36. Tutto il tempo del mondo

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Ethan è rientrato un'ora fa'. Era messo piuttosto male: la giacca rovinata, le nocche scorticate e il viso pallido. 

Ha detto che doveva farsi una lunga doccia, così è salito al piano di sopra degnandomi di un misero saluto. Mia madre è uscita presto per lavoro e io sono rimasta sul divano a guardare la TV. 

Sto decisamente meglio di ieri. Ho ancora dei segni rossi sul collo e sono ovviamente scossa, ma tutto sommato non ho più pianto una volta. 

The vampire diaries è diventato il mio unico rifugio. A volte, quando tutto va male, vorrei solo stendermi sull'asfalto di una strada, aspettare che un'auto si fermi e raccontare al conducente tutti i miei problemi, per poi farglieli dimenticare. A quanto pare Damon Salvatore supera così i suoi... vorrei che fosse così semplice. 

Avrei dovuto aspettare la mezzanotte per poi scusarmi con Thomas. 

Ecco un'altra cosa che dimenticavo... 

Penso che andrò a casa sua. 

Metto l'episodio in pausa e salgo le scale. Entro in camera mia e scelgo accuratamente degli abiti pesanti. Infilo le mie converse trasandate e raccolgo i capelli in una coda bassa. 

Esco di casa e mi avvio verso quella di Thomas. Andrò a piedi perché, l'ultima volta che ho fatto un autostop, ho conosciuto la feccia dell'umanità. 


Quando busso alla sua porta, prego che non sia sua madre ad aprire. Inspiro profondamente. 

Eccomi davanti ai suoi fiammeggianti capelli rossi. 

Resta immobile sulla soglia. Ci scambiamo qualche sguardo imbarazzato. «Ehm... entra pure... starai congelando» accenno ad un sorriso facendomi strada dentro casa. 

«Mi dispiace che Chris ti abbia fatto del male» ammetto. 

«Cosa? Meg, non devi preoccuparti per me. Tu piuttosto, stai bene? » scuoto leggermente la testa. 

Si avvicina, avvolgendomi tra le sue braccia. «Devi dirmi cosa ti ha fatto» bisbiglia. 

Vederlo così dolce e premuroso mi impedisce di piangere. Ora non voglio pensare a Ryan. «Un'altra volta, promesso» sorrido. 

Io e lui dovremmo pensare piuttosto a quello che è successo. Insomma al nostro "Ed-Sheeran-moment"... l'unica cosa positiva di ieri è stata questa. 

«Volevo venire da te, prima» spiega. «Ti ho preparato una sorpresa» prende la mia mano, per trascinarmi in cucina. 

Mi fa sedere sul ripiano della penisola e apre il forno. «Ammira tale spettacolo»  esclama in falsetto. Scoppio a ridere e allungo il collo verso il padellone che tiene in mano. 

Biscotti della fortuna. Decisamente quest'ultima mi manca. Sono un po' bruciati e deformati ma, l'idea di Thomas con un grembiule che si impegna a cucinare, mi strappa un sorriso. 

«Avanti, assaggia» annuisco e ne afferro uno. Lo apro a metà ed estraggo il biglietto. Sono veramente colpita dal suo impegno. Il fogliettino di carta è chiaramente stato strappato da un quaderno, noto. Almeno ci ha provato. 

Leggo la scritta in caratteri piuttosto ordinati per i suoi standard. «Penna rossa... » commento. Non posso credere che stia per mangiare qualcosa che contiene un foglietto scarabocchiato. 

«So che il verde non ti piace» fa spallucce accennando ad un sorriso. 

Continuo a leggere. «La vita ti riserva una cena da Sally's» roteo gli occhi, divertita. Sa essere originale. 

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora