Consiglio canzoni per più vibess
do i wanna know?
i feel like i'm drowning
high enough
into you
Sento la musica, ma la ignoro. E' forte, a livelli spropositati, ma i nostri respiri lo sono di più.
Be', si sentono quelli, sì, ma non sono l'unico suono. Ci sono schiocchi provocati dalle labbra, le mie spalle che scontrano il muro un paio di volte, i versi simili a ringhi prodotti da Thomas. Penso che questo insieme possa essere la mia canzone preferita.
I miei fianchi vengono avvolti dalle sue braccia, che mi sollevano e appoggiano sul mobile. «Merda» sussurra sulle mie labbra quando qualcosa cade, urtato dalla sua mano. Faccio finta di niente e lo riattiro a me, ma lui si stacca per ammirare i danni.
Un vaso. Uno stupido vaso. Non lascerò che un pezzo di ceramica rovini tutto ciò.
Quindi mi avvio verso il suo collo, iniziando a tirarne la pelle per riavere la sua attenzione. E ci riesco. Sento il suo corpo irrigidirsi, mentre il lembo di pelle tra le mie labbra inizia a prendere un colore violaceo.
«Brucerò all'inferno per questo» bisbiglia al mio orecchio. Non esiste sensazione migliore del suo respiro sulla mia pelle.
Torno sulle sue labbra, ma lui si stacca. Scivola lungo il mio collo, lascia una scia di baci lungo la clavicola e, una volta raggiunta la spalla, le sue dita si posano sulla spallina del mio abito.
Osservo le sue mani vigili contornate da vene, che abbassano le spalline e le sfilano dal mio braccio. Non ci avevo mai fatto caso: ha delle belle mani.
Posa un altro bacio sul mio collo, esattamente a metà del petto, e scende in basso, lungo il torace. Le sue labbra si trovano appena sopra il mio seno, quando il mio abito inizia a cadere gradualmente.
Sento una scossa improvvisa nel momento in cui mi fa voltare. Una mano sulla spalla e l'altra intenta ad abbassare la zip, che parte da metà schiena.
Si china, poggia un ginocchio a terra, mentre il mio abito scende sempre di più.
Quando questo arriva ai fianchi, Thomas lascia una scia di baci sulla mia pancia e lo tira giù. Lo sfila dai miei piedi e torna su.
Lui ha avuto una parte, ora tocca a me. Gli tolgo la camicia lentamente, tanto che ad un certo punto mi aiuta, slacciando l'ultimo bottone.
Le mie mani sfuggono al mio controllo e scivolano sul suo addome, passando lentamente su ogni duna tracciata dai muscoli.
Afferra il mio viso con una mano e vi si fionda in un battibaleno.
Ci siamo già baciati diverse volte. E' sempre stato molto dolce ma, anche se non esageratamente, ora è un tocco troppo forte da poter considerare "dolce". E, sia chiaro, non mi dispiace affatto.
Le sue mani tornano sui miei fianchi e mi sollevano. Questa volta, però, non mi posano sul mobile, ma sul letto.
Rabbrividisco leggermente, mentre il mio corpo entra a contatto con la coperta fredda.
La sagoma del suo corpo fa ombra nella poca luce presente nella stanza, elevandosi sopra di me. Sento il suo profumo diffondersi intorno a noi.
Posa i suoi gomiti ai lati delle mie spalle e si avvicina... okay, forse mi sono avvicinata io. «Mhm» grugnisce quando mordo il suo labbro inferiore. «E io che stavo con Jessica... ho sprecato interi anni della mia vita» ride sulle mie labbra.
«Non nominarla ora, grazie» afferro i capelli sulla sua nuca e li tiro leggermente, mentre torno sul suo collo.
«Altrimenti?» stringe le mani intorno alla mia vita.
«Altrimenti...» rispondo fisicamente: capovolgo la situazione, sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe.
«Non resisterò ancora molto» ringhia, tra un sospiro e un altro, posando le mani sul mio sedere.
«Chi ti ha mai chiesto di resistere?» sorrido. Poggio una mano sul suo petto e lo spingo in avanti.
Si ritrova steso sotto di me, potenzialmente immobilizzato.
Siamo entrambi in biancheria intima, uno sopra all'altro, con il cuore che batte talmente forte da squarciare il silenzio: nessuno mi impedirà di farlo una volta per tutte.
Allungo una mano verso il cassetto e ne estraggo un flaconcino di plastica. Contiene la pillola che avevo preparato prima che iniziasse la festa. Questo significa che lo voglio con tutta me stessa e, se ho aspettato di passare questo momento con la persona giusta, allora sono sicura di averla trovata. E' lui. Lo è sempre stato.
Si blocca un attimo, afferra il mio viso tra le mani, e socchiude le labbra, incastrando i suoi occhi nei miei. «Sei sicura?» domanda con un tono più insicuro del solito. Sembra vulnerabile. Il suo tocco è talmente sottile che quasi potrei pensare abbia paura di farmi del male.
«Sì.»
Il mio stomaco è sottosopra.
Mentre si avvicina lentamente al mio viso e posa le sue labbra sulle mie, non posso fare altro che buttare fuori quello che desidero dirgli da un po'.
«Thomas...» mormoro, appena spaventata. Si blocca improvvisamente. «Io...» esito un attimo, perché quelle parole sembrerebbero troppo strane se uscite dalle mie labbra.
Così prendo un respiro profondo e, con mia grande sorpresa, quelle parole vengono pronunciate da entrambi, all'unisono. «Ti amo.»
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Il migliore amico di mio fratello
Romance[ - 𝐞𝐥l𝐞𝐧𝐧𝐞- ] "Avevamo solo una cosa in comune: passavamo i weekend nella stessa stanza in fondo al corridoio a gridare. Lui le parole delle canzoni, io gli insulti per far abbassare il volume" Mi sono sempre sentita la persona migliore per i...