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HAILEY'S POV
Alla fine della terza ora finalmente abbiamo l'intervallo e possiamo uscire dall'aula. "Scale?" Chiede Giorgia affiancandomi. Annuisco ed usciamo fuori.

È tipo una nostra tradizione passare tutti gli intervalli sulle scale del campo di calcetto. Non ci va mai quasi nessuno, tutti si catapultano al bar oppure girovagano per i corridoi come delle anime in pena. Qui invece dove ci mettiamo noi è completamente un'altra cosa. C'è un silenzio tombale e possiamo parlare di qualsiasi cosa senza che qualcuno ci senta.

"Mi mancherà questo posto." Dice dispiaciuta Bella guardandosi intorno.

"Vi ricordate la prima volta che ci siamo sedute qui?" Chiede Giorgia.

Come dimenticarselo, era il nostro primo giorno di scuola del primo superiore, tutte e tre eravamo completamente disorientate per il nuovo ambiente che ci trovavamo. Lasciare una scuola ed iniziarne un'altra è completamente sconvolgente. Il nostro primo intervallo lo passammo girando per la scuola alla ricerca di un posto dove metterci in tranquillità per mangiare la nostra merenda ma tutti i posti erano occupati. Ci ritrovammo qui al campo di calcio e ci sedemmo proprio nel punto dove siamo sedute adesso e capimmo subito che questo sarebbe stato il nostro posto fisso di ogni intervallo.

Quando eravamo alle medie la nostra ricreazione la passavamo solo in classe perché la preside ci vietava di camminare nei corridoi. Determinate cose non potevamo farle, come alzarci dal nostro posto anche perché la professoressa era in classe con noi e potevamo solo scambiarci delle chiacchiere a distanza. Quindi per noi è stata una vera svolta trovarci qui e fare ciò che prima non facevamo.

"Capimmo subito che sarebbe stato il nostro posto." Dico amareggiata al pensiero che l'anno prossimo non ci ritroveremo più qui.

"Sono passati in fretta cinque anni, non credete?" Esordisce Bella. "Mi sembra ieri che stavo in prima superiore e avevo una cotta per Stefano." Rido ed insieme a me anche Bella e Giorgia.

"Se non ricordo male era più grande di noi, stava tipo in terza." Continua a ridere Giorgia.

"Mi innamorai di lui dal momento in cui mi accompagnò in biblioteca perché non sapevo dove fosse e poi aveva un sorriso da mozzare il fiato." Stefano era un bel ragazzo ma mai quanto Jamal. Sinceramente, non riesco a trovare un suo difetto fisico sembra essere completamente perfetto come se fosse stato progettato così.

Immagino che tutte le ragazze sbavino per lui dalla mattina alla sera e non a caso la prima volta che lo vidi la Laguna Blu era circondato da ragazze da mozzare il fiato completamente non capisco cosa ci trovi lui in me. Questa mattina è stato bello ma anche strano trovarlo poco più lontano da casa mia ad aspettarmi per accompagnarmi a scuola, mai nessuno lo aveva fatto e soprattutto chiedendomi di pranzare con lui.

"Però poi Stefano si fidanzò con quella stramba ragazza con i capelli rossi e tu da quel momento perdesti totalmente l'interesse che provavi." Mi ricorda Giorgia sospirando. "Di certo non poteva iniziare a frequentarsi con me, ero più piccola di lui."

"Però ricordo che quasi tutti sbavavano per te." Interferisce Bella facendomi l'occhiolino. "Non ricordo nulla di tutto ciò." Dopo detto questo sentiamo la campanella suonare e scendendo dalla scale entriamo dentro per andare nella nostra aula. Sorrido pensando che adesso avremo due ore di italiano. Non sono mai stata così elettrizzata nel fare italiano con lui. Mai.

Entriamo in classe e lo troviamo già seduto concentrato a fare qualcosa col registro. "Buongiorno." Diciamo in coro tutte e tre, lui alza lo sguardo e appena mi vede sorride. Vado al mio posto di fronte a lui e gli sorrido. Inizia col fare l'appello. "Cooper."

"Presente." Alzo la mano davanti a lui e mi mordo il labbro per reprimere una risata, non fa altro che guardarmi. "Perfetto, adesso possiamo iniziare la lezione." Afferma.

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora