~47~

292 47 159
                                    

Un grande sospiro collettivo si levò dai maghi e dalle streghe quando Monsieur Delacour e Fleur risalirono la passatoia, lei fluttuando, il padre a balzelloni e sorridente. La sposa indossava un abito bianco molto semplice e sembrava emanare un'intesa luce argentata. Ginny e Gabrielle, entrambe in abito dorato, erano ancora più carine del solito. Akira fece il pollice all'insù a Ginny mentre le passava davanti. La rossa si mise a sorridere. Harry, nei panni di Seiji, aveva un'espressione ebete sul volto che faceva a pugni con i suoi tratti ancora da bambino. Se fosse stato davvero suo fratello, Akira non ci avrebbe messo molto a dargli un calcio sullo stinco.

«Signore e signori» iniziò una voce un po' cantilenante. Un mago basso coi capelli a ciuffi si era appena posizionato davanti a Bill e Fleur. «Siamo qui riuniti per celebrare l'unione di due anime fedeli...»

Akira si sentì scottare il collo da un bacio. Un bacio dolce, ma allo stesso modo molto poco casto.

«Fred!» sibilò, staccandosi lievemente. Il ragazzo non aveva occhi che per lei, le parole del mago che stava cerimoniando il matrimonio che gli scivolavano addosso. Vedeva solo una cosa. Lui e Akira, nelle stesse posizioni di suo fratello e Fleur. Lei in un bianco che avrebbe messo in risalto i suoi capelli neri, lui in nero per far risaltare il rosso dei capelli. Lui e lei, per mano. Lui e lei, che si baciavano davanti ad una folla che esplodeva in applausi. Lui e lei, che tagliavano la torta nuziale e ballavano in mezzo alla pista.

Si risvegliò solo quando Akira aumentò la presa sul suo polso. Lo guardava stranita, e in qualche modo spaventata. Lui e lei...forse non ci sarebbe mai stato un "lui e lei".

La ragazza lo guardò tornare nel presente. Per un qualche secondo, Fred sembrava non essere stato più su quella terra. Era nel mondo dei sogni, in un mondo dove i suoi desideri si sarebbero realizzati.

«Vuoi tu, William Arthur, prendere Fleur Isabelle...?»

In prima fila, la signora Weasley e Madame Delacour singhiozzavano piano nei loro fazzoletti. Hermione fece un sorriso ad Akira, gli occhi pieni di lacrime. Lei non capiva cosa ci fosse da piangere in un momento in cui tutti avrebbero dovuto essere felici.

«...dunque io vi dichiaro uniti per sempre».

Il mago levò la bacchetta sopra le teste di Bill e Fleur e una pioggia di stelle d'argento cadde su di loro, avvolgendo in una spirale le due sagome abbracciate. Akira si immaginò lei stessa dentro quelle stelle d'argento, abbracciata al suo futuro sposo. Ma chi mai avrebbe sposato una come lei? Lanciò uno sguardo a Fred, che finalmente si era deciso a toglierle la mano dalla schiena e stava applaudendo ai novelli sposi. Aveva un viso da baciare. Non prendiamoci in giro, quel ragazzo era tutto da baciare. E Akira avrebbe potuto averlo...sarebbe potuta essere lei la fortunata. Eppure...qualcosa la frenava. Forse il fatto che non apparteneva a quel mondo, che sapeva di doversene andare, prima o poi. O forse perché era il ragazzo che aveva giurato di odiare, di cui non si sarebbe più fidata. Ma le stava rubando il cuore. E ci stava riuscendo maledettamente bene.

«Signore e signori!» esclamò il mago ad un certo punto. «In piedi, per favore!».

Akira fece appena in tempo ad alzarsi che la sua sedia, insieme a tutte le altre, si diresse galleggiando verso il lato della sala, mentre le pareti svanirono, e tutti si ritrovarono sotto un gazebo sorretti da pali dorati, con una gloriosa vista dell'orto illuminato dal sole e della campagna intorno. Spuntarono camerieri da tutte le parti, alcuni reggendo vassoi d'argento carichi di succo di zucca, Burrobirra e Whisky Incendiario, altri con pile di tartine e tramezzini. Fred rubò due bicchierini di whisky dal vassoio più vicino, per poi tenderne uno ad Akira.

«Tua madre non sarebbe molto contenta se ti vedesse»

«Sarebbe più sconvolta vedendo te, non ne ho dubbi» ridacchiò alzando il bicchierino verso di lei, un sorriso obliquo sul viso, «dov'è la ragazzina del tuo compleanno? Quella che diceva...», si misi a fare una teatrale imitazione di Akira, «oh, io non bevo».

Akira sorrise stancamente, guardando il contenuto del bicchiere agitarsi nella sua mano. Poi aumentò la stretta, quasi fino a rendere bianche le nocche. Anche la mascella le si indurì, e le passò un'ombra sul viso.

«E' morta» affermò poi, buttando giù il whisky in un sorso solo. Alzò gli occhi, guardando un Fred esterrefatto che aveva la bocca aperta e le pupille dilatate in un principio di eccitazione. Sorrise soddisfatta per l'effetto ottenuto. «L'ho uccisa».

Fred le mise una mano sul fianco, attirandola a sé fino a che non furono premuti l'uno contro l'altra. Abbassò il viso verso di lei, sfiorando il naso col suo. Da qualche parte c'era gente che rideva, forse a causa di George. Ma a loro non importava. Non esisteva nessun altro, in quel momento. Forse non esistevano neanche loro.

«Cosa pensi di fare, micetta» ringhiò Fred contro di lei, in un modo tale da farle venire il capogiro. «Non sai contro chi ti stai mettendo»

«Lo so bene, Weasley» sorrise lei, guardandolo negli occhi. «Io e te non siamo poi tanto diversi».

Era vero, loro due non erano molto diversi. Ad entrambi era sempre piaciuto giocare.

«Fred!».

I due si staccarono di colpo, come se una molla si fosse frapposta tra di loro. Ma si guardarono negli occhi, e si sorrisero. A volte non c'è bisogno delle parole.

Angelina passava lo sguardo da una all'altro, non credendo ai suoi occhi. Appena aveva visto quei due abbracciarsi, appena aveva visto Fred tenerla stretta in quel modo, aveva capito che doveva fare qualcosa. Spezzare in qualsiasi modo quella chimica che c'era fra loro due. Qualsiasi cosa, purché Fred e Akira non riuscissero a stare insieme.

«Ciao Angie» le sorrise lui, spostando a malincuore lo sguardo da Akira, «sei uno schianto oggi».

«Hai visto?», fece una giravolta in modo che il vestito già corto si accorciasse ancora di più, «l'ho comprato giusto qualche giorno fa. Mi sono detta», prese Fred sottobraccio, «"chissà se ai gemelli piacerà". Ma a quanto pare apprezzi, giusto?».

Fred alzò lievemente gli occhi al cielo, per poi guardare Akira in una supplica silenziosa. La mora riusciva a stento a trattenere le risate.

«Sapete cosa c'è?» disse poi, passandosi la lingua sulle labbra. Fred dovette mordersi il labbro per trattenersi. «Credo che andrò a sedermi con Katie, ho visto che lei e Oliver sono rientrati. Ci vediamo dopo». Sorrise maliziosa, poi guardò Angelina. «Angie, credo che Fred abbia voglia di ballare». Si girò sui tacchi e se ne andò. Se avesse potuto, Fred avrebbe incenerito con lo sguardo quella schiena nuda che lo stava mandando all'altro mondo.

Angelina era entusiasta, convinta di aver ottenuto ciò che voleva. Akira era serena, sapendo che quello non era altro che un gioco tra lei e Fred, e lei aveva appena mosso il cavallo vincente. E Fred...Fred si era ritrovato sotto scacco.

Lᴀ Rᴀɢᴀᴢᴢᴀ ᴄʜᴇ Cʀᴇᴀᴠᴀ Fᴜᴏᴄʜɪ ᴅ'Aʀᴛɪғɪᴄɪᴏ ||Fʀᴇᴅ WᴇᴀꜱʟᴇʏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora