Nelle settimane seguenti Akira cercò quante più informazioni possibili sull'incantesimo Oblivion e gli Obliviatori. Era abituata a fare ricerche nella biblioteca più vicina a casa sua, ma dubitava che sarebbe stata attrezzata per ciò che voleva scoprire. A Diagon Alley non esistevano le biblioteche. L'unico negozio di libri era il Ghirigoro, che non vedeva esattamente di buon occhio chi sfogliava i libri senza mai comprarli. Ma riuscì a cavarsela tra i libri che la signora Weasley le aveva gentilmente regalato, ciò che il signor Weasley conosceva sugli Obliviatori e ciò che con fatica riusciva a racimolare ovunque andasse.
Era arrivata alla conclusione che l'Oblivion fosse un incantesimo molto complesso e controverso. Permetteva al mago che lo produceva di cancellare i ricordi del suo bersaglio. Funzionava solo sugli esseri umani, babbani o maghi che fossero. Nonostante si potesse controllare quanti e quali ricordi si volessero cancellare, erano frequenti gli incidenti a causa dei quali la memoria e la mente del soggetto che riceveva l'Oblivion restassero danneggiate in maniera anche permanente. Akira rabbrividì solo all'idea.
Nonostante il Ministero se ne avvalesse per la protezione del patto di segretezza, nella storia l'Oblivion è spesso stato associato a inganni e manipolazioni, talvolta anche di carattere oscuro. Per tutti questi motivi, l'incantesimo è sempre stato accompagnato da un sacco di polemiche sull'etica del suo utilizzo e veniva sempre scoraggiato al di fuori del dipartimento degli Obliviatori, che lo utilizzavano come strumento principale per tenere i babbani all'oscuro dell'esistenza del mondo magico.
Quello che Akira non riusciva a capire era che gli Obliviatori non avevano tenuto la loro famiglia al sicuro dal mondo magico, visto che poco dopo a Seiji era arrivata la lettera di ammissione per Hogwarts. Sua madre e suo padre sapevano esattamente cosa fosse il mondo magico e chi fossero i maghi, quello che non sapevano era che avevano anche una figlia. Forse gli Obliviatori non conoscevano la natura di suo fratello, e speravano di fare la cosa più semplice e indolore per tutti. Invece, non avevano fatto altro che far dimenticare alla nonna che era stata attaccata dai Mangiamorte; ma per una giusta causa come potesse essere il risparmiare il dolore ad un anziano, avevano causato dolore maggiore ad una ragazza.
Per cancellare un ricordo ben preciso, questo doveva essere conosciuto al mago che avrebbe compiuto l'incantesimo, in quanto l'Oblivion non permette in alcun modo di leggere nella mente del soggetto. Maggiore sono i dettagli e maggiore sarebbe stata l'efficacia dell'incantesimo. Ci sarebbe stata ovvero più sicurezza che i ricordi non sarebbero ritornati. Si potrebbe anche decidere di cancellare un ricordo supposto, ma non potendo intervenire in maniera precisa si potrebbe non ottenere un risultato ottimale. Questo era ciò che Akira sperava. Visto che gli Obliviatori non sapevano niente di lei oltre che era una figlia, una sorella, una nipote, non sarebbero riusciti a fare un incantesimo preciso. Col tempo, forse i ricordi sarebbero tornati. Ma lei non voleva aspettare.
Da vie non ufficiali, Arthur era riuscito a fare un po' di ricerche per suo conto al Ministero della Magia, aveva scoperto che il termine "Cancellazione dei ricordi" era usato in maniera impropria. Neanche la magia può eliminare del tutto qualcosa. Che fossero scarpe, bicchieri, persone o ricordi, niente è arrivato dal nulla e niente può tornare al nulla. Ogni singolo ricordo rimosso dagli Obliviatori veniva categorizzato nel loro ufficio, stipato in un apposito armadio nel quale nessuno aveva accesso. L'unico modo per far tornare del tutto la memoria alla persona soggetta ad un incantesimo Oblivion era far leggere ad essa la documentazione riguardo ai ricordi che gli sono stati sottratti.
Per Akira fu un'illuminazione. Tutto ciò che aveva studiato e le era rimasto in mente erano poche, semplicissime parole.
Ministero della Magia - Terzo livello: Dipartimento delle Catastrofi e Incidenti Magici - Quartier Generale degli Obliviatori - Armadio - Ricordi
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Lᴀ Rᴀɢᴀᴢᴢᴀ ᴄʜᴇ Cʀᴇᴀᴠᴀ Fᴜᴏᴄʜɪ ᴅ'Aʀᴛɪғɪᴄɪᴏ ||Fʀᴇᴅ Wᴇᴀꜱʟᴇʏ
Fiksi Penggemarnoι тυттι ѕιaмo coмe ι ғυocнι d'arтιғιcιo: cι ιnnalzιaмo, вrιllιaмo, cι dιѕѕolvιaмo e alla ғιne cι dιѕperdιaмo. Ad Akira piacevano poche cose precise nella vita, le ciambelle col buco, i libri con un finale inaspettato, i giorni di pioggia e il pro...