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ANGELA'S POV
"Devi comportarti come hai fatto ieri, sorridere e iniziare una conversazione." Mi ricorda Alan.

"Però devi cercare di essere più sicura quando inizi una conversione."

"In che senso?"

"Che non sei a tuo agio." Si sporge in avanti appoggiando i gomiti sulla scrivania.

"Fai finta che Stefano sia Hailey oppure Isabel, Nora o che sia io."

"Che sia tu?"

"Angela lo so che con me sei a tuo agio." Sorride appoggiandosi sullo schienale della sedia. "Lo vedo."

"Da cosa?"

"Non sei tesa." Mi sorride. "Con me non balbetti e non se ci hai fatto caso ma non abbassi più lo sguardo imbarazzata. Un uomo le nota subito queste cose, quindi si mia cara Angela, con me sei a tuo agio. Non c'è bisogno di negarlo." Mi sorride ancora.

"Possiamo tornare al discorso su Stefano?" Gli chiedo cambiando discorso.

Non mi sento a disagio con Alan ma nemmeno a mio agio. Non so come definirlo.

"Devi essere più sicura di te, sorridi, ridi, sii te stessa al 100%."

"E se non ci riesco?"

"Tu pensa che stai parlando con qualcuno che non ti fa sentire a disagio, ti ripeto."

Annuisco abbassando lo sguardo. "Ieri abbiamo parlato del lavoro, di come si trova qui."

"Cercate di parlare anche di voi stessi."

"Ad esempio chiedergli della sua famiglia, le sue passioni, hobby. Tutto. In una conoscenza si parla di quello." Annuisco.

"Gli potrei raccontare del corso che ho fatto nell'ultimo periodo." Mi viene in mente.

"Perfetto, che corso hai fatto?" Chiede interessato avvicinandosi.

"Un corso di cucito, ho imparo a.."

"No, no, no." Si alza dalla sedia mettendosi di fronte a me.

"Corso di cucito? Davvero? Nemmeno mia nonna cuciva ed era davvero vecchia." Corruga la fronte stranito.

"A me piaceva." Sbotto.

"Ma forse a lui può non interessare, cosa dici? Hai qualche passione?"

"Mi piace guardare i film romantici, mi piace leggere, mi piace cucinare ma la sera tornando tardi dal lavoro quasi sempre mangio le zuppe già pronte per fare prima, mi piace passare del tempo con la mia vicina." Spiego e lui ad ogni cosa che dico alza un sopracciglio.

"Magari dici solo che ti piace cucinare che è come una tua grande passione e che ti piace passare del tempo a leggere oppure vedere film. Stop. Non dire che passi del tempo con la tua vicina è un po' strano."

"Strano?"

"Perché dovresti passare del tempo con la tua vicina invece di uscire con le amiche?"

"È sola, mi fa piacere farle compagnia." Scuote la testa. "Fai come ti dico."

Mi alzo dalla sedia. "Spero solo di non fare figuracce." Vado verso la porta. "Se fai come ti dico ti assicuro che non succederà."

"Chi me lo assicura?" Alza un sopracciglio.

"Alan Deniz, già il nome è una garanzia." Mi fa l'occhiolino, ormai ha questo vizio. Si siede di nuovo dietro la scrivania.

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora