«Giuro che se la prendo, finisce male» ringhia Bethany furiosa.
Non è stato troppo difficile convincerla ad ascoltare mio fratello. A parte il fatto che non lo abbia nemmeno guardato mentre raccontava la sua tragica storia, non ha minimamente cercato di tagliargli la gola o picchiarlo a sangue. Impressionante, devo dire.
«Pensa solo a stare calma: non è colpa di Ethan, è questo che importa».
Ora che non è più del tutto arrabbiata con lui, l'operazione "tira su di morale la tua migliore amica" non servirà più. Peccato: uscire da questa casa per una sera mi avrebbe fatto piacere.
Mio fratello ha già di suo dei problemi e ogni tanto stargli lontana mi farebbe bene. Per quanto riguarda mia madre, invece è andata completamente via di testa.
Tra meno di una settimana ci sarà il ballo e, due giorni dopo, l'anniversario di morte di mio padre.
A quanto pare dicembre è il mese della sfortuna: genitori morti, due settimane di punizione a scuola, quel fottuto ballo di Natale, Ryan, Miranda...
La ciliegina sulla torta? Audrey Johnson.
Oltre alla sbandata pre-funerale, c'è anche bisogno di ricordare quanto io sia in pericolo standole vicino. Ce l'ha ancora con me e, ora che sa della punizione, non esiterà ad infierire. Che cosa meravigliosa.
Forse quando ho elencato le mie sciagure, dimenticavo il mio compleanno.
22 Dicembre
Il giorno più bello di tutto l'anno, fino ad ora.
Ho sempre adorato quel giorno, mi sentivo più grande di tutti, mi sentivo superiore a mio fratello e a quel demente del suo migliore amico.
Per chiunque se lo stesse chiedendo: sì. Sono ancora arrabbiato con lui. D'altronde, come non esserlo.
Per quanto riguarda quello che ha detto Bethany, può essere che io provi qualcosa per Thomas, ma si tratta di qualcosa di invisibile come la stima che ho nei suoi confronti, ecco.
E comunque sia, non glielo dirò mai. Bethany dovrà farsene una ragione.
Tornando al discorso "compleanno", non ho la più pallida idea di come festeggiarlo. Sicuramente farò qualcosa con la mia migliore amica, peccato che non sappia ancora cosa.
«Cosa facciamo per il nostro compleanno?» ne approfitto per chiederlo.
«Non saprei» si porta un indice sul mento, «Potremmo picchiare Miranda» suggerisce convinta provocandomi una risata.
«Intendevo qualcosa di legale».
«Oh, beh in quel caso non possiamo invitare tuo fratello... il post-party sarebbe tutt'altro che legale».
Afferro un cuscino e lo sbatto con violenza sulla sua testa scompigliandole i capelli rossi. «Stupida» ridiamo insieme fino ad essere esauste.
«Idea!» squilla improvvisamente, «Se il ballo è il ventun dicembre e il nostro compleanno, il ventidue... ci nascondiamo».
«Cioè?» domando perplessa.
«Restiamo a scuola, no? Ascolta, il ballo è venerdì» continua entusiasta, «E sabato non c'è scuola per vie delle vacanze natalizie... ».
«E con questo?»
«Significa che se scegliamo un po' di persone da invitare, abbiamo un intero liceo dove festeggiare» afferma ovvia, «E se non ci beccano, faremo il compleanno più bello di tutta la nostra vita. Tutto questo alla fine del ballo».
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Il migliore amico di mio fratello
Romance[ - 𝐞𝐥l𝐞𝐧𝐧𝐞- ] "Avevamo solo una cosa in comune: passavamo i weekend nella stessa stanza in fondo al corridoio a gridare. Lui le parole delle canzoni, io gli insulti per far abbassare il volume" Mi sono sempre sentita la persona migliore per i...