23. Facciamo una scommessa?

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Mi guardo allo specchio. 

Vedo una ragazza dai capelli corvini, le labbra sottili e una divisa blu elettrica, ricambiare. I miei occhi scuri non sono mai stati così brillanti. Sono agitata fin sotto la pelle.

Tra meno di venti minuti l'arbitro fischierà l'inizio del match. 

Il mio compito è semplicemente sculettare sperando che la gente seduta comoda in tribuna mi guardi e cambi idea su quale squadra tifare. In realtà sarei qui per incoraggiare gli Spartan a vincere ma, secondo me, agitare le chiappe davanti a loro non servirà ad altro che distrarli. 

Molti ragazzi della squadra giocano solo per avere noi cheerleader in primo piano o meglio, per avere Jessica in primo piano.

Esatto, non l'ho ancora uccisa. Non manca molto, però.

Ho passato gli ultimi tre giorni ad allenarmi in sua compagnia. Non potrei chiedere di peggio. 

L'unica buona notizia, da quando ho rischiato di uccidere un ragazzo nel mio bagno perché non so medicare le persone, è che Thomas sta continuando a chiedermi scusa. 

Tutti i giorni trovo una dozzina di bigliettini di scuse dentro l'armadietto e alla fine delle lezioni, si offre costantemente di riportarmi a casa. 

Effettivamente è successa un'altra cosa piuttosto positiva: Ryan è stato sospeso per il resto della settimana e per quella che riprenderà dopo le vacanze natalizie. Il coach ha assegnato il ruolo di capitano a mio fratello e sostituito Ryan con Chris.

Sto iniziando a sopportare poco anche lui ma non rinuncerò al mio piano di far infuriare Neanderthal per un capriccio.

«Tira giù la gonna, Meggy» Ethan compare dietro di me scambiando uno sguardo d'intesa con il mio riflesso allo specchio. «Non voglio fare fuori nessuno per oggi».

Mi volto sorridendo, «Oh mio caro fratellone, è per questo che sono entrata nelle cheerleader» ho davvero una voglia matta di provocarlo, «E' vero: non ho perso la verginità con il mio ragazzo. Ma questo non significa che non lo farò mai».   

Vedo i muscoli della sua faccia piuttosto tesi e la mascella contratta. «Se fosse per me, ti farei andare a letto con il mio migliore amico piuttosto che con uno di quei morti di figa».

«Stavo solo scherzando, calma scimmione» mi avvicino a lui avvolgendo il suo torace con le braccia. Affondo nell'imbottitura della sua maglia. Indossa la spilla rossa del ballo come portafortuna. Ne sta portando un po' meno a me però, dato che mi sta graffiando la faccia. 

«Io no» ribatte serio. 

***

Eccoli lì, un branco di ritardati che sfonda un nastro a bordo campo, sfilando con quello che la gente chiama "charme".

In prima fila, il sorriso smagliante di mio fratello. Secondo, quello di Chris. Terzo, capelli rossi. 

Non so se sia una mia impressione, ma sta guardando nella mia direzione. 

I capelli ondeggiano in aria come quelli degli altri giocatori ma attirando l'attenzione sul loro colore scarlatto. 

E' la prima volta in tutta la mia vita in cui lo vedo indossare la divisa senza essere sudato. Sorprendente.

In tutto ciò io sto magicamente eseguendo i passi del balletto. E' come se qualcuno controllasse il mio corpo perché non so assolutamente quello che sto facendo. So solo che la mia migliore amica, al mio fianco, lo sta facendo meglio di me. 

Persa nei capelli rossi di Thomas, inciampo. «Tutto apposto» avverto Beth.

Finita la parata iniziale, ai giocatori vengono dati cinque minuti per riorganizzare lo schema. Cosa che qualcuno non sta facendo affatto. Indovinare chi non è difficile... Ciuffo rosso sta venendo nella mia direzione con il suo solito atteggiamento spavaldo. 

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora