HAILEY'S POV
"Non posso crederci che il tuo capo è Jamal." Afferma stupita Nora mentre sorseggia il suo caffè. "Il destino, sorellona." Ridacchia Isabel guardandomi mentre mangia la sua brioche."Con tanti architetti che ci sono proprio lui doveva capitarmi. Ma poi, da quando è architetto. Alle superiori insegnava lettere." Sospiro.
"Una volta mi dicesti che lui possedeva numerose lauree, forse una di queste è architettura." Afferma Isabel alzandosi.
"Può essere." Bevo l'ultimo sorso del mio latte.
"Ti ha assunta?" Mi chiede Nora. Annuisco. "Non avevo dubbi." Scuote la testa sorridendo.
"Secondo te la mandava via? Certo che no." Esclama Isabel guardando Nora. "Forse per averla più vicina, dopo tanto tempo." Sussurra ed io faccio finta di non aver sentito.
"Mi ha chiamato ieri pomeriggio la sua segretaria e mi ha detto che ero stata assunta. E inizio oggi. Tutto qui." Sospiro.
"Credo di essere anche in ritardo." Guardo l'orologio in alto. Mi alzo, afferro la mia borsa e indossando i tacchi mi dirigo verso la porta e mentre esco indosso la giacca.
"Ci vediamo questa sera!" Esco fuori e inizio ad incamminarmi verso la solita fermata.
Fortunatamente il pullman è arrivato quasi subito e non c'era nemmeno traffico quindi ci ho messo poco ad arrivare. Entro nell'enorme ufficio davanti a me e vado verso gli ascensori.
Entro all'interno e afferro il mio telefono per controllare qualche messaggio che mi era arrivato.
"Buongiorno Hailey." Alzo lo sguardo vedendo Jamal e Alan che entrano in ascensore. Jamal mi osserva e accenna un piccolo sorriso.
"Buongiorno." Sorrido lievemente.
Jamal indossa degli occhiali scuri ed un completo nero mentre Alan un completo beige.
"Pronta per il primo giorno?" Mi chiede quest'ultimo. "Ehm, credo di sì." Mi giro verso di lui.
"Tranquilla, qui sono tutti abbastanza gentili tranne lui." Indica Jamal, si leva gli occhiali da sole e lo guarda.
"Sarei antipatico?"
"No amico, forse un po' troppo severo ma giusto un tantino." Ridacchio abbassando lo sguardo.
"Per questo ti consiglio, se hai un problema vieni da me." Sorride Alan indicandosi.
"Alan." Lo richiama Jamal e mi giro verso di lui, ha uno sguardo serio. "Volevo dire, puoi rivolgerti ad entrambi." Annuisco girandomi verso Alan. Le porte dell'ascensore si aprono.
Jamal mi fa segno di uscire per prima ed io eseguo senza dire una parola.
"Devi passare prima da Angela, lei ti spiegherà quale sarà la tua mansione e altre cose." Mi avvisa Jamal.
"Perfetto." Annuisco abbassando lo sguardo per non guardarlo negli occhi, non mi sono ancora abituata ad averlo accanto dopo così tanti anni. E credo che mi ci vorrà un bel po'.
"Quando hai finito passa nel mio ufficio." Afferma e poi dopo se ne va verso il suo ufficio.
Mi avvicino ad Angela che è intenta a scrivere qualcosa al computer.
"Angela giusto?" Alza lo sguardo su di me.
"Si, tu devi essere Hailey." Si alza. "Il signor Thompson mi ha detto che dovevo passare da te per sapere la mia mansione."
"Esatto, seguimi pure." Va verso una stanza che si trova accanto a quello di Jamal ed entra dentro.
"Questo sarà il tuo ufficio, non è grande come quello del signor Thompson ma è molto accogliente."
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Il mio riflesso
ChickLit"Perché tu sei così, sei unica in ogni cosa che fai." Sussurra sulle mie labbra, appoggio una mano sulla sua guancia. "Mi stai rendendo una persona migliore." Sospira. "Come?" Chiedo guardandolo. "Sei il mio riflesso, il riflesso che vorrei vedere...