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HAILEY'S POV
"Sei pronto per la cena?" Entro nell'ufficio di Jamal e lui alza lo sguardo verso di me preoccupato. "Non proprio."

Chiudo la porta dietro di me e vado verso di lui sedendomi sulle sue ginocchia. "Perché?"

"E sè tua madre non mi accetta?" Alzo un sopracciglio. "Ma se stesso tu hai detto che mamma ti adorava quando eri il mio professore."

"Stiamo parlando di cinque anni fa." Sospira. "Guardami." Gli alzo il viso verso di me. "Sei l'uomo della mia vita, mi rendi felice. Basta solo questo." Lui accenna un sorriso.

"Adesso andiamo su." Mi alzo da lui e gli porgo la mano che lui stringe. Afferra la sua giacca e poi usciamo dal suo ufficio diretti all'ascensore   

Scendiamo nel garage ed entriamo nella sua macchina. "Cos'è?" Chiedo afferrando un pacco sigillato.

"Del vino." Mi dice mentre mette in moto e parte. "Monfortino Barolo." Leggo sulla scatola.

"Credi che possa piacerle? Se non le piace il vino rosso possiamo prendere una bottiglia di vino bianco." Dice lui agitato.

Porto una mano sulla sua che è al volante. "Le piace il vino rosso, stai tranquillo."

"E poi, non dovevi comprare nulla." Aggiungo.

"Sono un ospite e devo portare qualcosa." Afferma lui svoltando a sinistra. "Per questa volta non dico niente la  prossima volta devi venire senza nessun vino o altro. Conoscendoti avrai preso uno dei migliori." Sospiro.

"Lo sai che a me poco interessa dei soldi." Mi sorride mentre si porta la mia mano vicino alle mie labbra.

È passata una settimana da quando siamo tornati da Berlino ed i giorni sono come volati tra lavoro e quant'altro.

Aziono la radio e trovo subito una canzone di Nek 'Lascia che io sia'. Alzo di poco il volume iniziando a canticchiarla.

"Io non ti chiedo niente
Il tuo saluto indifferente mi basta
Ma tu non puoi più farmi
Male da starci male
Non vali più di questa luna spenta
Ricorda che dicevi a me

Lascia che io sia
Il tuo brivido più grande
Non andare via
Accorciamo le distanze

Nelle lunghe attese tra di noi
Io non ho confuso mai
Braccia sconosciute con le tue

E parli e scherzi e ridi
Ti siedi e poi mi escludi
Sento addosso
Sorrisi che conosco
Sorrisi sulla pelle"

Mi giro verso Jamal cantando e lui mi sorride.

"Quando eravamo terra e stelle
Adesso se tu mi vuoi
E se lo vuoi

Lascia che io sia
Il tuo brivido più grande
E non andare via
Accorciamo le distanze

Nelle lunghe attese tra di noi
Io non ho confuso mai
I tuoi pensieri mi sfiorano
Ti vengo incontro e più niente è importante."

Le parole mi riportano al giorno che io e Jamal abbiamo fatto pace, promettendoci di amarci e di far funzionare tutto per il nostro bene. Mi viene d'istinto di sorridere e di avvicinarmi a lui appoggiando di poco la testa sulla sua spalla.

"Mm, e se lo vuoi
Lascia che io sia
Il tuo brivido più grande
E non andare via
Non sei più così distante
Quello che c'è stato tra di noi
Io non l'ho confuso mai
I tuoi pensieri mi sfiorano
Ed il passato si arrende al presente."

Il mio riflessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora