mettereste qualcosa di meno ritmato? » domanda imbarazzato. Ho una vaga idea di quanti battiti abbia in questo momento il cuore di Sophie. «Che so, tipo Photograph? » suggerisce. 

Cerco di trattenere una risata. 
Parte la melodia lenta e sdolcinata, accompagnata dalla voce di Ed Sheeran. Non so che fare. Insomma, in fin dei conti, è un lento. E io non ballerò un lento con Thomas. 
Inizio a dondolarmi sul posto mantenendo una certa distanza da lui. Nel frattempo decine di coppie iniziano a roteare intorno a noi. 
Thomas mi imita. 

Mentre apro bocca per rompere il silenzio, una ragazza mi spinge, facendomi finire addosso a lui. 
Mi aggrappo alle sue spalle, per non finire a terra. 
Il mio piede finisce sul suo e mi allontano istintivamente.
E' un po' come se entrambi aspettassimo che l'altro faccia qualcosa. Solo che nessuno lo fa. Quindi restiamo in silenzio a scambiarci sguardi imbarazzati.   

 «Un ballo solo » afferma una volta capito il gioco. 
Un solo ballo non mi distruggerà, perciò al diavolo. Mi avvicino a lui dieci volte più goffa di quanto lo fosse stato Noah. L'unica cosa che sento è il suo profumo. Sa di menta fresca. 
Avvolgo il suo collo con le braccia e lui i miei fianchi. 
Mi avvicina di scatto facendo scontrare i nostri petti. Avvicina le labbra al mio orecchio. 
«Ho cambiato mentine. Niente liquirizia » sussurra. 
«Ah sì? » 
«Non posso permettere di rovinare la mia lista di conquiste per un pacco di mentine » do un leggero colpetto sulla sua nuca. 
«Non sono una tua conquista » controbatto. 
«Questo è da vedere»

Senza dare troppo peso alla conversazione, poggio la testa nell'incavo del suo collo. Sento canticchiare i versi della canzone dal rosso, che si mischiano agli schiocchi dei vari baci intorno a noi. Scorgo Beth ed Ethan intenti a consumare le labbra l'uno dell'altro. 

Alzo lo sguardo verso Thomas incontrando i suoi occhi.
«Il tuo ragazzo non si è fatto neanche vedere » dice.
«Non è il mio ragazzo» affermo secca. 
«Quindi non vi siete baciati neanche una volta? » chiede. 
Imbarazzata, scuoto la testa. 
«Tre a zero per me, allora » 

'Tre a zero'... davvero ci siamo baciati tre volte? Avevo perso il conto. La prima volta è stato solo un impulso idiota. La seconda era per ripicca nei confronti di Jessica e la terza, che ancora non reputo importante, è stata per non essere scoperti ad origliare. 
Non sono dei veri baci. 

Non so, magari se ci baciassimo di nuovo, sarebbe per evitare di finire in carcere o per salvarci da un'invasione aliena. Siamo strani, noi due. 

Ma che cosa significa "Tre a zero"? Si sta forse vantando di avermi baciata? 
Non capisco più niente quando si tratta di quello che fa o quello che dice. Non sembra avere un minimo senso ogni sua azione. 
Ma è questo il bello. Puoi interpretare i suoi gesti come ti pare perché non ti dirà mai se è così o meno. 











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Tranquille, non è mica finita qui! 
Il bello deve ancora venire...

-N 

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora